domenica 26 giugno 2016

Il lato oscuro di Veregra Street. Parla un vigilante



Raccolgo la testimonianza di una persona che ha lavorato nelle ultime due stagioni come Steward a Veregra Street. Vi riporto le sue parole perché dovrebbero farci riflettere.

“Io ho vissuto le ultime 2 edizioni del festival in un ruolo "particolare" e proprio questo ruolo mi ha portato a vedere internamente il Veregra Street e poter fare qualche considerazione. La festa è bella, sicuramente proficua economicamente per il paese ma, secondo il mio personale parere, totalmente irrispettosa del centro e dei suoi abitanti. La musica viene fatta suonare fino al mattino e fortuna che io abito altrove, le ordinanze circa orari e distribuzione di bottiglie di vetro non vengono rispettate; l'alcool scorre a fiumi e le persone si riducono in uno stato schifoso, diventano onnipotenti, aggressive e si danno al vandalismo e all'oltraggio. Il Veregra Street è una bella festa? Gli spettacoli degli artisti e la gente che si svaga sono una festa, il branco di scimmie impazzite che c'era stamattina alle sei è solo una vergogna”.


Luca Craia

Il dopo festival degli incivili



Sono all’opera da stamattina presto gli uomini del servizio di pulizia e stanno anche facendo un ottimo lavoro. Stanno lavorando alacremente per riportare Montegranaro a una condizione decente perché, dopo la bella festa, per strada rimangono le prove della maleducazione e dell’inciviltà di tante, troppe persone. Viale Gramsci e piazza Mazzini sono ricoperti di involucri di plastica e cartacce, nonostante la presenza di numerosissimi bidoni. E le vie del centro storico, quelle subito sotto la piazza, sono diventate un pisciatoio e la puzza è inenarrabile. E qui non possiamo dare la colpa all’Amministrazione Comunale, anzi, spezzerei una lancia a favore per una volta: alle 10 del mattino piazza Mazzini era pulita. 

La lancia, poi, la riparo e accuso di nuovo l’abbandono del centro storico, quel centro storico per cui la festa era stata pensata e che, invece, nonostante Veregra Street e le tante persone che hanno percorso i nostri vicoli, si presenta sporco, pieno di erbacce, degradato.

Luca Craia

sabato 25 giugno 2016

Aggressione al Festival: il Veregra Street che non ci piace



Già nei giorni passati avevo parlato di quanto fosse, a mio modesto parere, negativo il fatto che la festa del Veregra Street si protragga fino a tarda notte. Il motivo principale, ovviamente, è che questo causa pesanti problemi ai residenti e certamente non giova al recupero del centro storico, anzi, produce l’effetto contrario, con un quartiere visto soltanto come scenario della festa ma svuotato del suo carico umano.
La cronaca di oggi, però, ci presenta un altro aspetto forse più grave: l’aggressione al giovane membro dello staff del Festival da parte di un facinoroso, probabilmente sotto l’effetto di alcool o chissà cos’altro (almeno si spera, altrimenti, avesse agito lucidamente, sarebbe una persona ancor più pericolosa di quello che ha dimostrato di essere) ci fa capire che c’è qualcosa che non va sulla gestione della sicurezza.
Avevamo già notato l’assenza dal percorso di Veregra Street della Polizia Municipale. CI sono i Carabinieri e ci sono i ragazzi del servizio stewarding (che, però, in caso di necessità non possono intervenire ma soltanto chiamare le forze dell’ordine). Ma, nonostante la presenza di molti militari, la vigilanza sembra insufficiente, vista la mole di persone che giunge a Montegranaro. Il supporto della Polizia Municipale sarebbe prezioso.
Ma il problema è un altro: lasciare che non si rispettino leggi e ordinanze e si trasformi il centro storico di Montegranaro in un enorme rave party, oltre a danneggiarne fortemente immagine e qualità della vita dei residenti, produce gli effetti che abbiamo letto dalle cronache. Aggressioni, atti vandalici, senso di illegalità diffuso dopo una cert’ora, quando le famiglie si ritirano e rimangono giovani e meno giovani col solo intento di darsi ai bagordi.
Credo che non sia questo lo spirito giusto. Credo che bisogni ritornare dentro certo binari. Veregra Street deve essere un momento aggregativo, culturale e di svago e non può diventare una sorta di Bronx dove ogni imbecille sei senta autorizzato a spaccare la testa a una persona o a portarsi via i cappelli lungo il corso. Purtroppo questa è la direzione che stanno prendendo quasi tutte le feste estive della zona, ma è una direzione sbagliata e molto pericolosa. Si rischia di rovinare tutto e di buttare via qualcosa di prezioso come Veregra Street per colpa di due o tre cretini. Torniamo alle regole, diamoci una regolata.

Luca Craia