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lunedì 18 luglio 2016

La resa mediatica della giunta Mancini



Erano partiti con intenti bellicosi, i nostri attuali amministratori. Volevano essere l’amministrazione più social della storia, utilizzando il moderno mezzo di comunicazione come strumento di informazione e propaganda. Ricordo bene i proclami e le dichiarazioni di intenti dei primi giorni, nonché alcuni ammiccamenti minacciosi verso chi, come me, utilizza lo stesso mezzo da anni per dire la sua. L’intento di qualcuno era di eclissare L’Ape Ronza. A distanza di due anni e qualche mese assistiamo alla resa e all’abbandono del social network.
Abbiamo visto chiudere la pagina delle segnalazioni dei cittadini, diventata ingestibile perché le segnalazioni erano davvero tante e rispondere a tutte significava che una persona dovesse dedicare il suo tempo a fare solo quello. Pagina chiusa dopo pochi mesi. La pagina Facebook ufficiale del Comune è statica. Non propone, non informa, non è a disposizione di cittadini e associazioni per promuovere le iniziative, è poco partecipata dagli utenti. Non esiste una pagina dove i cittadini possano interloquire direttamente coi propri amministratori, fare delle domande e ricevere delle risposte. Insomma, l’uso del mezzo è stato abbandonato, con buona pace di intenti e dichiarazioni di modernità.
Ma la domanda di dialogo c’è, basta andare sulla pagina delle segnalazioni ancora presente sul sito del Comune e che, per quanto chiusa, è ancora utilizzata da alcuni cittadini che vi pubblicano le loro istanze, magari inconsapevoli che nessuno gli risponderà. Ma questo testimonia la necessità di avere un canale di dialogo con chi amministra. E questa è una necessità che difficilmente verrà soddisfatta. Il confronto è complicato, specie per chi, fino a oggi, ha dimostrato di soffrirlo particolarmente.

Luca Craia

martedì 12 gennaio 2016

L’umiltà di Perugini: non ha bisogno di segnalazioni perché sa tutto lui.


Il Resto del Carlino del 12 gennaio 2016

Rimango sempre più basito e non riesco proprio ad abituarmi alla spocchia dei nostri amministratori. Oggi torna a stupirmi l’assessore (nonché Presidente della Provincia di Fermo) Aronne Perugini che commenta sul giornale una mia segnalazione, lasciata senza l’ombra di polemica alcuna, su un pericolo di crollo della sede stradale in via Solferino. Perugini afferma stizzito che le segnalazioni non gli servono, che già sa tutto e ha tutto programmato.  Solo che non interviene, non ancora. Che aspetta?
Ha tutto programmato, l’assessore ai lavori pubblici. Anche che questa notte è volato via mezzo centro storico? Anche che andare in giro per i vicolo e quasi più pericoloso che andare in ferie in Siria? Cosa ha programmato il nostro assessore? Che, uno alla volta, i residenti del centro storico vengano decapitati da un’ondulina volante? Cosa ha programmato? Che il centro storico imploda su se stesso così non ci pensiamo più?
Ora, a parte gli scherzi, sarebbe cosa molto buona che i nostri amministrazioni comincino a fare un po’ di opera di umiltà, scendendo da quel piedistallo dove credono di risiedere e capendo, una volta per tutte, che se un cittadino segnala un problema non lo fa necessariamente per mettere in difficoltà l’amministrazione comunale. Magari lo fa perché il problema c’è e va risolto. Del resto non avevano aperto un’apposita pagina per le segnalazioni, per poi chiuderla in fretta quando queste sono diventate troppe? Non sarà forse il segno che Montegranaro ha un sacco di problemi che vanno risolti? Per farlo ci vuole anche l’umiltà di ascoltare i cittadini, anche quelli antipatici che scrivono su questi maledetti blog.

Luca Craia

venerdì 7 agosto 2015

Pioggia di segnalazioni su Montegranaro. Forse qualcosa non va.



Una vera pioggia di segnalazioni arriva su L’Ape Ronza in questi ultimi giorni pre-ferie. Sono segnalazioni di degrado urbano, di incuria, di abbandono. Arrivano da più parti di Montegranaro, spesso corredate di foto (pubblicate sulla pagina Facebook), altre volte solo indicando luoghi vittime della sciatteria. Sono segnalazioni vere che arrivano da cittadini veri, non da amici compiacenti o da persone con le quali, che so, si è stati in lista insieme. Sono il segnale che a Montegranaro c’è qualcosa che non va e che la gente, tanta gente, comincia a essere stufa e lo dice chiaramente nonostante le intimidazioni mediatiche che spesso chi si espone deve subire. E i nostri amministratori, invece di prenderne atto e farne tesoro (perché un cittadino che segnala una situazione di disagio non è un problema ma è qualcuno che il problema lo vuole risolvere), si arrabbiano e sbraitano. E questo non fa sperare bene. Per niente.

Luca Craia