lunedì 30 settembre 2019

STAZIONE FERROVIARIA IN ZONA COMMERCIALE DI CIVITANOVA. ELENA LEONARDI (FRATELLI D'ITALIA): MOZIONE REGIONALE PER LA PREVISIONE DELLA FERMATA

"SI INTEGRI IL PROGETTO DELLA LINEA CIVITANOVA-ALBACINA PER LA FERMATA IN ZONA PALAS – UN'OCCASIONE A VANTAGGIO DI COMMERCIANTI, LAVORATORI E PENDOLARI"


Comunicato integrale

" La fermata ferroviaria in zona Palas-area commerciale di Civitanova Marche è improcrastinabile " - lo afferma in una nota Elena Leonardi capogruppo regionale di Fratelli d'Italia – "ho infatti presentato specifica mozione affinchè, considerato lo stato di attuazione del progetto e dell'accordo Regione-RFI si possa ragionare sulla previsione del punto di discesa. "
Leonardi nell'atto evidenzia come il potenziamento ferroviario della linea Civitanova-Albacina preveda una serie di interventi al fine del miglioramento della capacità della linea e con “evidenti benefici in termini ambientali”: il medesimo progetto prevede anche nuove fermate ferroviarie “leggere”, dotate di pensiline per la relativa sosta al fine di servire nuove aree commerciali, residenziali e campus universitari. Per la rappresentante del partito di Giorgia Meloni l'area Commerciale di Civitanova Marche ha visto negli ultimi decenni uno sviluppo enorme di centri commerciali, artigianali, sportivi, come il Palas della Lube e di uffici di varia natura. “L'assenza di una fermata ferroviaria è evidente e denota mancanza di progettualità e programmazione razionale di area vasta, considerata l'elevata mole di auto di acquirenti verso questi centri commerciali, di molti lavoratori nei negozi medesimi e di sportivi o spettatori verso il Palas stesso. “ Il traffico spesso congestionato anche dalla vicina uscita del casello autostradale nonché l'innesto della superstrada “Val di Chienti” crea un alto tasso di livelli di scarico di automobili e camion che si potrebbe abbattere notevolmente proprio con una semplice fermata ferroviaria. Leonardi ricorda che la stessa Regione ogni anno delibera un atto “per la riduzione della concentrazione degli inquinanti nell'aria ambiente nel territorio dei comuni della zona costiera e valliva”anche “al fine di incentivare forme di mobilità urbana alternativa e meno impattamte sulla qualità dell'aria”.
Leonardi ricorda inoltre che l'importo per la realizzazione della fermata in oggetto non risulterebbe esorbitante, a fronte della necessità di tale intervento, oggettivamente utile per i cittadini, per i pendolari, i lavoratori e lo sviluppo commerciale dell'area medesima, oltre che ovviamente per l'ambiente e la salute umana.
La mozione della capogruppo di Fratelli d'Italia pertanto chiede un impegno per avviare una istruttoria con RFI al fine di integrare il progetto di potenziamento infrastrutturale della linea Civitanova Marche – Albacina per la fermata nella zona commerciale/Palas di Civitanova Marche. Infine, conclude Elena Leonardi, occorre un ulteriore impegno nel reperire, ove occorra, fondi integrativi, seppur parziali al totale necessario, sotto forma di compartecipazione, perchè questa fermata, a costi ridotti, ha al contrario una rilevanza strategica notevole.

Il centro storico è un bene comune. Chi non lo capisce rompe la comunità.


Sarà che, per indole, sono portato a solidarizzare, a farmi carico dei problemi degli altri, a considerare il problema di una persona della mia comunità un mio problema. E questo non è che mi abbia portato molto bene, si sa. Ed è probabilmente anche per questo, oltre che, naturalmente, per il fatto che il problema di cui sto parlando è anche mio in maniera diretta, che ho un autentico moto di rabbia quando leggo commenti ai miei post e articoli sul centro storico, di gente che, vivendo in altre zone del paese, ritiene che, quando i residenti del paese antico lamentano sporcizia e degradi, la colpa sia loro e del fatto che non puliscono.
Certo, la prima cosa che ti viene in mente, è che è facile parlare dalla poltrona di casa e che questa gente esprime giudizi di merito su una questione che evidentemente ignora. Ignorano, per esempio, che i residenti del centro storico puliscono sì, davanti la loro abitazione, anche se poi, a esser pignoli, pagando le tasse questo servizio dovrebbe essere fornito dal Comune; ma non possono, i residenti del centro storico, pulirsi tutto un quartiere costellato da abitazioni abbandonate, abitate da animali che sporcano e producono rischi per la salute. Ignorano che, i residenti del centro storico, non possono fare nulla contro il proliferare dei piccioni, dei ratti, contro i pezzi di rudere che ti cascano in testa quando tira vento; non possono fare nulla per il degrado sociale, per i delinquenti che trovano facile dimora tra le case abbandonate, per i vicoli scuri e difficili da controllare. Questo, chi non conosce il problema, non lo sa ed equipara la situazione che denuncio io come altri residenti a quella intorno a casa propria, in quartieri nuovi dove ci saranno sicuramente problemi, ma molto diversi.
Ma quello che, secondo me, rappresenta un segnale grave è la mancanza di quello di cui parlavo nell’incipit, ossia la solidarietà tra cittadini, l’empatia che dovrebbe esserci tra i componenti di una stessa comunità. Il fatto che alcuni, anziché cercare di capire il problema e magari adoperarsi a loro volta per risolverlo, accusano il proprio concittadino in difficoltà di non fare il proprio dovere civico e di pretendere dalla comunità stessa cose che non dovrebbe, denuncia una frammentazione preoccupante dello stesso sistema-paese, della struttura sociale stessa della comunità.
Il centro storico è un bene di tutto il paese, lo dico da decenni. Il suo decadimento, il suo degrado non è un problema che investe soltanto chi ci vive, ma è una grave questione per tutta la comunità che vede morire le proprie radici, il proprio luogo di nascita, il proprio cuore. Il centro storico di un paese è il luogo dove la comunità si riunisce e dove accoglie chi viene a visitarla. Facendo un paragone tra comunità e famiglia, il centro storico è il salotto buono, la stanza più bella di casa, il luogo dove risiedono i ricordi, i cimeli, le testimonianze familiari. Se una famiglia non sente il bisogno di tutelare ed avere cura di questo, è una famiglia che sta spaccandosi, che sta morendo. Ed è quello che temo stia accadendo a Montegranaro.

Luca Craia



domenica 29 settembre 2019

Don Daniel se ne va. Un grazie sentito e auguri per il nuovo incarico

Non può non dispiacere la notizia che  don Daniel Amihaese lascerà a breve Montegranaro. È con noi dal 2013 e oramai è uno di noi, appartiene al paese e alla sua comunità. Gli vogliamo bene un po' tutti, a don Daniel, sia perché lo abbiamo visto crescere, anagraficamente ma anche umanamente e come pastore, ma anche perché ha saputo integrarsi in questo strano paese che è il nostro, dove non è facile inserirsi nelle dinamiche di una comunità complessa e molto sfilacciata, ma che sa abbracciare e accogliere chi se lo merita. Don Daniel se l'è certamente meritato, guadagnandosi affetto e rispetto.
Pero dobbiamo essere lieti per lui e per la nuova esperienza che andrà a vivere, assumendo un ruolo che rappresenta un attestazione di merito, un atto di fiducia nei suoi confronti da parte del Vescovo. Daniel andrà a fare il parroco a Piane di Montegiorgio, una realtà territoriale importante e complessa, che richiede grande responsabilità. Tanti auguri a don Daniel, quindi, per questo nuovo ruolo che andrà a svolgere, e un grazie sentito per il bene che ha fatto a Montegranaro. A presto.

Luca Craia

sabato 28 settembre 2019

Monte San Giusto: CANTINA BASTIANELLI OSPITA DELEGAZIONE ALBANESE

Comunicato integrale

Pamela Trisciani (della Cantina Bastianelli): 《Soddisfatta della giornata, onorata del riconoscimento ricevuto e grata verso le istituzioni e Klik Ekspo Group Corporate e gli imprenditori che hanno aderito.》 Questo ha dichiarato Pamela Trisciani della Cantina Bastianelli a termine della giornata di scambio culturale e commerciale tra Italia e Albania 《Sono felice di aver contribuito ad aumentare le relazioni italo-albanesi nelle mie due comunità del cuore, Monte San Giusto e Monte San Pietrangeli》 - ha proseguito Pamela - 《Una delegazione albanese composta da: Dr. Murtaza Muhametaj vc Presidente generale di Klik Ekspo Group Corporate, Dr. Andrea Zaja Presidente di Lavazza Group Albania, Ervi Hibrahimi General advisor della comissione imprenditoriale Albania e Luciano Flore direttore unico per l'Europa, è stata ospite nella giornata di ieri della cantina Bastianelli ed ha incontrato le istituzioni e gli imprenditori locali di entrambi i paesi di Monte San Giusto e Monte San Pitrangeli. La mattinata è stata tutta istituzionale, con l'incontro tra il Sindaco dott. Andrea Gentili accompagnato dagli assessori Bordoni e Re e la delegazione albanese, c'è stato uno scambio di doni in municipio ed una visita guidata alle eccellenze culturali sangiustesi, la pala del Lotto, Palazzo Bonafede ed il polo museale .... Quindi le delegazioni sono state raggiunte dal dott. Rolando Curzi ed il figlio Aroldo pronipote del dott. Enrico Mattei, presso il rist. Nicolí dove si è degustato un vero e proprio percorso gastronomico di piatti tipici marchigiani. Nel pomeriggio s'è svolta una visita di lavoro alla Braid Company dove con la presenza delsindaco Cesetti e l'assessore Sergolini di Mogliano. La serata si è conclusa con aperitivo e cena presso la Cantina Bastianelli dove erano presenti: il birrificio agricolo maggese, l'antica gastronomia di Mogliano, l'olio Sassetti, il pastificio Mancini ed l'antico panificio la Piazza, lo Chef Roberto Santarelli i gruppi folkloristici della "Coccola de Mogliá" e li "matti de montecó". Presenti anche il sindaco di Monte San Pietrangeli Paolo Casenove. 》

venerdì 27 settembre 2019

IL CIMITERO DI MONTEGRANARO MERITA RISPETTO


Comunicato integrale

Partendo dall’assunto che il rispetto che si ha per i propri morti misura il grado di civiltà di una comunità, bisogna dire che molti nostri concittadini, che ci hanno ripetutamente segnalato lo stato, hanno vergogna circa le condizioni in cui si trova il nostro amato cimitero comunale. Non parliamo delle condizioni di pulizia o delle manutenzioni che, tutto sommato, ci sembrano ben effettuate ma dello stato in cui si presentano le siepi che un tempo - rigogliose e verdi - facevano del nostro cimitero un fiore all’occhiello ed un vanto della nostra città.
La parte storica, o monumentale, presenta un bellissimo giardino all’italiana che, stando a ricerche storiche fatte dal nostro concittadino Daniele Malvestiti, fu gratuitamente progettato sul finire dell’ ‘800 dal Ing. Virginio Tombolini, montegranarese, che allora ricopriva la carica di ingegnere capo della Provincia di Macerata. Decisamente, dal 1 settembre 1900, data della sua inaugurazione ad oggi, mai immaginiamo il cimitero si sia trovato ad un livello di incuria e senso di abbandono tale quale quello in cui si presenta oggi agli occhi dei montegranaresi.
Va pure detto che la parte monumentale del cimitero di Montegranaro, sicuramente uno dei più belli del territorio, merita profondo rispetto  - oltre che per la sensibilità verso chi non c’è più - per la bellezza oggettiva del luogo e per le perfette proporzioni e gli equilibri che quei viali riescono a trasfondere nell’animo del visitatore. Per i cittadini più scettici, che vogliono magari gustare le perfette proporzioni dei viali, ammirare - dando le spalle alla cappellina – la perfetta simmetria del viale dal quale si inquadra, nello spazio del cancello di ingresso, esattamente il municipio, li invitiamo a rendersi conto personalmente e reagire, facendo sentire la loro protesta a tanta incuria.
Ebbene, cara Sindaca Mancini, caro Assessore Basso, perché tanto abbandono e tanto disprezzo ? Non vi rendete conto che, da amministratori del bene comune, una così scarsa sensibilità verso questo luogo costituisce un’offesa a noi ed al ricordo dei nostri cari?

I Consiglieri comunali del Gruppo MONTEGRANARO TRA LA GENTE