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sabato 17 settembre 2016

Regolamento rifiuti: rischiamo le multe ma non conosciamo il regolamento.



Il 4 agosto scorso il Consiglio Comunale di Montegranaro ha approvato il Regolamento di Igiene Ambientale e di Gestione della Raccolta Differenziata, la legge che regola il nostro rapporto con i rifiuti, la loro differenziazione e il loro conferimento. In tale regolamento sono contenute le norme alle quali, come cittadini, dobbiamo attenerci per una corretta gestione dei rifiuti domestici e le sanzioni che ci possono essere applicate qualora non rispettassimo le norme in esso contenute. Il punto, però, è che nessuno di noi, eccetto i Consiglieri Comunali, conosce il contenuto del Regolamento né è possibile documentarsi perché non è reperibile da nessuna parte.
Ho cercato sul sito istituzionale del Comune di Montegranaro ma non esistono link che riportino al testo del regolamento. È strano, perché l’assessore Roberto Basso è uno che sa come maneggiare internet e social network. Quindi, volendo sapere come dovrei comportarmi e quali sanzioni rischio di vedermi applicate, probabilmente dovrei recarmi in Comune e chiedere lumi. Ma, mettiamo non avessi tempo, e in effetti non ne ho, corro il rischio di incorrere in una multa per un eventuale comportamento sbagliato anche se non per colpa ma per mancata conoscenza della norma.
Del resto gli stessi Consiglieri Comunali sono venuti in possesso di copia del regolamento solo poche ore prima della sua approvazione e hanno partecipato alla votazione su un testo che non hanno potuto conoscere preventivamente. Nulla di meraviglioso, quindi, il solito comportamento poco trasparente e poco rispettoso nei confronti del cittadino. E speriamo di non sbagliare nel buttare via i rifiuti.

Luca Craia

venerdì 22 luglio 2016

Regolamento per la differenziata. Che ce lo portate a fare in Consiglio?



Continua nel suo delirio di onnipotenza il nostro inarrestabile assessore al tutto o quasi, compreso l’ambiente, Roberto Basso. Leggiamo dall’ ennesimo comunicato Luce (ma già lo sapevamo dalla convocazione del Consiglio Comunale, dove è iscritto all’ordine del giorno) che è stato redatto, aggiungerei finalmente e viviadio, il regolamento per la raccolta differenziata che introdurrà, anche qui finalmente e vivaddio, norme su come conferire i rifiuti e sanzioni per chi non le rispetta.
Allora voi direte: cos’è che non ti sta bene? Non mi sta bene il solito modo poco democratico e assolutamente non partecipato con cui si fanno le cose. Posto che il regolamento è indispensabile e mi auguro che sia ben fatto e poi fatto rispettare severamente, vista la pessima educazione di alcuni residenti a Montegranaro, dall’espressione amministrativa di Montegranaro Riparti mi sarei aspettato, ancora una volta da povero illuso, il rispetto di quanto promesso in campagna elettorale, ossia la partecipazione.
La gente denuncia continuamente, anche tramite le mie pagine, i tanti episodi di maleducazione e inciviltà per quanto riguarda l’immondizia. Questo vuol dire che la gente sente molto il problema, è cosciente. Allora perché non provare a sentire la gente? Perché non fare delle riunioni? Perché non usare Facebook, col quale è noto il rapporto di amore e odio che nutrono i nostri amministratori, compreso il giovane Basso, per cercare di capire le esigenze e i problemi reali dei cittadini?
Infine: in Consiglio Comunale che ce lo portano a fare questo regolamento, se Basso dice: “arriverà il 4 agosto in Consiglio comunale il regolamento sulla raccolta differenziata con sanzioni salate per chi, contrariamente a quanto stabilito, non vuole ancora provare a differenziare”. Quindi ne diamo per scontata l’approvazione così com’è, senza che nessuno, né l’opposizione né tantomeno i cittadini, sono a conoscenza del contenuto. Quindi non sembra siano previsti emendamenti o suggerimenti dall'opposizione. Quindi, ancora una volta, viva la democrazia.

Luca Craia

martedì 23 febbraio 2016

L’integrazione passa attraverso il rispetto delle regole e degli altri.



Come si integra uno straniero in un Paese ospitante? Ovviamente adeguandosi alle regole, alle norme e alle tradizioni di quel Paese. Questo non deve necessariamente implicare la rinuncia alla propria cultura e tradizione, ma comporta l’adeguamento delle stesse a quelle del Paese in cui si è deciso di vivere, anche se temporaneamente. Il rispetto delle regole è fondamentale, anche di quelle più elementari, così come il rispetto per gli altri e per l’ambiente in cui si vive. Non si può pensare di farsi accettare dai cittadini del Paese che ci ospita se ne offendiamo la dignità col nostro comportamento.
Ecco quindi che diventa inaccettabile il modo in cui le zone di Montegranaro dove insistono grandi agglomerati di extracomunitari, diventino vittime di stati di degrado gravi e degeneranti. Si badi bene: non sto facendo di tutte le erbe un fascio. Ci sono stranieri ben più educati degli stessi Italiani, ma è un dato inconfutabile che nelle zone dove abitano più stranieri ci siano situazioni di degrado, vedi il cosiddetto “hotel house”, via Magenta e buona parte del centro storico. Per quest’ultimo, poi, c’è stato un evidentissimo aggravamento della situazione in seguito all’assegnazione degli alloggi popolari nell’ospedale vecchio. Molto probabilmente si tratta di una minoranza di incivili in mezzo a una maggioranza di brave persone, ma rimane il fatto che queste brave persone accettano questo stato di cose senza prendere provvedimenti. E i cittadini italiani ne debbono subire le conseguenze.
Nel contempo chi deve vigilare non vigila, chi deve sanzionare non sanziona e il paese scivola in uno stato di prostrazione mai visto prima. A poco servono, allora, le iniziative volte a favorire l’integrazione, se questa volontà di integrazione non parte in maniera evidente dagli stranieri stessi. Serve a poco insegnare loro la nostra lingua se non rispettano nemmeno il nostro paese, il nostro territorio. Serve a niente imparare noi i loro costumi quando loro dimostrano di non interessarsi affatto dei nostri, né di avere il rispetto dovuto per il Paese che li ospita. Imporre, anche con misure pesanti, il rispetto delle regole e verso il Paese che sta dando loro da vivere è il primo passo per l’integrazione. Altrimenti stiamo parlando di aria fritta.

Luca Craia