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giovedì 6 agosto 2015

Fontana di San Liborio: la finta disponibilità



Si fa fatica a non occuparsi di certi personaggi anche quando si fa il proposito di lasciarli lì, a bollire nel loro brodo. Si fa fatica perché quando l’approssimazione è tanto macroscopica, non si può non vederla e farla vedere anche agli altri, altrimenti questo blog non avrebbe ragione di esistere. Così stamattina rimango a bocca aperta davanti a quanto affermato dal vicesindaco facente tanto spesso funzione di Sindaco riguardo la questione sollevata nei giorni scorsi da un cittadino che si lamentava di infiltrazioni d’acqua nella sua abitazione a causa dell’adiacente fontana del piazzale della chiesa di San Liborio.
Il buon Ubaldi di dice disponibile a incontrare il cittadino ma afferma che non sa dare una risposta immediata in quanto non conosce la questione, deve parlare coi tecnici. Però asserisce anche che il suddetto cittadino, della questione, glie ne aveva già parlato un anno fa. Allora perché, in un anno, il vicesindaco non ha parlato coi tecnici, non si è informato e non si è reso realmente disponibile a risolvere il problema del cittadino medesimo? Ha avuto troppo da fare? Magari a scrivere insulti e improperi contro chi lo critica su Facebook?

Luca Craia

mercoledì 22 luglio 2015

A Montegranaro le palle non girano più.



Vi ricordate il monumento alle palle che girano, la bizzarra fontana posta nella piazzetta dei giardini di viale Gramsci dall’allora amministrazione Basso? Un monumento in granito piuttosto importante, bello o brutto che lo si reputasse, costato alla collettività la bella cifra di € 80.000. Dopo la frana ne abbiamo perse le tracce e non sembra che possa essere rimesso al suo posto alla fine dei lavori di rifacimento dei giardini in quanto il suo posto non c’è più.
Pensavo addirittura che la palla fosse andata perduta, magari rotolata a valle con la frana fino a raggiungere i sassi del Chienti o finita in qualche angolo perduto dei magazzini comunali. Invece sembra che ancora esista, ma certamente non verrà riposizionata. Che fine farà? Non lo sappiamo. Quello che sappiamo è che, se la palla non è rotolata a valle, 80.000 euro sono volati via. E mi pare lecito domandarmi: si possono buttare via così i soldi della collettività? Anche ammesso che sia stata brutta (a me non è mai piaciuta) è giusto buttarla via come un paio di calzini bucati? Non sarebbe stato più saggio e oculato recuperarla e metterla al suo posto? Le palle a Montegranaro continueranno a girare, sia col monumento che senza. Tanto vale salvare questa cosa costata tanti soldi dei contribuenti.

Luca Craia

giovedì 20 marzo 2014

Viva Casapound che imbratta le fontane e promuove Montegranaro.



Il mio plauso e le mie lodi ai due giovani virgulti casapoundiani montegranaresi che tanto lustro stanno dando alla nostra amata terra portando le loro leggendarie gesta epiche oltre i confini provinciali per far conoscere il messaggio che tanto li cruccia: l’Europa vuole il sangue dei cittadini. Ora, grazie al loro gesto in quel di Senigallia, finalmente prendo coscienza dei veri problemi che attanagliano il nostro tempo. È proprio imbrattando fontane, sporcando muri, appiccicando manifesti abusivi, incitando all’odio razziale e alla violenza che i giovani fascisti del nuovo millennio aprono le menti della gente e divulgano il loro credo. E quando le menti non si aprono da sole si può sempre usare un mezzo meccanico. E allora grazie, giovani tartarugati, per insegnarci a vivere e per far sì che il nome di Montegranaro venga conosciuto anche nella lontana provincia di Ancona.

Luca Craia