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giovedì 2 febbraio 2017

Lo strano caso del ladro di specchietti



È da un anno e mezzo circa che si ripetono questi strani furti, tutti concentrati, pare, nel quartiere Santa Maria di Montegranaro e, particolarmente, nell’area adiacente l’ospedale. Nottetempo qualcuno, non senza una certa perizia, smonta in maniera meticolosa gli specchietti delle auto in sosta e se li porta via. È un furto a tutti gli effetti, anche se l’entità del danno non è ingentissimo (pur sempre non trascurabile, se si pensa che uno specchietto motorizzato moderno può arrivare a costare anche 500 Euro).
Evidentemente non è un problema sociale ma credo sia rilevante perchè, anche questo, indica lo stato della nostra sicurezza. Ci sono famiglie che sono state colpite più volte, altri una sola, ma comunque il fenomeno va avanti da tempo. L’ultimo episodio la notte scorsa, segnalatomi direttamente dalla vittima che sporgerà regolarmente denuncia ai Carabinieri nella consapevolezza che non otterrà null’altro che la registrazione statistica del misfatto. Ma anche quello è importante, visto che si tende a minimizzare una situazione che tanto minima non sembra, anzi.
                                      
Luca Craia

martedì 15 novembre 2016

Guidare nella nebbia senza segnaletica orizzontale



Avete mai avuto la sventura di guidare nella nebbia su una strada senza segnaletica orizzontale? Se sì sapete quanto è brutto, difficile e pericoloso. Peggio se, su quella strada, hanno appena rifatto l’asfalto: il nero del catrame si fonde con quello atmosferico e non si distingue più dove finisce la strada e comincia la scarpata.
Questo è quello che capita sulla strada provinciale 219, meglio nota come Mezzina. La Provincia di Fermo, dopo aver rattoppato alla bell’e meglio la strada più pericolosa di tutto il suo territorio e dopo essersene, non senza una certa faccia tosta, vantata su tutti i giornali, si è dimenticata di rifare la segnaletica orizzontale. Non c’è la linea di mezzeria, non ci sono le linee laterali. Con la nebbia, di notte, si va davvero a indovinare dove sta la strada, anche per chi è abituato a farla, figuriamoci per qualcuno che la percorra per la prima volta.
Eppure il Presidente, per quanto a fine mandato, ancora percorre spesso quella strada per recarsi nel suo ufficio a Fermo partendo da Montegranaro. Possibile che non gli sia mai capitata la nebbia, magari di notte? Forse no. O forse è un pilota talmente abile da non avere questo tipo di problema. O forse, come per altre cose, fa finta che il problema non ci sia. Tanto tra poco toccherà a qualcun altro.

Luca Craia

venerdì 11 novembre 2016

Arrivano i soldi per la scuola. Ma non c’è fretta. Perché non usare quelli per viale Gramsci?



I soldi per l’adeguamento sismico della scuola di Santa Maria, a Montegranaro, arriveranno presto. Si tratta di 580.000 Euro, la cifra necessaria per mettere in atto il progetto redatto dall’Ingegner Renzi per conto del Comune. I soldi, naturalmente non sono già arrivati, arriveranno. Ma, visto che sono stati ormai assegnati e non esiste più il paventato pericolo di perderli iniziando preventivamente i lavori, non si capisce perché si debba aspettare fino a marzo solo per fare la gara di appalto, mantenendo i ragazzi all’interno di un edificio potenzialmente pericoloso per tutto l’ano scolastico quando si potrebbero spostare altrove e iniziare i lavori quanto prima utilizzando i soldi disponibili per poi recuperarli una volta che arrivino quelli che ormai dovrebbero essere definitivamente di Montegranaro.
Credo che non si possa scherzare con la sicurezza dei cittadini, specie dei più piccoli, e che non esista eccesso di prudenza in queste cose. Per questo spero si torni sulla decisione di attendere l’arrivo della somma stanziata per procedere con l’inizio lavori, così come spero che la proposta del Movimento 5 Stelle di partire subito con uno studio completo della vulnerabilità sismica di tutte le scuole. È un bene che l’Amministrazione Comunale, a parole, accetti la proposta, ma vorrei vedere i fatti, anche perché fino a oggi di proposte dei Grillini ne sono state accolte tante ma attuate nessuna.
Il problema è che ci si dice che va tutto bene e che i fabbricati comunali, non solo le scuole, sono sostanzialmente sicure. Ma ce lo dicono mentre affermano tranquillamente che le perizie sono state effettuate da tecnici comunali, sulla cui professionalità non oso porre dubbi. Solo che tali perizie dovrebbero essere fatte da tecnici abilitati e si dovrebbe redigere, a norma di legge e per essere veramente sicuri, una scheda, chiamata scheda AeDES, che raccoglie tutti i dati e l’analisi del fabbricato e che deve essere firmata da un tecnico abilitato. Chissà se i tecnici del Comune sono abilitati e chissà se hanno redatto la scheda firmandola. Il punto, lo ripeto, è che bisogna eccedere con la prudenza piuttosto che difettare per poi piangere sulle disgrazie.

Luca Craia

Sotto: la scheda AeDES