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giovedì 8 gennaio 2015

STEAT Fermo - Montegranaro. Anno nuovo vita vecchia.




Riparte sotto i migliori auspici l’anno scolastico di Steat, la società di trasporti che accompagna i nostri ragazzi a scuola. Dopo i gravi disservizi registrati a settembre sembrava si fosse giunti a un servizio accettabile, ma con l’inizio dell’anno si è pensato bene di rivoluzionare alcune tratte, cambiando fermate e costringendo i ragazzi a scendere o salire in luoghi diversi dal solito, magari perdendo tempo e dovendo percorrere più strada a piedi sovraccarichi di libri. Come conseguenza non da sottovalutare c’è quella che vedete nelle foto, prese sulla tratta Fermo – Montegranaro oggi alle 13,30. Queste sono le condizioni in cui viaggiano i nostri giovani. Non voglio pensare cosa potrebbe accadere in caso di frenata brusca o, addirittura, di incidente. Il Comune di Montegranaro è azionista Steat ma, fino ad oggi, la sua voce non si è sentita sull’argomento.

Luca Craia

lunedì 13 ottobre 2014

La Steat è sorda e continua a sovraccaricare i mezzi. È pericoloso.



 Foto scattata la mattina del 13 ottobre 2014 a bordo di una corriera della tratta Montegranaro - Fermo
Irrisolti i problemi relativi al trasporto scolastico della tratta Montegranaro-Fermo. La Steat continua a stipare i propri mezzi oltre all’inverosimile e, comunque, oltre i limiti consentiti dalla legge. Gli studenti viaggiano accatastati nonostante le proteste dei primi giorni di scuola. Viaggiare in sovrannumero è estremamente pericoloso. Immaginate cosa potrebbe accadere in caso di incidente. Immaginate cosa potrebbe accadere soltanto a causa di una brusca frenata. Non si capisce perché le autorità non intervengano visto che vengono sistematicamente violate le norme elementari di sicurezza stradale mettendo a rischio la stessa vita dei nostri ragazzi. Non si capisce nemmeno perché il Comune di Montegranaro non intervenga sulla società di trasporti di cui è azionista, andando a tutelelare la stessa incolumità dei propri cittadini. Molti genitori sono preoccupati per l’evolversi o, meglio, il non evolversi della situazione. Credo, a questo punto, sia indispensabile formare un comitato di genitori che metta in moto tutte le azioni necessarie a cambiare questo increscioso e pericoloso stato di cose. Sono a disposizione per organizzare un’assemblea. Fatevi vivi.

Luca Craia

Foto scattata la mattina del 13 ottobre 2014 a bordo di una corriera della tratta Montegranaro - Fermo

venerdì 19 settembre 2014

Disservizi STEAT. Oggi corriera in panne. E gli autobus restano stipati.



L’atteggiamento letto ieri sui giornali da parte della società che gestisce i trasporti scolastici non è certamente accomodante. Giustifica il proprio operato con motivazioni opinabili e addossa la responsabilità sugli utenti rei di scegliere liberamente quale autobus prendere (ricordiamo che, in base all’autobus che si prende si rientra a casa prima o dopo, e alle 14 e passa credo sia legittimo scegliere di prendere quello che arriva prima). Non solo, lancia la sfida contro quegli studenti che, invero esagerando, hanno minacciato azioni di forza (non condivisibili, ben inteso).
Oggi la corriera da Fermo a Montegranaro era piena come negli altri giorni, segno che la Steat non ha inteso prendere alcun provvedimento. Solo che oggi è capitato un fatto nuovo: un mezzo s’è rotto, forse proprio per il sovraccarico. In soccorso ne è giunto un altro di dimensioni decisamente più piccole, per cui immaginate voi le condizioni dei ragazzi.
La Steat è perfettamente a conoscenza del numero degli utenti che dovrà servire o, almeno, dovrebbe esserlo fin da prima dell’inizio delle lezioni, visto che è la stessa Steat a vendere gli abbonamenti. Non mi pare cosa strana fare il conto (tanti abbonamenti)=(tanti utenti a bordo). Perché il primo giorno di scuola si debbono stipare gli autobus fino all’inverosimile? Posto che si può anche sbagliare qualcosa, perché al venerdì ancora non si è rimediato? Altra domanda: dov’è la polizia in questo caso? Il sovraccarico dei mezzi pubblici è illegale, o sbaglio?
Spero che la Steat cambi atteggiamento, che capisca di avere torto in abbondanza, che comprenda che, prima di tutto, deve rispetto ai propri clienti/utenti, e che provveda fin da subito al ripristino di una condizione normale di servizio. Non sono d’accordo con le azioni di forza minacciate dagli utenti fino ad ora. Ma credo sia necessario spingere sugli organi di controllo, siano essi la Polizia Stradale o la Regione che eroga finanziamenti per il servizio di trasporto degli studenti affinchè ognuno faccia la sua parte per restituire il diritto di viaggiare in tutta sicurezza ai nostri studenti. E questo lo dobbiamo fare noi cittadini e lo deve fare anche la politica che, fin a questo momento, non si è mossa.

Luca Craia