sabato 5 aprile 2014

Le porchette della politica



È primavera, comincia la stagione delle porchette. E, in periodo di elezioni, la porchetta, si sa, è d’obbligo. Quale argomento è più convincente di un panino caldo e profumato di finocchietto? Di quelle fettine fumanti, calde, invitanti? Di fronte a un panino fragrante di porchetta i problemi cittadini svaniscono, le beghe si annullano, le questioni insormontabili si sormontano. E alla fine, forse, la proposta politica più convincente sarà quella che avrà fornito la porchetta più magra, più succosa, più buona. Perché, si sa, la politica, in fondo, è tutta una questione di porchette.

Luca Craia

venerdì 4 aprile 2014

Il centro storico e Veregra Street



La centralità della questione “centro storico” montegranarese, già evidenziata dai vari propositi delle forze in campo per le prossime elezioni, sembra sempre più radicata a livello culturale tanto che, neo giorni scorsi, le varie associazioni sono state coinvolte dal responsabile dell’Ufficio Cultura del Comune, Giuseppe Nuciari, per la realizzazione di un’edizione del Veregra Street Festival che vada a valorizzare maggiormente proprio le aree del centro storico che, negli anni passati, sono state via via abbandonate dalla kermesse.
Logisticamente l’utilizzazione di aree all’interno delle mura castellane, tolte le ambientazioni classiche della piazza e del corso, non è impossibile anche se risulta impegnativa a causa del cattivo stato generale del paese antico e della presenza di alcuni cantieri che occupano spazi interessanti. In particolare si sta ragionando sulla creazione di un anello intorno a piazza Mazzini che comprenda le vie immediatamente prospicienti, come via Enzo Bassi e via Solferino. Il problema è che, in entrambe le aree, insistono cantieri legati a ristrutturazioni di stabili oggetto di ordinanza di messa in sicurezza.
C’è da augurarsi che tali cantieri non vengano considerati come impedimenti insormontabili ma che si trovi una soluzione per poter inserire parte del festival nel centro storico. Infatti Veregra Street, come spesso ho ribadito, può essere un’occasione preziosissima per ridare vita e vitalità al quartiere, e potrebbe diventare il volano tramite il quale rilanciare anche investimenti importanti. Nello scatto culturale che vede il problema diventare prioritario mi auguro che possiamo vedere anche l’impegno dell’organizzazione del Festival, impegno che, per ora, pare esserci.

Luca Craia

giovedì 3 aprile 2014

Italia Paese del Panzer



Di cosa ci vogliamo meravigliare in Italia? Di Renzi e Napolitano che, sorridenti e sottobraccio demoliscono la Costituzione? Del fatto che la nostra classe dirigente sia totalmente incapace di portarci fuori da questa paluda nella quale siamo più o meno rimasti solo noi? Del fatto che il Popolo Italiano non dimostri in minimo accenno di reazione a questa situazione paradossale, impupito da televisione, internet e palloni vari?
Signori, siamo il Paese dei carri armati artigianali. In Italia la gente prende una ruspa e ci costruisce sopra un Panzer, così, tanto per passare tempo. E la cosa drammatica non è che questi imbecilli pensino di fare qualcosa di buono. Non è nemmeno che Matteo Salvini, leader della Lega Nord, non solo non si indigni per la professione di fede leghista di questi mentecatti, ma li difenda pure. La cosa drammatica è che questi deficienti e Matteo Salvini rappresentano un partito che miete consensi nonostante questo, nonostante le enormi contraddizioni, nonostante le ruberie di Bossi & Co. Questa, signori, è l’Italia. Come possiamo pensare di salvarci? Col Panzer?

Luca Craia

martedì 1 aprile 2014

Renzi, Napolitano e il fascismo reale



Vorrei capire perché questa urgenza di mettere mano alla Costituzione. Vorrei capire perché questa necessità di demolire il sistema parlamentare che ha garantito la democrazia in Italia per settant’anni.  Vorrei capire perché si ritiene di risolvere i problemi economici del Paese limitandone la rappresentanza democratica. Perché è questo che Renzi, con la santa benedizione di Napolitano, sta cercando di fare: smantellare pezzetto pezzetto quel poco che è rimasto di rappresentanza diretta del cittadino. Abolendo le province ma lasciandole praticamente in vigore senza pera però dare la possibilità ai cittadini di eleggere i propri rappresentanti. E abolendo il Senato, facendolo diventare uno scatolone dove piazzare l’amico dell’amico. Profumatamente pagato.
Renzi e Napolitano propongono una riforma estremamente peggiorativa del livello di democrazia del Paese e lo fanno contando sul voto di un Parlamento di nominati dai partiti, non eletti dal Popolo. Invece di riformare l’Italia aumentando la rappresentatività e la democrazia si tenta, subdolamente e col pretesto di un presunto quanto fittizio risparmio economico, di creare un’oligarchia politica e partitica che non riusciremo più a scardinare qualora riuscissero nel loro intento. Il fascismo ha molte forme, alcune violente, altre subdole e insidiose. Noi Italiani ne siamo gli inventori e stiamo dimostrando di conoscere molto bene la nostra creatura.

Luca Craia

Il Torrione crolla nell’indifferenza generale





Stamane mi sono fermato davanti al mulino fortificato sul Chienti, il cosiddetto “torrione” di Montegranaro, per dare un’occhiata e rendermi conto di come risulti attualmente il suo stato di conservazione. Quello che ho visto mi ha a dir poco preoccupato: ci sono vistosissime crepe che sembrano strutturali e vanno ad aggiungersi agli evidenti segni di cedimento che già ho segnalato da tempo. Ho davvero seri timori per questa struttura che è senz’altro il manufatto più antico che ricade nel territorio comunale. Vale la pena ricordare che il Torrione è proprietà comunale, fu acquistato dall’allora sindaco Gianni Basso negli anni duemila per farne oggetto di progetti estremamente ambiziosi, tutti rimasti sulla carta. Ogni tanto qualcuno lo rispolvera, se ne fa un po’ di propaganda, ma alla fine tutto rimane com’è. Quello che temo è che, a furia di riempirsene la bocca tenendo saldamente e inoperosamente le mani in tasca lo perderemo. Per poi partire con le vicendevoli accuse.

Luca Craia

lunedì 31 marzo 2014

Grotte e Cripta, un fine settimana intenso per Arkeo



Fine settimana estremamente intenso e proficuo per Arkeo e i suoi volontari. Nella mattinata di sabato, sempre in collaborazione con il Gruppo Speleo del Cai di Fermo guidato da Massimo Spagnoli, siamo discesi nel sottosuolo montegranarese per rilevare nuovi ipogei. In particolare sabato è stata esplorata una cavità facente parte del complesso della cinta muraria in prossimità di Porta Marina. I rilievi hanno mostrato dati interessantissimi che portano a una ricostruzione del sistema ipogeo dell’area che sembra essere stato estremamente complesso. È evidente che le due torri poste a difesa della porta fossero in comunicazione tramite, appunto, gli ipogei in questione che poi, probabilmente, risalivano verso la piazza. È anche pensabile che un ulteriore ramo scendesse in direzione dell’attuale chiesa di San Serafino quale scarico di acque reflue o eventuale via di fuga. Le prossime esplorazioni in programma nel mese di aprile potranno chiarire il tutto.
Nel pomeriggio di sabato abbiamo provveduto a ripulire e preparare la Cripta di Sant’Ugo per accogliere i visitatori della domenica, anche in considerazione di un flusso maggiore dovuto alla presenza delle miniguide. La cripta, purtroppo, in questo periodo è particolarmente sporca a causa della presenza del cantiere di SS.Filippo e Giacomo che genera molta polvere. Sono quindi occorse oltre due ore di lavoro per rendere il nostro tesoro cittadino degno di accogliere gli appassionati del bello che, poi, sono venuti domenica.
E domenica abbiamo registrato il consueto forte flusso di visitatori provenienti da quasi tutte le Marche, che si sono mescolati con i genitori e i parenti dei ragazzini delle miniguide in una grande folla all’interno della Chiesa. Il flusso non è cessato quando i ragazzi se ne sono andati e abbiamo chiuso la porta oltre l’orario previsto senza interrompere mai le visite, segno che il nostro impegno per promuovere questo luogo prezioso sta dando frutti.

Luca Craia

venerdì 28 marzo 2014

Renzi, le province e la prova che ci prende per i fondelli



Eccola la prova. Il sospetto lo avevo da tempo, quell’aria da imbonitore televisivo, da venditore di materassi, di pentole con o senza coperchio non mi ha mai convinto anche se, per abitudine e per mia indole, lascio sempre il beneficio del dubbio. E, d’altra parte, quando sei con l’acqua alla gola, anche un foglio di polistirolo galleggiante può sembrare un salvagente. Ma Renzi ha dimostrato che, come tutti coloro che l’hanno preceduto, accende le foglie secche, l’erba tagliata, soffia un po’, fa un bel po’ di fumo e te lo spara sugli occhi.
Quanto guadagnerà mai un consigliere provinciale? Dipende dai gettoni, dipende da quanto si impegna, dipende dal vostro metro di misura. Certo non guadagna come un parlamentare. Certo la sua utilità è tutta da vedere. Certo che l’utilità stesse dell’Ente Provincia è tutta da vedere. Ma spacciare come la soluzione una riforma che non fa altro che eliminare il consiglio provinciale, facendo risparmiare allo Stato le briciole delle briciole, è ridicolo, grottesco, irritante.
Renzi qualche idea buona sembra averla. A che serve prendere per i fondelli gli Italiani, ancora una volta, e in maniera così plateale? Serviva un atto di coraggio: abolire le province, non i consiglieri che, tra l’altro, sono stati eletti democraticamente. Tagliare il numero dei parlamentari, non trasformare una ramo del Parlamento, il Senato, da elettivo a nominale. L’unico risultato che si ottiene così è di limitare la rappresentatività, la democrazia. Benefici economici non ne vedo. Solo benefici per la cosiddetta casta.

Luca Craia