mercoledì 30 dicembre 2015

Botti di Capodanno? Il Sindaco di Montegranaro: fate un po’ come vi pare.



Si affida al buonsenso dei suoi concittadini la nostra sindachessa, sapendo quanto sono ligi e rispettosi delle regole. Già lo dimostrano nel rispetto del codice della strada, nel conferimento dell’immondizia, nel tenere in ordine il paese. Per quanto riguarda i botti di fine anno, quindi, nonostante che mezzo mondo li stia vietando, a Montegranaro saranno consentiti. Del resto è già vietato (ma non fatto rispettare) per tutto il resto dell’anno, quindi semel in anno licet sparare.
Si contraddice leggermente, la sindachessa, quando dice che sarebbe buona regola emettere solo provvedimenti che si possono far rispettare. Si contraddice perché, poco sotto, dice anche che il divieto esiste già. Quindi se per il resto dell’anno lo si fa rispettare non si capisce perché la notte dell’ultimo dell’anno non lo si possa fare. E viceversa. E poi, non ci sono le telecamere a sorvegliare? Usiamo quelle per far rispettare le regole.E comunque, non fare le regole perchè tanto non le rispetterà nessuno, mi pare un atteggiamento parecchio rinunciatario.
Viene il sospetto che alla sindachessa i botti, tutto sommato, piacciano. Quello che certo è che è solita s-bottare, in quanto allo sparare, non so per i botti ma per le cavolate se la cava benissimo.

Luca Craia

Non cessa la cattiveria sul presepe. Vergognoso attacco degli ubaldiani che offendono il centro.


Nella foto da sinistra: Paolo Gaudenzi, Stefania Amici, Endrio Ubaldi, Ediana Mancini, Aronne Perugini, Giacomo Beverati, Walter Antonelli.

Sono profondamente offeso, amareggiato e, consentitemi, arrabbiatissimo per l’ignobile presa di posizione dell’ex consigliere comunale ubaldiano Stefania Amici sul presepe. La dottoressa Amici risiede in centro ma non si è mai attivata in alcun modo per sostenerne la vivibilità e il recupero. Lotto per il centro storico di Montegranaro da una vita, da una vita raccolgo firme, prendo iniziative, mi faccio portavoce delle istanze dei residenti e mai, e ripeto MAI, ho avuto il piacere di ricevere il sostegno di Stefania Amici né di vedere sue iniziative, nemmeno quando era consigliere comunale del gruppo Liberi per Montegranaro, gruppo attualmente al governo e che esprime il Vicesindaco.
Sono offeso come residente del centro storico perché questo sedicente “comitato” si fa portavoce di un pezzo di città accomunando chi lotta ogni giorno per renderlo migliore a chi, come la stessa amici, se ne disinteressa finchè non ha il problema particolare di arrivare vicino casa con la macchina. Il centro storico ha bisogno di iniziative come il presepe vivente per rilanciarsi e avere nuova vita. Se questo richiede qualche sacrificio in termini di dover parcheggiare un po’ più lontano da casa, ben venga. È invece falso che non si potesse passare, io sono passato sempre. Però è vero che i commercianti hanno lavorato molto e hanno incassato, e forse la chiave è proprio lì.
Sono offeso come membro del direttivo del Presepe Vivente e rappresentante di una delle tantissime associazioni che vi partecipano in quanto non sono e non sarò mai parte di una “ciurma di fedelissimi”. Evidentemente la dottoressa Amici è abituata a partecipare a questo tipo di sodalizi e forse quello che sta facendo ora è frutto di sue antiche e ancora attuali fedeltà a capitani più o meno uncinati. L’offesa è gravissima perché colpisce tutte le associazioni e tutte le persone che per mesi hanno lavorato per il paese.
Sono offeso come cittadino di Montegranaro perché, ancora una volta, si vuole pilotare politicamente una finta protesta, utilizzando un fantomatico comitato mai sentito nominare prima al quale sarei curioso di sapere quanti cittadini aderiscono. Lo scoprirò nei prossimo giorni, quando mi girerò porta a porta il centro storico, come spesso ho fatto per sentire i pareri dei residenti, questa volta per verificare il sostegno al presepe.
Una bomba di veleno, quella di Stefania Amici, piena di rabbia e risentimento, nel pieno stile della maggioranza di governo di Montegranaro, schieramento al quale la Amici ha appartenuto in passato e col quale non si è ricandidata “per motivi professionali”, come disse lo stesso Ubaldi rimarcandone, comunque, la vicinanza.  Un cumulo di cattiverie e falsità, come il fatto che non si potesse circolare in macchina, assolutamente non vero. Pura cattiveria parlare di sporcizia mentre si sta ancora pulendo. E stranamente la sporcizia in cui viviamo nel centro storico per tutto il resto dell’anno la Amici sembra non averla mai vista.
Chi pilota questa ennesima brutta polemica? Facile capirlo. Fatto sta che è stata scritta, probabilmente a quattro mani, una nuova squallida pagina di questa nuova squallida politica montegranarese. Che vergogna.

Luca Craia

Chiarezza sui volantini. La posizione di Prima Group.

Ricevo e pubblico la missiva di Prima Group, la società che ha stampato e distribuito i volantini citati da sindaco e vicesindaco, che fa chiarezza sulla vicenda.

Respingiamo al mittente ogni e qualsiasi accusa alimentata con dichiarazioni scomposte e diffamatorie della nostra onorabilità rese alla stampa e mediante social network, anche da figure istituzionali cittadine, con le quali – nostro malgrado – siamo stati tirati in ballo nelle recenti polemiche natalizie cittadine.
Premesso che ci è stata commissionata la stampa e la distribuzione alla cittadinanza del biglietto di auguri satirico da parte del gruppo ViviAmo Montegranaro come pure la stampa e la distribuzione del pieghevole da parte dell’Ente Presepe Vivente di Montegranaro, oltre che la grafica e la stampa dell’opuscolo del Caffè Democratico, siamo a rendere noto alla cittadinanza tutta ed alle Associazioni che hanno partecipato alla realizzazione del Presepe, che tutte le iniziative sono state da noi gestite, in quanto derivanti da diversi committenti, in maniera del tutto disgiunta e separata al punto che la stampa e la distribuzione delle une e delle altre sono avvenute in momenti separati e diversi.
Appaiono pertanto pretestuose, diffamatorie e comunque non accettabili le dichiarazioni tese a screditare la nostra professionalità con l’assunto che “il pieghevole di ViviAmo  Montegranaro sia stato infilato in quello del Presepe”  visto che, oltre alla nostra serietà, esistono al riguardo notevoli prove, anche fotografiche, che non esiteremo ad esibire al fine di tutelare la nostra onorabilità professionale.
Ciò premesso siamo a chiedere formalmente al Sig. Sindaco e Sig. Vice Sindaco di Montegranaro la rettifica delle dichiarazioni rese al fine di tutelare il nostro lavoro, la nostra correttezza e professionalità oltre che il bellissimo operato delle Associazioni cittadine.
Nell’augurarci che certe avventate dichiarazioni non abbiano più a ripetersi, vogliamo complimentarci con la cittadinanza e le Associazioni coinvolte per il bellissimo evento del Presepe Vivente al quale, anche in piccola parte, ci onoriamo di aver contribuito.
Tanto dovevamo.
Montegranaro, li 28.12.2015

        
Prima Group srl

martedì 29 dicembre 2015

Enzo tra nuvole letterarie



Non ce l’ho mai fatta a litigare con Enzo, nemmeno quando mi faceva arrabbiare (perché ogni tanto mi faceva arrabbiare e, presumibilmente, io facevo arrabbiare lui), nemmeno quando iniziavi lo scontro con tutti i presupposti per portarlo fino in fondo. Con Enzo era impossibile litigare perché non era capace di cattiveria. Sì, lo so, quando si perde qualcuno si tende a santificarlo, quasi non avesse difetti. Enzo difetti ne aveva, come tutti, e non mi interessa elencarli in questo frangente. Ma certamente non aveva la cattiveria e questo, consentitemi, oggi è cosa rara.
Montegranaro perde un figlio, molti un amico, tutti una persona preziosa. La sua cultura era impressionante, non lo prendevi mai in castagna. Era bello quando gli presentavi un progetto e si entusiasmava. E ti snocciolava quello che già ne sapeva, che in genere era molto, e in poco ti procurava dati e conoscenze che non avresti mai sospettato. Ha diretto la nostra biblioteca per anni come un padre segue e fa crescere i figli. Ha sostenuto la diffusione della cultura a Montegranaro come fosse una missione. Ha aiutato decine, centinaia di giovani a crescere apprendendo. E l’ha sempre fatto con estrema umiltà, con grande disponibilità, con mirabolante competenza.
Ultimamente ci eravamo un po’ allontanati e me ne cruccio davvero. Credo non fosse volontà di nessuno dei due, ma a volte la vita e le persone ti portano a distanza da altre persone che vorresti più vicine. Peccato. Ora me lo immagino sommerso dai suoi amati libri, libri infiniti, tutti a sua disposizione, un’infinità di cultura, di storie, romanzi, saggi e trattati; e schiere di giovani con lui a studiare, discutere, ragionare. Senza più dolori e dispiaceri, solo il gusto di fare ciò che ami. Credo sia questo il meritato premio per una vita spesa per il sapere. E comunque, per quanto scontato, mi mancherà.

Luca Craia