venerdì 30 ottobre 2015

Auto danneggiata allo stadio e niente telecamere. Ma dove stanno ste telecamere???



L’auto di VeraTv danneggiata davanti al campo sportivo dove si stava svolgendo la partita Veregra-Sambenedettese è un altro fatto che fa riflettere, almeno fa riflettere me. E mi domando due cose: perché a Montegranaro è così frequente che, in occasione di eventi sportivi, accadano fatti degni di finire sul giornale, e non sulla pagina, appunto, sportiva ma sulla cronaca?  E poi, domanda ancor più pressante: ma queste telecamere di videosorveglianza dove diavolo le hanno messe? No, perché se non stanno nemmeno davanti agli impianti sportivi, dove da noi capita di tutto, dove le vogliamo mettere? Solo sul giornale per fare un po’ di propaganda? Qua pare che ogni volta che servano o non ci sono o non funzionano. Mah…

Luca Craia

Nasce la consulta delle associazioni. Ma non è quella che voleva il Sindaco.



La seconda assemblea delle associazioni montegranaresi tenutasi ieri sera ha sancito da un lato la nascita della “consulta” delle associazioni e dall’altro l’aborto di ogni idea di controllo delle stesse da parte dell’amministrazione comunale. La consulta in qualche modo c’è, anche se basterebbe un database per inserire gli eventi e non una riunione di due ore. Infatti, in realtà, la consulta si riduce a una calendarizzazione concordata (ma non vincolante e, quindi, di scarsa utilità) degli eventi programmati dalle associazioni cittadine. Per il resto non esiste alcun tipo di coordinamento e, questo, è quello che voleva la stragrande maggioranza delle associazioni che l’aveva chiesto in maniera inequivocabile nel corso del primo incontro.
Un Sindaco sorridente ma visibilmente nervoso ha presieduto la riunione circondata da vicesindaco e assessore al centro storico. Mezza giunta a gestire una riunione strettamente tecnica alla quale sarebbe stato più consono avesse fatto da moderatore il dirigente alla cultura. Un mistero il perché di tanto schieramento politico. Forse si avevano altre mire, un lumicino di speranza di ottenere qualcosa di più dalle associazioni che, invece, hanno ribadito la propria totale autonomia ferma restando la volontà di collaborare.
Allo stesso dirigente alla cultura Nuciari è stata affiancata la neo-nominata consigliere comunale Laura Latini, il cui ruolo non è esattamente chiaro: se si tratta semplicemente di stilare un calendario degli eventi è sufficiente un foglio Excel. In quanto ai rapporti coi sodalizi, Nuciari se l’è sempre cavata egregiamente da solo ma il suo ufficio ultimamente sembra sempre più affollato, come se i timori di qualche tempo fa, che si volesse in qualche modo limitarne l’autonomia, tanto infondati non fossero. Vedremo.
Ubaldi tacito ha ammirato il pavimento della Sala Convegni di Palazzo Francescani tutto il tempo. Beverati un po’ più loquace ma un tantino imbarazzato, la Mancini ha condotto quasi da sola ma denunciando un certo nervosismo, specie quando si è trattato di parlare di Presepe Vivente con quel Lucentini tanto osteggiato negli ultimi tempi e per combattere il quale è sembrato a molti che fosse nata l’idea della consulta. Ma Lucentini gode del sostegno di tutte le associazioni aderenti all’Ente Presepe e, quindi, di quasi tutte quelle che lavorano a Montegranaro. Da qui la capitolazione: il Presepe si farà in due giorni, il 26 e il 27 dicembre, e godrà del sostegno, anche se dato a denti stretti, del Comune di Montegranaro.
Il nervosismo del Sindaco come si spiega? La mia idea è che fosse dovuto alla difficoltà, qualora qualcuno glie ne avesse chiesto conto, di spiegare la lunga serie di battute acide sul presepe che, sinceramente, hanno a dir poco infastidito le associazioni organizzatrici, perché sentirsi ripetutamente accusare di essere politicizzati non fa piacere a nessuno, a parte quelli che politicizzati lo sono davvero. Così, a fine riunione, lo spettacolo di vedere la platea dividersi tra buoni e cattivi, con i cattivi occupare quasi tutta la sala in un clima di grande distensione a cordialità e i buoni, quelli nelle grazie della giunta, in un angolino. Triste, ma questi sono i risultati della politica portata avanti fin qui. Speriamo si cambi.

Luca Craia

mercoledì 28 ottobre 2015

Prove di dialogo in minoranza.



Si sono incontrate ieri sera una delegazione del Movimento Cinque Stelle montegranarese con una rappresentanza dell’associazione ViviAmo Montegranaro per provare a gettare le basi per un’azione comune di opposizione, almeno sui temi più centrali. Ovviamente le differenze permangono e, sotto certi aspetti, sono anche piuttosto marcate, ma il tentativo pare essere riuscito e si è aperta la concreta possibilità, più volte da me auspicata, di una collaborazione tra le minoranze consiliari. In particolare ieri si è discusso di baratto amministrativo, cavallo di battaglia pentastellato per il quale è stata presentata una specifica mozione il 7 maggio scorso e sul quale argomento già si sono svolti diversi colloqui tra il Movimento e l’assessore Roberto Basso.
L’incontro di ieri ha forse rimandato un po’ indietro l’orologio, visto che gli accordi con Basso erano a buon punto mentre ora, con l’inserimento di nuove idee condivise con ViviAmo Montegranaro, è necessario rimettere in discussione la bozza fin qui raggiunta, ma questo è un fatto positivo ed è quello che ViviAmo Montegranaro chiedeva a gran voce nei giorni scorsi. È di oggi, infatti, la richiesta da parte di Carlo Pirro, portavoce del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle, di avere più tempo per proseguire negli incontri tra gruppi di opposizione e approdare a una proposta condivisa. Una volta raggiunta questa si procederà a discuterla e illustrarla alla cittadinanza e alle associazioni. Stesso iter dovrebbe avere il progetto relativo all’istituzione delle consulte di quartiere che tante polemiche ha generato nei giorni scorsi e il quale potrebbe essere rimesso quasi completamente in discussione.
L’incontro pare sia stato cordiale e costruttivo, nonostante qualche divergenza che, vivadio, deve pur esserci, altrimenti dovremmo accusare i Cinquestelle della stessa cosa di cui hanno accusato me, ossia di essere diventati gastoniani. Ma, al di là delle battute e a parte lo specifico argomento di discussione, credo che sia auspicabile e in via di realizzazione l’apertura di una sorta di tavolo permanente sulle questioni più rilevanti dove le diverse opposizioni si incontrino (tra queste, ovviamente, escludo Gianni Basso perché è difficile definirlo opposizione), discutano e, laddove possibile, mettano a punto un’azione comune che sia sì costruttiva ma fedele al ruolo che l’opposizione deve avere. Quindi, molto bene.

Luca Craia