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giovedì 29 dicembre 2016

Alla Sindaca l’inceneritore non dispiace?



È stata pubblicata integralmente la mozione presentata dal Movimento 5 Stelle di Montegranaro nel corso dell’ultima seduta del Consiglio Comunale, una mozione che impegna il Sindaco “a esprimere contrarietà” nei confronti di una eventuale costruzione di un impianto per l’incenerimento dei rifiuti sul territorio comunale di Montegranaro. Questo perché il Governo Centrale ha disposto la costruzione di un impianto di questo tipo nelle Marche senza identificare l’ubicazione, e quindi occorre che, secondo le proprie prerogative, i Comuni contrari lo esprimano in maniera chiara, onde evitare brutte sorprese. Questa mozione è stata votata alla quasi unanimità dal Consiglio Comunale di Montegranaro, con la sola astensione del Sindaco, che sarebbe l’Istituzione chiamata a far rispettare la stessa mozione. Come mai?
Ho letto e riletto il testo della mozione e ho trovato solo la spiegazione tecnico-giuridica del perché il Consiglio Comunale ritiene di dichiararsi contrario alla costruzione di un tale impianto. È un’impostazione pienamente condivisibile a meno che uno non sia ideologicamente favorevole ad avere un impianto potenzialmente pericolosissimo per la salute umana sotto casa propria e dei propri concittadini. Quindi perché il Sindaco, Ediana Mancini, si è astenuta? È contenta di avere un inceneritore davanti alla finestra? E, soprattutto, in caso si decidesse davvero di costruire la centrale proprio a Montegranaro, quale sarebbe il suo comportamento? Una spiegazione sarebbe molto gradita, almeno dai cittadini più attenti.
                                                
Luca Craia

mercoledì 21 dicembre 2016

Botti vietati a Montegranaro. Ordinanza di civiltà.



Per una volta voglio ringraziare ed elogiare il Sindaco di Montegranaro, Ediana Mancini. Lo faccio senza la solita ironia, seriamente e sinceramente, perché questa volta ha davvero compiuto un atto da Sindaco di un paese civile. Ediana Mancini ha finalmente raccolto l’appello dei tanti possessori di animali domestici, di molti cittadini con sviluppato senso di civiltà, ma ha anche compiuto ella stessa un gesto di civiltà promulgando un’ordinanza, valida per il 31 dicembre e il 1 gennaio, di divieto “di far esplodere fuochi d’artificio, petardi, “botti” di qualsiasi tipo su tutto il territorio comunale”.
Erano anni che diversi cittadini chiedevano questo provvedimento e finalmente quest’anno questa richiesta è stata accolta. È anche vietato vendere o regalare materiale esplodente a minori di diciotto anni, così come il divieto di sparare i famigerati botti è esteso alle aree private. Ci sono sanzioni che possono anche essere pesanti, perché si va da 25 a 500 Euro. Il problema sarà far rispettare l’ordinanza, vista la cronica mancanza di personale del nostro corpo di Polizia Municipale e anche perché, a mezzanotte dell’ultimo dell’anno, faccio fatica a immaginare i vigili in giro per il paese a fare multe.
Fa quindi bene, il Sindaco, ad appellarsi al senso di civiltà dei Montegranaresi, sperando che venga accolto e che gli incivili siano pochi. I botti non sono soltanto fastidiosi, non creano soltanto problemi anche gravi alla salute degli animali domestici e da compagnia, ma sono anche pericolosi. Ogni anno i feriti, e talvolta anche i morti, dovuti a questa usanza incivile sono numerosi e questo divieto va nella direzione della tutela del cittadino, anche se questo può essere impopolare. Per cui, per questa volta, brava Sindaco.

Luca Craia

mercoledì 7 dicembre 2016

La misteriosa lettera di Cantone e Antonelli. La riservatezza della corrispondenza.



Vorrei tornare brevemente sulla questione della lettera del Presidente dell’Autorità Anticorruzione, Raffaele Cantone, inviate al Presidente del Consiglio Comunale di Montegranaro, Walter Antonelli, in risposta alla sua richiesta di un parere circa la questione della presunta incompatibilità di Paolo Gaudenzi a consigliere di amministrazione della Farmacia Comunale. Ci sono alcune cose che non comprendo e mi piacerebbe che queste vengano chiarite.
La prima è questa: Antonelli ha sempre parlato di una corrispondenza volta a ottenere un parere dall’autorità competente. Ubaldi parla di un esposto. Di cosa si tratta, in realtà? Sono due cose ben diverse: la richiesta di un parere è un atto che serve a togliersi dei dubbi, un esposto è un atto volto a denunciare un illecito. Cosa diceva esattamente la lettera di Antonelli a Cantone?
La seconda perplessità: come mai una corrispondenza diretta personalmente al Presidente del Consiglio Comunale arriva in mano a Sindaco e Vicesindaco che, addirittura, ne divulgano i contenuti, uno in Consiglio Comunale e l’altro sul giornale? Non c’è stata alcuna autorizzazione da parte di Walter Antonelli, quindi se ne deduce che non sia stato lui a fornire il testo ai colleghi di giunta. Ma anche se questo fosse avvenuto, come mai il Sindaco e il Vicesindaco si sono sentiti autorizzati a rendere pubblico quanto scritto in una corrispondenza privata? Non c’è riservatezza nella corrispondenza del Presidente del Consiglio Comunale? Mi sembra una cosa piuttosto grave, perché il Presidente è un pubblico ufficiale e dei suoi atti non deve e non può rendere conto a nessuno, tantomeno a Sindaco e Vicesindaco che, in quanto membri del Consiglio Comunale, sono soggetti al controllo da parte del Presidente. Ma se il Presidente non è libero nemmeno di scambiare corrispondenza istituzionale in maniera autonoma e riservata, mi pare che abbiamo un bel problema.

Luca Craia