Riceviamo e
pubblichiamo
BINGO!!!
Finalmente le bugie vengono a galla come le scelte
scellerate che hanno sempre contraddistinto l'attuale amministrazione. La
recente pubblicazione dei dati del report territoriale del Ministero
dell’Economia e delle Finanze, consente purtroppo a Montegranaro di essere considerato
il Comune della Provincia in cui si paga l’IMU più alta con ben 847 Euro
pro-capite, praticamente il doppio della media nazionale.
L’aliquota IMU applicata dal nostro Comune è del
10,60%, ossia il massimo che la legge consente, e ricordiamo anche che
l’addizionale comunale, la TARI, e tutte le imposte comunali sono costantemente
ai livelli massimi consentiti: un vero salasso per i cittadini a fronte di una
pessima gestione della macchina amministrativa.
Purtroppo stiamo verificando quello
che dicevamo, dai banchi dell’opposizione, da tre anni a questa parte. Ma
la cosa più grave, e forse più sconcertante, sono state le recenti
dichiarazioni che l’Assessore Ubaldi ha rilasciato per giustificare
tale scellerata politica tariffaria. Secondo Ubaldi il dato del
gettito pro-capite è influenzato dal grande livello di contribuenti morosi
visto che quasi il 23% dei cittadini non paga l’imposta e che circa 800.000
euro non vengono riscossi dal Comune e, cosa ancora più grave, denuncia che la
stortura sta nel fatto che Montegranaro abbia un tessuto produttivo e un numero
di capannoni industriali sovradimensionato per la città.
A questo punto un paio di considerazioni, a fronte di
una così preoccupante risposta, giungono spontanee.
1 – Il grande livello delle morosità è diretta
conseguenza delle tariffe troppo alte che non possono essere onorate dai
cittadini : questo dato, oltre che far riflettere, deve indurre alla successiva
considerazione che gli 800.000 Euro non riscossi dal Comune costituiscono
un’ulteriore penalità per i 4 mila cittadini che, invece, pagano l’IMU, visto
che su di essi debbono essere spalmate ulteriori 200 euro in media di
morosità, quelli non pagati dai morosi, portando così il conto individuale da
Euro 847 ad oltre 1.000 euro annue, ossia un vero e proprio stipendio.
2 – Quale politica industriale vuole
perseguire Ubaldi e tutta l’Amministrazione Mancini?
Sentire che il problema di Montegranaro è la
sovrabbondanza di capannoni e che l’Amministrazione sta favorendo la
retrocessione di aree edificabile e, in una parola, sta assecondando il
processo di declino industriale purtroppo già in atto, ci fa accapponare la
pelle. Montegranaro è il paese produttivo per eccellenza del territorio, una
realtà industriale copiata ed ammirata in tutto il mondo, una vera e propria
eccellenza e non può avere al suo governo cittadino personaggi così modesti.
Chiediamo con forza, oltre a presentare il conto e a
condannare una politica tributaria sbagliata e dannosa per i cittadini, quale
sia il vero intendimento dell’Amministrazione circa il sostegno alle
aziende ed agli imprenditori. Quali sono le misure che vuole porre in essere e
come vorrà battersi il nostro vice sindaco per il rilancio produttivo del paese?
Speriamo che ci sia qualcosa di concreto e non ci si
limiti allo sterile Consiglio Comunale aperto dello scorso 4 marzo,
dove molto si è dibattuto, ma niente si è fatto circa le problematiche della
crisi: la dimostrazione vi è stata con la recente notizia della chiusura
della Camera di Commercio provinciale e del conseguente silenzio dei nostri
amministratori.
Insomma siamo preoccupati. Purtroppo quello che
avevamo previsto per lo scriteriato livello di tassazione IMU si è verificato,
come pure verifichiamo quotidianamente l’inadeguatezza dei nostri
amministratori e l’assoluta assenza di scelte industriali per il rilancio
del paese.
Gastone Gismondi