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mercoledì 25 gennaio 2017

I ladri di merendine e l’utilità della videosorveglianza



La videosorveglianza serve a poco se non c’è un operatore in tempo reale a controllarla. E a Montegranaro non c’è. La videosorveglianza serve a poco se, una volta identificato il delinquente, questo rimane a piede libero. Questo accade nella stragrande maggioranza dei casi. Non dico che la videosorveglianza non serva, dico che serve a poco se non ci sono azioni e politiche concomitanti e di supporto, e queste non ci sono.
La dimostrazione l’abbiamo avuta oggi, con la notizia dell’ennesimo furto del “ladro di merendine”, per citare Camilleri, in Comune. Questa banda di piccoli delinquenti, probabilmente minori, colpisce ormai da tempo e sempre con le stesse modalità. Attacca edifici pubblici, entra rompendo qualche infisso debole, svaligia la macchinetta delle merendine e racimola gli spiccioletti che trova in giro lasciando tutto sottosopra.
L’ultimo colpo prima di quello al Municipio lo hanno compiuto poche settimane fa alle scuole elementari rosse. Stesso modus operandi, sono molto probabilmente sempre loro. Solo che, alle scuole elementari, ci sono diverse telecamere a monitorare il perimetro dell’edificio. Come mai questi delinquentelli sono ancora a piede libero? Come mai ancora possono compiere i loro misfatti? La domanda, ovviamente, è puramente retorica.
                                      
Luca Craia

lunedì 14 novembre 2016

Che fine ha fatto il teatro Novelli?



Non sappiamo più nulla del Teatro Novelli. Nessuno ne parla più, nessuno lo considera. Si parla di lesioni al Municipio, di danni alla volta dell’ufficio sindacale, ma nessuno ci dice in che stato si trova, dopo il sisma, il teatro annesso alla casa municipale. Francamente sono preoccupato perché il teatro si trova esattamente sopra l’ufficio del Sindaco e, se questo risulta danneggiato, c’è da pensare che, al piano, di sopra, le cose non siamo migliori, anzi. 
Aronne Perugini durante l'incontro sul Teatro Novelli organizzato da Arkeo
L’ultimo sopralluogo che feci al primo piano del Palazzo Comunale avvenne durante il periodo di commissariamento, nel 2014. Con la mia associazione avevamo presentato un progetto di recupero del teatro, interamente finanziato da privati, con un progetto della restauratrice Letizia Vallesi. Il progetto era attuabile se inserito nel recupero completo dello stabile, cosa che era nei programmi elettorali di tutte le coalizioni, compresa quella che governa attualmente.
2014 - L'allora responsabile dell'Ufficio Tecnico Comunale, l'ing. Fabio Alessandrini, insieme alla restauratrice Letizia Vallesi nel corso del sopralluogo al Teatro Novelli con Arkeo.
Ci fu un incontro presso la sede di Arkeo a cui parteciparono tutte le forze politiche e, in rappresentanza dell’attuale maggioranza, intervenne l’attuale assessore ai lavori pubblici, Aronne Perugini che si impegnò, vincendo le elezioni, a considerare prioritario l’intervento sul Municipio e sul teatro.
Il degrado al primo piano del Municipio
Da quell’incontro sono passati quasi tre anni. In tre anni una volta in camorcanna decorata a tempera come quella del teatro Novelli, se ci piove sopra, si distrugge. Se poi arriva anche il terremoto non voglio pensare a cosa possa essere successo. Mi auguro che ci sia ancora qualcosa da salvare ma vedere che non se ne parla più, nemmeno in occasione di un evento grave come il terremoto, mi fa sperare davvero poco.

Luca Craia

domenica 30 ottobre 2016

Chiuse chiese, uffici e municipio. Grave la situazione a Montegranaro.



È stato fortissimo il sisma di questa domenica mattina e ha avuto conseguenze pesanti sul patrimonio immobiliare di Montegranaro. Sono molti i cittadini che lamentano danni più o meno gravi alle loro abitazioni ma soprattutto è allarmante la situazione degli edifici pubblici: il Municipio è stato chiuso in via precauzionale, così come l’ufficio della Polizia Locale, trasferito nella sede della Protezione Civile (sotto la scuola di Santa Maria). Pare che l’ufficio del Sindaco sia stato lesionato, con la caduta di parte dell’intonaco della volta, e si parla di trasferire gli uffici altrove e chiudere definitivamente il palazzo.
Chiuse anche le due chiese del centro storico attive in questo periodo: San Francesco, la cui porta è rimasta serrata a scopo precauzionale, e San Serafino, in cui si è verificata la caduta di frammenti di intonaco proprio durante la messa mattutina (ma qui erano già evidenti le lesioni dovute al sisma di agosto).Di SS.Filippo e Giacomo, restaurata recentemente, non abbiamo ancora notizie ma la chiesa in inverno è comunque chiusa.
È pensabile che, nei prossimi giorni, si dovrà ripartire con la procedura di verifica dello stato degli edifici privati ma c’è da augurarsi che stavolta si proceda anche al controllo degli edifici fatiscenti i cui proprietari o sono irreperibili o non se ne interessano più. La situazione sta diventando davvero preoccupante anche perché, perdurando la frequenza e l’intensità con cui questi eventi, che normalmente sono molto più sporadici, si stanno susseguendo, ponendo in dubbio la sicurezza di tutto il paese. E ricordiamo che fra due giorni riaprono le scuole, quelle scuole che sicure non sono e lo sappiamo bene.

Luca Craia