lunedì 30 maggio 2016

Accavallamenti immondizia/cultura. La mano destra non sa mai cosa fa la sinistra.



Non ce la facciamo, a Montegranaro, a coordinarci. È più forte di noi. Si fanno tanti sforzi per creare un cartellone, per quanto risicatino, di eventi culturali per la Settimana della Cultura, ben sapendo quanto sia difficile portare pubblico a questo tipo di incontri, ed ecco qua che lo stesso Comune di Montegranaro che organizza la manifestazione si mette in concorrenza con se stesso convogliando gente altrove.
Nell’arco di questa settimana ci sono diversi incontri culturali per la Settimana della Cultura. Ebbene, contro ognuno di essi è stato organizzato un incontro illustrativo del nuovo sistema di raccolta differenziata. È evidente che sono due cose ben distinte ma c’è da scommettere che, se un cittadino dovesse scegliere tra l’uno e l’altro, per quanto amante della cultura sceglierebbe quasi certamente di informarsi sull’immondizia onde non incorrere in problemi e sanzioni.
È evidente che la cosa non è stata fatta apposta. Ma è altrettanto evidente, e qui sta la cosa grave, che l’assessore alla cultura e l’assessore all’ambiente non comunichino.  Così non fosse si sarebbe cercata un’altra modalità. Guardate che incastro diabolico:

mercoledì 1 giugno
ore 21,30 in biblioteca: evento curato da L’Abbraccio
ore 21,15 nella palestra di San Liborio incontro per l’immondizia

venerdì 3 giugno
ore 21,30 in centro storico manifestazione di Città Vecchia
ore 21,15 all’Officina delle Arti incontro per l’immondizia

sabato 4 giugno
ore 21,15 a SS.Filippo e Giacomo concerto
ore 21.15 nella Sala del Consiglio incontro per l’immondizia.

Si sono marcati stretti, Beverati e Basso. Il risultato non so quale sarà, ma certo non andrà un granchè a vantaggio di Montegranaro.

Luca Craia

Nuova raccolta differenziata: malcontenti alla consegna dei nuovi bidoncini



Presso il Campo dei Tigli si stanno distribuendo i nuovi bidoncini per la raccolta differenziata, novità per i Montegranaresi abituati a raccogliere e differenziare i rifiuti in sacchi piuttosto capienti. La nuova gestione, invece, prevede che i rifiuti vengano stivati e conferiti in contenitori di plastica. A parte qualche piccola differenziazione rispetto al passato, come il vetro che non va più con i metalli, la sostanza cambia di poco. Molti cittadini, però, hanno mosso delle rimostranze circa la dimensione dei contenitori che pare siano piuttosto piccoli e, comunque, meno capienti rispetto ai sacchetti tutt’ora in uso.
Il problema non sarebbe di poco conto perché pare che i rifiuti in esubero non potranno essere conferiti magari con un sacchetto a parte ma dovranno essere consegnati presso un punto di raccolta. Per sopperire a questo disagio sembra si assegnino dei punteggi coi quali ottenere sconti e benefici presso determinati negozi ma questo non sembra essere sufficiente per diversi cittadini che, appunto, hanno animatamente dimostrato il proprio disappunto agli operatori addetti alla consegna del materiale. Vedremo se verranno proposti dei correttivi ma, per il momento, le cose stanno così e chi vive in zone più periferiche dovrà muoversi con l’auto per consegnare l’immondizia. Non esattamente il massimo della comodità.

Luca Craia

Scuole rosse: come ti affosso la scuola del centro storico



Trovo sconcertante la proposta del Sindaco Mancini uscita sul Carlino di portare la scuola materna all’interno dell’edificio scolastico di via Marconi, le cosiddette scuole rosse. È sconcertante perché fornisce la prova lampante di un atteggiamento di rinuncia nei confronti del polo scolastico storico che consegue a una considerazione sostanzialmente nulla delle problematiche legate al centro storico cittadino.
La scuola è uno dei tanti elementi che rendono vivo un quartiere. Il progressivo spopolamento delle scuole del centro testimoniano il disagio sociale che si vive nel cuore del paese che, pur non essendo demograficamente in calo, con la non iscrizione di bambini a scuola segnala una ghettizzazione del quartiere che peggiora di anno in anno e innesca un circolo vizioso per il quale l’Italiano non si iscrive perché ci sono troppi stranieri e ci sono troppi stranieri perché l’Italiano non si iscrive. In breve, con questo passo, le scuole rosse rischiano di chiudere.
La soluzione prospettata dal Sindaco non va nella giusta direzione, anzi. Il Sindaco, in questo modo, sancisce la presenza di un’unica sezione per lasciare posto alla materna che, andando avanti così, è destinata a scomparire insieme a tutto il plesso.
La soluzione forse l’aveva trovata l’ex dirigente, Annalena Matricardi, quando propose di “specializzare” le scuole rosse con delle sezioni esclusivamente a tempo prolungato. Questo avrebbe caratterizzato il plesso, avrebbe escluso ogni possibilità di ghettizzazione e avrebbe dato valore alla scuola ridandogli vita e futuro. Purtroppo il progetto non è mai stato attuato e oggi non esiste nemmeno nei pensieri di chi prende decisioni sulla scuola.
È evidente, comunque, come questo sia un ulteriore tassello della politica per il centro storico attuata dall’amministrazione comunale, una politica che non tiene in considerazione i problemi e le esigenze del quartiere e che ne sta aggravando ulteriormente la già precaria condizione.

Luca Craia