mercoledì 4 giugno 2014

Che speranze, povera Italia?



Che speranze abbiamo, povera Patria nostra, di vederti salva, al sicuro dalle grinfie di questi malfattori che ti stanno depredando? Come facciamo a non cadere nel qualunquismo quando assistiamo al quotidiano saccheggio della nostra casa comune da parte di chi l’amministra per nostro conto, senza distinzioni di estrazione culturale o politica? Che futuro possiamo augurarci quando vediamo da nord a sud una banda di criminali che imperversa nei comuni, negli enti pubblici, nelle commissioni, nelle associazioni? Che futuro possiamo desiderare per i nostri figli vedendo la nostra classe dirigente incapace di affrancarci, il nostro mondo produttivo incapace di reagire, la nostra potenzialità creativa e imprenditoriale surclassata, la nostra dignità internazionale calpestata a causa della manifesta incapacità di chi dovrebbe tenerne alto il nome?
E la speranza dove potrebbe essere riposta? In un urlatore, imprecatore, turpiloquista come Grillo? O in un delirante demagogo come Casaleggio? O in un imbonitore piacione come Renzi? In un puttaniere come Berlusconi? In fascisti malcelati, comunisti mai pentiti, qualunquisti, mezzetacche, elettori appassionati da quarantottore, attivisti disattivati a urne chiuse? O forse saranno quei ragazzi che, talvolta sbagliando, stanno cercando di fare qualcosa? La speranza è nell’affrancarsi dalla denuncia pura e passare alla proposizione, al progetto realizzabile, al confronto costruttivo, alla volontà di sederci e progettare il futuro. Piccola, fragile speranza, ma nutriamola, ancora per un po’. Non facciamoci portare via pure questa dai ladroni di Roma, Milano, Venezia e d’ogni dove di questo sciagurato amato Paese chiamato Italia.

Luca Craia

martedì 3 giugno 2014

Le occasioni sprecate



Considero fondamentale per la crescita culturale e turistica (le due cose sono strettamente connesse) del territorio fermano la creazione di un circuito tra enti, strutture e associazioni che operano in questo campo al fine di poter offrire un pacchetto completo a chi voglia fruire di questo tipo di servizi. È infatti impensabile poter presentare un’offerta realmente appetibile rimanendo chiusi ognuno nel proprio ambito, in quanto, pur possedendo la nostra terra tesori inestimabili, essi sono disseminati in tanti piccoli siti che, se non messi in rete e coordinati, sono destinati a soccombere rimanendo isolati.
Era questa l’idea di fondo della Settimana della Cultura. Lo so bene, perché, come chi deve sapere sa, ad idearla e a proporla come evento plurimo del territorio fermano coordinato dalla provincia sono stato proprio io, in qualità di presidente di Arkeo. L’intenzione, proposta a suo tempo all’assessore Buondonno, era di mettere in rete le varie associazioni del territorio per creare una serie di iniziative coordinate in un determinato periodo al fine di offrire all’utente la possibilità di girare e scoprire la provincia attraverso aperture di siti e manifestazioni culturali. Questo non è avvenuto.
È un’occasione sprecata. L’ha sprecata l’assessore non promuovendo l’evento come meritava. L’hanno sprecata le tante associazioni delle provincia che non hanno aderito, l’ha sprecata Montegranaro, che era il comune più importante dell’iniziativa ed è stato il primo a chiudersi in se stesso, non promuovendo le iniziative degli altri, non divulgando il programma messo a punto dalla provincia, creando un manifesto proprio nel quale non risultava nemmeno che l’iniziativa fosse territoriale, assumendo una posizione perniciosamente autarchica, andando esattamente in direzione opposta a quello che era lo spirito con cui l’iniziativa era nata.
L’ha sprecata la Pro Loco di Montegranaro, non relazionandosi con realtà extra comunali per creare i presupposti di essere “pesante” anche a livello provinciale. Spreco nello spreco, la Proloco ha gettato via l’occasione di diventare autorevole usando la propria autorità, coordinando e dirimendo le questioni, scegliendo il giusto anziché rimanere ignavamente in posizione più che neutrale, supina, mettendosi in balia delle solite prevaricazioni, prepotenze, dei soliti tentativi di predominio, della solita salvaguardia del privilegio, vero o presunto che sia. Peccato.

Luca Craia

La seconda Festa della Banda Omero Ruggieri.



Anche quest’anno si ripete l’appuntamento con la Festa della Banda Musicale Omero Ruggieri, un appuntamento per conoscere meglio e sostenere questa realtà montegranarese che sta crescendo, pur tra tante difficoltà, per dare un punto di riferimento ai nostri giovani e una vera banda musicale alla nostra città. La festa quest’anno sarà condivisa, per motivi organizzativi, con la consueta cena di fine anno scolastico organizzata dall’ISC di Montegranaro e dall’Associazione G.O. Genitori Oggi, e si terrà sabato 7 giugno al Campo dei Tigli, con inizio alle ore 17.00.

Questo il programma:

ore 17:00 apertura della festa
ore 17:30 esibizione Banda Omero Ruggieri
ore 18:00 esibizione ballo hip-hop Scuola Media
ore 18:30 saggio musicale Scuola Media
ore 19:00 esibizione Banda Omero Ruggieri
ore 20:30 Musical “Happy Web” della Scuola Media
ore 22:00 Monica Giorio Live Show
presenta Tiziano Zengarini.

Ci saranno stands gastronomici e intrattenimenti vari. Sarà l’occasione per incontrarsi, passare tempo insieme, conoscere il lavoro di questi ragazzi che, ormai da tempo, si prodigano per far crescere la banda di Montegranaro. In caso di maltempo la manifestazione si terrà ugualmente ma nei locali sottostanti il Campo dei Tigli.

Luca Craia

A PROPOSITO DI GIANLUCA LALLI, LEADER DEGLI UCRONIUTOPIA - DI ANNA LISA MINUTILLO



Una persona semplice e concreta Gianluca Lalli con la passione per la musica e la letteratura ma anche un’anima sensibile ancora attenta al rispetto per l’ambiente e per ciò che lo circonda. Scrive,compone e arrangia senza dimenticarsi mai di mettere il cuore e l’anima in ogni piccola cosa che fa cercando di far giungere a chi lo ascolta la sua sensibilità e la sua ricerca per le belle cose, talvolta piccole e dimenticate, che fanno della vita un meraviglioso viaggio canoro. Il suo nuovo disco “LA FABBRICA DI UOMINI” è in uscita.

Gianluca è un cantautore, poeta e scrittore, nasce ad Arquata del Tronto in provincia di Ascoli Piceno nel 1976. La musica è la sua passione da sempre, sin da bambino, ma fino ai 16 anni è un amore platonico, poi con alcuni risparmi compra una chitarra usata ,una Clarissa del 76 e l’amore finalmente esplode definitivamente e si concretizza. Comincia da subito a comporre testi e musica delle sue canzoni. I testi spesso attingono dalla letteratura, un’altra grande passione del cantautore marchigiano. I suoi maestri in ambito letterario sono i poeti maledetti francesi, tra cui spiccano Rimbaud e Baudelaire. Ma le canzoni prendono spunto anche dalla letteratura americana, con scrittori del calibro di Henry Miller, Jeck Kerouac, John Fante, Aldous Huxley, George Orwell, ecc. Binomio quello tra letteratura e musica che si sposerà felicemente nell’album di esordio degli Ucroniutopia dal titolo “Il tempo degli assassini”, titolo ispirato dalla poesia “Mattinata d’ebbrezza di Arthur Rimbaud” .Nel disco del 2011 si trova anche una canzone tratta da una poesia di Baudelaire, “Il vino dell’assassino”, di cui Lalli ha realizzato un videoclip che è stato proiettato sull’emittente nazionale MTV, nel programma MTV New Generation e che è visibile anche su Youtube al seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=jSo9dN0fhAk

Inoltre nel primo disco si trova un omaggio al poeta tedesco Wolfgang Goethe nella  poesia “Il Re degli elfi” diventata anch’essa una canzone. “ La grande fame”, romanzo di John Fante, si trasforma in una canzone dal titolo “La legge” , così come “La fattoria degli animali” di G Orwell. A chiudere il disco di esordio, oltre alle due ballate autobiografiche  “ Tutto quel che so” e “Io” (brano vincitore del programma di Radio1 Rai, DEMO), c’è il brano “Il Lupo”, tratto anch’esso da un incrocio di scrittori amanti della natura e degli animali, che per tutta la vita inquietamente sono stati impegnati nella ricerca della Libertà: “Il trattato del ribelle di Junger”,  “Il richiamo della foresta”di Jeck London e “Il lupo della steppa” di Herman Hesse. Il videoclip della canzone “ Il Lupo” è visibile  su Youtube al seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=sfSuBNyRpY4

Il Videoclip ha vinto il Premio Hard Rock Cafè 2013 ed è stato presentato al Festival del Cinema di Venezia per aver vinto il concorso Pasinetti. Completamente autoprodotto, e di cui Lalli ha scritto testo musica e sceneggiatura, è stato realizzato tra le Marche e la  Lombardia, le scene sono state girate con la presenza di 4 magnifici lupi cecoslovacchi, allevati da una ragazza amante degli animali a San Colombano al Lambro, poco sotto Milano.

La musica degli Ucroniutopia ha delle sonorità uniche. Alle chitarre folk si uniscono particolari arrangiamenti classici,ed oltre al già nominato Jacopo Mosesso, il suono si arricchisce con la talentuosa soprano Eleonora Aleotti la quale, oltre ad accompagnare Lalli con la sua voce, suona il flauto traverso. Giorgio Gallo alla batteria, Walter Pandolfi al basso, e Lorenzo De angelis alla chitarra elettrica completano la formazione Ucronica.

Il nome degli Ucroniutopia, band fondata dallo stesso Gianluca Lalli, nasce nel 2009 dalla fusione di due parole greche Ucronia = senza tempo, e  Utopia= Senza luogo. Spesso gli Ucroniutopia si esibiscono portando al volto delle maschere bianche o delle maschere degli animali come nel caso dell’interpretazioni live  del romanzo di Orwell “La fattoria degli animali”.

 

Anna Lisa Minutillo

Tutti a caccia di stelle con Dino Gazzani e Arkeo



Quasi quaranta persone con il naso in su. Quasi quaranta persone con lo sguardo perso nel cosmo. Quasi quaranta persone sperse ma non disperse nel buio della campagna montegranarese. Quasi quaranta persone vestite con un giubbotto catarifrangente di quelli che si tengono in macchina e non si usano mai. Tutti guidati da Dino Gazzani a caccia di stelle, con un tuffo carpiato nell’astronomia miscelata alla mitologia. A Salire a le Stelle, così si chiude la cantica del Purgatorio di Dante. E questo abbiamo fatto ieri sera: siamo saliti alle stelle, per un’ora, ma ci siamo stati a brillare insieme a loro, nell’aria tersa di una notte di fine primavera. Grazie a tutti coloro che hanno voluto condividere questa esperienza con noi. Grazie a Dino per avercela regalata. La rifaremo presto, per chi la vorrà rifare e per chi, questa volta, se l’è persa.

Luca Craia

lunedì 2 giugno 2014

Vallasciani, coordinatore di SEL, precisa la sua posizione su Montegranaro

Credo sia giusto e doveroso dare spazio al commento dell Coordinatore Provinciale di SEL, Roberto Vallasciani, al mio articolo Ritorno al futuro con Sel: la prima repubblica e ilfantasma di Andreotti, postato sotto l'articolo stesso e sulla pagina Facebook dell'Ape. Di seguito trovate anche la mia risposta. (L.C.)

Egr.Dr.Craia, approfitto dello spazio concesso dal suo Blog per fare alcune precisazioni in merito al pezzo da lei scritto. Nonostante le mie abituali frequentazioni di Montegranaro sia per lavoro che per fraterne amicizie che mi legano a questa città nel caso da lei citato non ho fatto alcuna irruzione personale ma mi sono limitato a rispondere, cortesemente, ad una telefonata di una giovane cronista locale per conto del Corriere Adriatico. Era giovedì 29 maggio e da soli tre giorni era stata ufficializzata la vittoria della Lista capeggiata dalla Sig.ra Mancini. Alla domanda della giornalista sulle aspettative di SEL mi sono limitato a dire che non eravamo ancora stati convocati dalla neosindaca, eravamo tranquilli e sereni, mi sembrava eccessiva la foga di cui leggevo sui giornali visto che lo spoglio elettorale era avvenuto solo tre giorni prima ed abitualmente la definizione di una giunta può richiedere anche qualche settimana. Ciò premesso, è chiaro che SEL ha legittime aspettative di poter contribuire al governo della città. Il risultato ottenuto a Montegranaro è stato straordinario: SEL ha eletto ben due consiglieri quando un partito che a livello nazionale è elettoralmente dieci volte più grande, come il PD, ne ha eletti tre. Ed a fronte di un tale successo elettorale cosa dovrebbe fare un partito politico....? Dovrebbe forse dire "ora che ho fatto una bella campagna elettorale, ho avuto una fiducia degli elettori superiori ad ogni aspettativa, ho eletto due consiglieri..... mi faccio da parte. Che amministrino gli altri.....". Ogni partito politico si cimenta con una campagna elettorale perché ha la speranza e l'auspicio di amministrare, di governare, di avere la possibilità di dimostrare quelle buone pratiche che ha enunciato quando ha chiesto i voti ai cittadini. E questa è una legittima aspirazione di tutti. Se guardiamo a livello nazionale quello che è il movimento più moderno ed innovativo del panorama politico, il MoVimento 5 Stelle, pur stando convintamente all'opposizione del governo nazionale ha preteso (giustamente) quegli incarichi che per "tradizione" spettavano a partiti di opposizione: tantissimi membri di commissioni parlamentari, la vicepresidenza della Camera con l'On.Di Maio, la Presidenza della Commissione di vigilanza RAI con l'On.Fico e così via.... Non si può certo dire che il M5S sia un partito in cerca di poltrone però non è giusto sottrarsi a certe responsabilità anche perché è cosa ben diversa se alla Presidenza della Vigilanza RAI c'è Fico anziché un uomo di Berlusconi. Ecco perché crediamo, serenamente, che SEL aspiri a dare il proprio contributo fattivo e concreto al governo di una città. Lo abbiamo dimostrato a Fermo dove per tre anni il settore della "cultura" è stato rilanciato da un assessore di SEL particolarmente capace e sensibile verso questo tema e dove attualmente l'assessore all'ambiente (di SEL) gestisce tale delega con impegno e competenza come raramente era avvenuto negli ultimi 15 anni.
Per tutto ciò non possiamo, e non dobbiamo, mai confondere i privilegi di incarichi passivi della "casta" con il contributo che a livello di amministrazioni locali ciascun partito ha il diritto-dovere di dare. Perchè non è vero che tutti sono uguali e che le sensibilità siano le stesse. I consiglieri comunali e gli assessori di SEL del comune di Fermo si sono battuti per proporre e far deliberare l'istituzione del Registro per il Testamento Biologico, prima città capoluogo delle Marche ad averlo fatto. Se al loro posto ci fossero stati consiglieri o assessori di altri partiti ciò non sarebbe mai successo. Ecco, assumersi certe responsabilità significa dare rappresentanza, riscontro e rispetto a coloro che ti hanno votato. Non farlo sarebbe un inganno al loro consenso.
La ringrazio sentitamente dell'oppurtunità che mi ha dato e le auguro buon lavoro.

Roberto Vallasciani







Sono d’accordo con lei, dottor Vallasciani, sul fatto che ci sia grande distanza se alla presidenza della Vigilanza Rai vi sia l’onorevole Fico o un esponente qualsiasi di Forza Italia. Ma il punto è proprio questo: qui non stiamo parlando di commissioni parlamentari da assegnare a forze politiche antagoniste ma di deleghe da assessori da assegnare a membri della stessa squadra, che dovrebbero già avere in mente quali siano le dinamiche interne alla squadra stessa e i ruoli di ognuno nel gioco da fare. Non vedo, scusi la mia ingenuità, che differenza ci sia se a giocare a porta ci sia Buffon o qualsiasi altro portiere facente parte della rosa, così come non dovrebbe esserci differenza se a fare l’assessore, che so, al bilancio ci sia questo o quel consigliere eletto nella lista “Montegranaro Riparti” o, addirittura, un tecnico esterno chiamato per la sua competenza. Se è vero che la lista in questione era civica, appoggiata da partiti ma civica, e se è vero che si tratta di una squadra omogenea come ci è stato detto e non di un gruppo di partiti come invece sospettavamo quando l’abbiamo scherzosamente definita “lista Stranamore”, il problema che lei pone non avrebbe ragione di essere. Montegranaro ha problemi grandi, lo sa bene, e vanno risolti con urgenza e competenza. Quella che lei chiama “legittima aspirazione” è un problema che non riguarda i cittadini ma il suo partito e, in questa fase e sulla base delle premesse e delle promesse, non deve influire minimamente sulla formazione del nuovo governo cittadino. Questo è quello che si intende per nuova politica, questo è quello che si intende per bene comune superiore. Se questo vincerà sulle pur “legittime aspirazioni” di questo o quel partito lo vedremo a breve. E se dovessi aver inteso male o male interpretato le sue parole affidate al giornale sarò ben lieto di ammetterlo.


Luca Craia

domenica 1 giugno 2014

Occorre riappropriarsi dell’etica nella politica Montegranarese – di Walter Antonelli



Non posso non condividere questa gradevole e nello stesso tempo profonda riflessione di Luca Craia (Ritorno al futuro con Sel: la prima repubblica e il fantasma di Andreotti)  sulle vicende politiche montegranaresi. Vorrei  però dare una mia nota a compendio di quanto scritto. La politica locale, come quella nazionale, ha smarrito l’etica. Ciò può sembrare un’eresia, ma altrimenti non si capirebbero tutte le vicende di malapolitica. Guardando la gestione politica di Montegranaro degli ultimi decenni con i numerosi contenziosi che hanno generato i debiti fuori bilancio, le innumerevoli varianti al neoPRG, la scellerata gestione della società in house, non si può credere che si sia operato nel rispetto dei doveri morali verso se stessi e verso gli altri. Nella stessa recente campagna elettorale alcuni candidati non hanno avuto remore ad utilizzare attacchi alla persona verso gli avversari, a dispetto della morale. Nella mia stessa compagine elettorale, da quello che mi è stato riferito da alcuni cittadini, in alcuni casi si è prevaricata l’etica, cosa che io non condivido in modo assoluto.
Io avrei potuto cercare maggiori consensi personali utilizzando il fatto che alcuni candidati della mia lista non hanno votato a favore della mia mozione per la riduzione delle indennità di carica comunale che avrebbe permesso l’abolizione della mini-imu a Montegranaro. Non l'ho fatto perché contrario ai miei principi etici che considero invalicabili. Ora che i cittadini ci hanno reso, con il loro voto, il Governo del paese, dobbiamo rimboccarci le maniche nel rispetto dell’etica, per trovare le soluzioni alle emergenze come la frana di viale Gramsci, la liquidazione della società in house senza interrompere i servizi erogati alle persone, far fronte ai numerosi contenziosi in essere da cui potrebbero scaturire ulteriori debiti fuori bilancio.
Tra le emergenze considererei la riapertura del nostro ospedale per il quale passa l’ultimo treno che comporterà definitivamente il suo futuro destino, per cui necessita una chiara e forte iniziativa, alla quale l’ASUR non potrà dire di no. Non so se tra i miei colleghi di lista vi è la volontà e la competenza per far valere le ragioni di Montegranaro.  Chiedo a tutti gli eletti di maggioranza e minoranza di riappropriarsi dell’etica al fine di indicare quale sia il vero bene per la collettività e quali i mezzi per conseguirlo.

Walter Antonelli