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giovedì 29 dicembre 2016

Roberto Basso e le costose idee a scoppio ritardato



Oddio, l’idea del bidoncino col microchip è una buona idea, bisogna ammetterlo. In questo modo si risolvono due problemi importanti: si favorisce il calcolo della produzione esatta di rifiuti, che può rendere la tassazione relativa più equa, calibrandola sul reale utilizzo del servizio, e si impedisce al furbone di mettere i suoi rifiuti dentro i bidoni degli altri, cosa che sta già accadendo in giro per Montegranaro, mettendo a rischio chi conferisce correttamente i propri rifiuti di prendersi una multa per la stupidità degli altri o per un dispetto.
Ben vengano, quindi, i bidoncini col microchip, ben chiuso e apribile solo dal personale addetto. Ma questa sconvolgente novità tecnologica c’era anche quando è stato redatto il bando per l’appalto, se ne era parlato persino in campagna elettorale. Ora che i soldi sono stati già spesi per comprare e distribuire i bidoncini attuali, come mai Basso si accorge di questo stupefacente ritrovato della tecnica moderna che è il microchip sul bidoncino?
Ce lo dice candidamente sul Corriere Adriatico, il nostro assessore all’ambiente e a un sacco di altre cose che non gli competerebbero nemmeno, tornando finalmente a occuparsi di quello per cui lo stipendiamo. Cambiare i bidoncini in uso non credo sia un’operazione che si possa effettuare gratuitamente. Chi pagherà? Il Comune o la ditta Onofaro-Caruter che gestisce il servizio? In entrambi i casi, ho l’impressione che a pagare sarà il cittadino: se paga il Comune, il cittadino sborsa i soldi direttamente, se paga la Onofaro lo fa in maniera indiretta, ma certamente la ditta non potrà farsi carico di questa novità senza tagliare da qualche altra parte.
In sostanza, Roberto caro, non ci potevi pensare prima?
                                                
Luca Craia

giovedì 10 novembre 2016

Perché non ci teniamo i soldi della differenziata?




Non sono io il primo a fare questa domanda né è la prima volta che la faccio ma, vista la recente pubblicazione, da parte del Comune di Montegranaro, dei dati relativi alla raccolta differenziata da gennaio a oggi, me la pongo di nuovo. Intanto, però, non comprendo il motivo di tanta fretta per la pubblicazione dei dati, visto che siamo a fine anno e si poteva tranquillamente aspettare la fine di dicembre per avere il quadro completo. Probabilmente l’assessore è rimasto un po’ a secco di visibilità e ha opportunamente creato una finestra per tranquillizzarci e farci sapere che ancora esiste, bontà sua.
La domanda, però, è un’altra. Ho fatto un conto col pallottoliere sulla base di questi dati, quindi prendetelo con beneficio di inventario, con le molle, le pinze e tutto il resto in quanto non ho la minima pretesa di avere cifre esatte. Le cifre, in questo caso, ci servono solo per ragionare. Comunque, prendendo tra le vari voci di rifiuti differenziati a base di cellulosa (carta e cartone) e sommandole mi risultano 384 tonnellate di materiale differenziato che può essere immesso sul mercato. Prendendo poi i dati diffusi dal COMIECO per il mese di ottobre 2016, considerando il grado 1.04 di qualità del macero, che è un grado intermedio tra il più buono e il meno buono, mi risulta un prezzo medio di 77 Euro a tonnellata. Moltiplicando i due fattori abbiamo un introito potenziale di 29.568 Euro che, in un quinquennio, diventano 147.840 Euro. Ho considerato solo carta e cartone, ma anche per gli altri materiali differenziati si possono fare conti analoghi.
Ma a me, dicevo, le cifre precise interessano poco, mi interessa il ragionamento che è questo: se commercializzando i nostri rifiuti differenziati riusciamo ad avere una voce di bilancio interessante come questa, non si capisce perché la dobbiamo lasciare al gestore del servizio piuttosto che goderne direttamente. Conosco la risposta: in cambio abbiamo servizi che prima non avevamo. Mi sento di controbattere preventivamente: tralasciando la qualità di detti servizi, sulla quale stenderei un pietoso velo, ricordo che abbiamo già pagato un cospicuo aumento del costo del servizio base col quale si potevano tranquillamente coprire i servizi supplementari. La commercializzazione dei rifiuti e gli introiti conseguenti, perché non ce li teniamo noi?

Luca Craia

mercoledì 12 ottobre 2016

Discariche improvvisate e sporco ovunque: il regolamento sulla differenziata non funziona

Circonvallazione Sud
È stato approvato il 4 agosto scorso, ben due mesi fa, il Regolamento Comunale sull’Igiene Ambientale e la Raccolta Differenziata, con un atto di forza da parte dell’assessore competente, Roberto Basso, che poteva essere giustificato solo con la somma urgenza con la quale lo stesso regolamento doveva essere applicato. In effetti l’urgenza c’era, vista la sporcizia crescente che soffoca Montegranaro. Però, a tutt’oggi, sembra che quel testo imposto al Consiglio Comunale senza neanche dare il tempo alla minoranza di leggerlo, approvato senza la minima partecipazione di cittadini e associazioni, è rimasto lettera morta. Alla faccia dell’urgenza.
via Boncore
La conseguenza qual è? Basta farsi un giro per il paese per vederla: Montegranaro non è mai stata così sporca. I bidoni creano difficoltà e sono insufficienti per la capienza necessaria a una famiglia media, l’Ecocentro è chiuso alle Partite Iva, la spazzolatrice spazzola solo in centro della strada perché non vengono messi in maniera programmata i divieti di sosta.
Contrada Sant'Anna
E poi c’è l’inciviltà della gente. La gente va educata, lo abbiamo sempre detto, al rispetto del prossimo e delle regole. Il Regolamento doveva inserire le giuste sanzioni per chi non rispetta le regole. Dove sono queste sanzioni? Nascono discariche abusive in ogni dove, la gente butta via di tutto in maniera indiscriminata con una specie di consapevole impunità. E l’assessore chi dice? Si occupa d’altro, fa l’assessore di tutto meno che del suo. E Montegranaro soffoca nella sporcizia.

Luca Craia

venerdì 22 luglio 2016

Regolamento per la differenziata. Che ce lo portate a fare in Consiglio?



Continua nel suo delirio di onnipotenza il nostro inarrestabile assessore al tutto o quasi, compreso l’ambiente, Roberto Basso. Leggiamo dall’ ennesimo comunicato Luce (ma già lo sapevamo dalla convocazione del Consiglio Comunale, dove è iscritto all’ordine del giorno) che è stato redatto, aggiungerei finalmente e viviadio, il regolamento per la raccolta differenziata che introdurrà, anche qui finalmente e vivaddio, norme su come conferire i rifiuti e sanzioni per chi non le rispetta.
Allora voi direte: cos’è che non ti sta bene? Non mi sta bene il solito modo poco democratico e assolutamente non partecipato con cui si fanno le cose. Posto che il regolamento è indispensabile e mi auguro che sia ben fatto e poi fatto rispettare severamente, vista la pessima educazione di alcuni residenti a Montegranaro, dall’espressione amministrativa di Montegranaro Riparti mi sarei aspettato, ancora una volta da povero illuso, il rispetto di quanto promesso in campagna elettorale, ossia la partecipazione.
La gente denuncia continuamente, anche tramite le mie pagine, i tanti episodi di maleducazione e inciviltà per quanto riguarda l’immondizia. Questo vuol dire che la gente sente molto il problema, è cosciente. Allora perché non provare a sentire la gente? Perché non fare delle riunioni? Perché non usare Facebook, col quale è noto il rapporto di amore e odio che nutrono i nostri amministratori, compreso il giovane Basso, per cercare di capire le esigenze e i problemi reali dei cittadini?
Infine: in Consiglio Comunale che ce lo portano a fare questo regolamento, se Basso dice: “arriverà il 4 agosto in Consiglio comunale il regolamento sulla raccolta differenziata con sanzioni salate per chi, contrariamente a quanto stabilito, non vuole ancora provare a differenziare”. Quindi ne diamo per scontata l’approvazione così com’è, senza che nessuno, né l’opposizione né tantomeno i cittadini, sono a conoscenza del contenuto. Quindi non sembra siano previsti emendamenti o suggerimenti dall'opposizione. Quindi, ancora una volta, viva la democrazia.

Luca Craia