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martedì 17 gennaio 2017

La Mezzina è percorribile. Non andate in strada se non attrezzati



Nonostante le condizioni del tempo davvero pessime e un po’ grazie alle stesse per le quali, in questo momento, piove e lava via la neve, ma soprattutto grazie all’impiego di mezzi antineve, la strada provinciale “Mezzina” è perfettamente percorribile, anche se con qualche cautela. Purtroppo, però, ci sono molti mezzi abbandonati, alcuni dei quali in mezzo alla strada, causando impedimenti seri alla circolazione. Per questo mio sentirei di invitare chi non è adeguatamente attrezzato per viaggiare in queste condizioni di evitare di mettersi in strada, per la propria e l’altrui incolumità. Le gomme da neve sono indispensabili in questi frangenti, molto più delle catene ma, soprattutto, serve una certa capacità di guida. Non improvvisatevi, è pericoloso.

Luca Craia

martedì 10 gennaio 2017

La Steat e l’incredibile notizia che in inverno fa freddo



E già, il freddo in inverno è un evento imprevedibile, per cui se un meccanismo si inceppa perché fa freddo, tutto sommato, ci può stare. Anche se questo meccanismo inceppato fa viaggiare i ragazzi su un pullman a porte aperte e fuori, appunto, il freddo, talmente freddo da bloccare la porta. Anche se questo meccanismo inceppato mette a repentaglio le loro vite facendo viaggiare un pullman a porte aperte come fosse una giostra da luna park.
L’affermazione della Steat, pubblicata stamattina su Il Resto Del Carlino in risposta a quanto pubblicato ieri su L’Ape Ronza (che naturalmente si evita con cura di citare, non sia mai - leggi l'articolo) mi ha lasciato stupefatto, anche se c’era da aspettarsela: è la classica risposta della Steat. In sostanza si dice che il meccanismo della porta si è bloccato perché faceva troppo freddo. Beh, a dire il vero era freddo ma non queste temperature polari. Voglio dire: se a - 5° il meccanismo della porta si blocca, se si va a -15°, come accade in montagna, dove camminano le stesse corriere, che potrebbe mai succedere? SI smonta direttamente la porta?
Allora capiamoci: credo che col trasporto pubblico ci si stiano prendendo troppe libertà. Prima la libertà di far pagare quanto ci pare (a Montegranaro si paga più del dovuto, è stato riconosciuto, c'è stata un'interrogazione e una mozione di Marzia Malaigia, ma non si è posto ancora riparo con la santa benedizione del famoso assessore regionale Sciapichetti); poi la libertà di mandare in giro la gente, nella fattispecie i ragazzi che vanno a scuola, correndo rischi e prendendo freddo. Se un pullman si rompe in maniera grave, e una porta che non si chiude è una rottura grave, va fermato, non può viaggiare, deve arrivare un altro pullman e sostituirlo. E se i ragazzi arrivano a scuola con ritardo, pace. Semmai la Steat paga i danni. Ma dire che una porta che non si chiude per il freddo è normale, scusatemi, suona un po’ da presa per i fondelli.

Luca Craia

lunedì 9 gennaio 2017

Corriera a porte aperte alle 7 del mattino



Per carità, le cose si rompono e ci sono guasti imponderabili. Ma mettere a rischio salute e vita stessa di decine di ragazzi mi pare davvero incredibile. È successo stamattina, sull’autobus di linea della Steat che collega Montegranaro a Fermo delle ore 7,00, un mezzo affollato di giovani studenti. È proprio uno studente a segnalarmi il fatto. La porta centrale del mezzo si è rotta ed è rimasta aperta. L’autista ha cercato in ogni modo di chiuderla ma non ci è riuscito. L’autobus, quindi, è partito con una decina di minuti di ritardo per Fermo con la porta aperta. Ovviamente questo è pericoloso per la sicurezza dei ragazzi, visto che ci vorrebbe poco per cadere di sotto. Ma a quell’ora c’erano temperature polari, la strada “mezzina” era tutta ghiacciata. Immaginate cosa ha significato per gli studenti viaggiare in quelle condizioni.
Non è la prima volta che la Steat fa viaggiare gli studenti in condizioni precarie, ricordiamo l’anno scorso l’autobus danneggiato dai vandali che è comunque partito anche se pieno di polveri presumibilmente pericolose. Considerando il prezzo dell’abbonamento che sembra non sia nemmeno congruo al chilometraggio effettivo, credo che l’azienda dovrebbe quantomeno porre maggiore attenzione alla sicurezza dei ragazzi, attendendo magari un interessamento del Comune di Montegranaro che è azionista della società di trasporti ma non fa nulla per tutelare i propri cittadini.

Luca Craia