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mercoledì 7 dicembre 2016

La misteriosa lettera di Cantone e Antonelli. La riservatezza della corrispondenza.



Vorrei tornare brevemente sulla questione della lettera del Presidente dell’Autorità Anticorruzione, Raffaele Cantone, inviate al Presidente del Consiglio Comunale di Montegranaro, Walter Antonelli, in risposta alla sua richiesta di un parere circa la questione della presunta incompatibilità di Paolo Gaudenzi a consigliere di amministrazione della Farmacia Comunale. Ci sono alcune cose che non comprendo e mi piacerebbe che queste vengano chiarite.
La prima è questa: Antonelli ha sempre parlato di una corrispondenza volta a ottenere un parere dall’autorità competente. Ubaldi parla di un esposto. Di cosa si tratta, in realtà? Sono due cose ben diverse: la richiesta di un parere è un atto che serve a togliersi dei dubbi, un esposto è un atto volto a denunciare un illecito. Cosa diceva esattamente la lettera di Antonelli a Cantone?
La seconda perplessità: come mai una corrispondenza diretta personalmente al Presidente del Consiglio Comunale arriva in mano a Sindaco e Vicesindaco che, addirittura, ne divulgano i contenuti, uno in Consiglio Comunale e l’altro sul giornale? Non c’è stata alcuna autorizzazione da parte di Walter Antonelli, quindi se ne deduce che non sia stato lui a fornire il testo ai colleghi di giunta. Ma anche se questo fosse avvenuto, come mai il Sindaco e il Vicesindaco si sono sentiti autorizzati a rendere pubblico quanto scritto in una corrispondenza privata? Non c’è riservatezza nella corrispondenza del Presidente del Consiglio Comunale? Mi sembra una cosa piuttosto grave, perché il Presidente è un pubblico ufficiale e dei suoi atti non deve e non può rendere conto a nessuno, tantomeno a Sindaco e Vicesindaco che, in quanto membri del Consiglio Comunale, sono soggetti al controllo da parte del Presidente. Ma se il Presidente non è libero nemmeno di scambiare corrispondenza istituzionale in maniera autonoma e riservata, mi pare che abbiamo un bel problema.

Luca Craia

giovedì 10 novembre 2016

Terremoto. Augusto Ciampechini scrive alla direzione CDU e chiede provvedimenti



C’è anche una politica che si attiva per il terremoto nelle Marche. Il Responsabile CDU per le Marche, Augusto Ciampechini, ha inviato una missiva a Mario Tassone, segretario nazionale del CDU, e alla Direzione Nazionale, in cui chiede di portare in parlamento proposte serie e urgenti per sostenere le Marche a seguito del terremoto. “È poco perchè la federazione popolare ha un solo parlamentare però è cio che posso fare io nel mio piccolo” dice Ciampechini, ma secondo me non è affatto poco e se ogni rappresentante politico marchigiano facesse lo stesso forse si potrebbe ottenere qualcosa. Intanto già sappiamo che il 16 novembre prossimo, in occasione dell’incontro nazionale del CDU – Federazione Popolare per in No, verrà redatto un documento da inviare al governo. Intanto vi posto, di seguito, il testo integrale della lettera di Augusto Ciampechini.

Luca Craia

Caro Mario, cari amici della direzione, del comitato e del CDU, permettetemi di inviarvi, prima del consiglio nazionale del prossimo 16 Novembre due righe sul sisma che ha colpito l'Italia centrale ed in maniera pesante e devastante la mia provincia, Macerata.

Dopo il terremoto del 24 Agosto che ha colpito Accumoli, Norcia ed Amatrice (magnitudo 6.0) il 3 e il 15 Settembre è stata colpita Norcia (magnitudo 4.0), successivamente il 26 Ottobre Visso (magnitudo 5.4 e 5.9), il 30 Ottobre Pievetorina (magnitudo 6,5) e dal 24 Ottobre al 5 Novembre sono seguiti più di 1000 eventi sismici, con profondità ipocentrali comprese mediamente tra 5 e 10 km, concentrati prevalentemente in prossimità di Castelsantangelo sul Nera (MC), Visso (MC), Ussita (MC), Fiastra (MC), tutti in provincia di Macerata.- Fonte INGV (Istituto nazionale geofisica e vulcanologia)

Nella mia provincia sono state colpite abitazioni, attività commerciali, luoghi di culto, ritrovi associativi, patrimoni cuturali e turistici, beni ospedalieri e assistenziali.

Amici, noi non possiamo abbandonarli, l'italia non può abbandonarli, il CDU non può abbandonarli.

Penso a: Treia – Recanati – Macerata - Corridonia – Pollenza – la mia Monte San Giusto e tanti altri comuni, PIEGATI E PROVATI economicamente e psicologicamente. Poi: Tolentino – San Severino – Cingoli - Caldarola - Belforrte del Chienti - S.Severino M.- Castelraimondo - Matelica - Sarnano – Gualdo - San Ginesio, FERITE MORTALMENTE E ancora: Colfiorito - Serravalle – Muccia - Pievetorina - Pievebovigliana – Camerino, DISTRUTTE! Bellissimi borghi andati in frantumi, i più fortunati feriti in maniera indelebile, economie solide e robuste messe in ginocchio, imprese familiari ed eccellenze produttive che non riapriranno più, un settore come quello del commercio e dell'offerta turistica spazzato via in molti di questi comuni e messo a terra negli altri, famiglie intere che non hanno più una casa dove ripararsi, anziani e case di riposo collocati d'urgenza in altri istituti, ospedali sgomberati in tutta fretta con interi reparti inagibili. Questo è il drammatico quadro quadro d'insieme della provincia di Macerata: un bombardamento intensivo e continuativo, che ha distrutto economicamente, socialmente e psicologicamente tutto. In questo quadro un pensiero poi va agli sfollati che sono stati trasferiti in massa lungo la costa (da P.to Recanati a Pedaso), a questi come politici e classe dirigente dobbiamo risposte. Questa gente deve tornare nelle proprie case, riaprire le proprie attività commerciali e popolare di nuovo i propri territori, loro ne hanno diritto e noi abbiamo il dovere di sostenerli: aiutatemi, aiutateci!

I cittadini Maceratesi, devono continuare a vivere non possono pensare di essere abbandonati a se stessi. Occorrono misure urgenti, concrete, veloci, occorrono misure straordinarie a sostegno della popolazione e delle imprese, come:

- Per i privati: - la sospensione degli acconti imposte (30/11) e Imu/tasi (16/12) per essere eventualmente pagati a saldo (Giuglo/Luglio 2017) con possibile rateizzazione. - la cancellazione dell'IMU sulle case inagibili (fino alla ricostruzione) - l'abbattimento del 50% dell'Imu per chi è costretto a lasciare la propria abitazione (fino al rientro o per un anno) - la cancellazione dei mutui che gravano sulle case distrutte dal sisma, detraendo l'eventuale risarcimento dell'assicurazione sulla casa dove presente. - lo stop delle rate dei mutui per quelle abitazioni inagibili, per chi ha perso il lavoro e per chi ha perso la propria attività, per almeno 12/18 mesi. - la creazione di un “fondo perduto” per l'acquisto della (prima ed unica) casa in sotituzione della casa che è stata resa inagibile dal terremoto (prevedendo che la nuova casa insista nella provincia di residenza dell'acquirente).

- Per le imprese: - prevedere la sospensione immediata 6/12 mesi di tutti i versamenti per imposte e contributi, anche quelli oggetto di rateizzaizioni già esistenti (iva, ires, IRPEF, INPS, inail, imu e tasi e tari) pagando successivamente gli importi dovuti con un piano d'ammortamento che preveda almeno 18/24 rate. - sospendere tutti gli adempimenti che ricadono nel periodo Novembre 2016 Marzo 2017. - la creazione di un “fondo perduto” legato ai territori per imprese che vogliono ripartire o per nuove iniziative.

Per gli enti locali: - La possibilità di bandi veloci e urgenti finalizzati alla ricostruzione o al recupero edilizio - Aiuti finalizzati alla ricostruzione di strade, scuole, ospedali, sedi degli enti e beni culturali. - una deroga (sforamento della spesa) per l'assunzione di personale a tempo determinato di tecnici (geometri, ingegneri).

Per il legame politico, per l'amicizia e la stima reciproca che ci lega vi chiedo, vi imploro, di farvi portavoce di queste nostre necessità presso gli organi competenti, adoperandovi nei modi più opportuni e mettendo a disposizione il vostro fare.

Con cordialità e vivo ringraziamento, vi saluto e vi abbraccio

Augusto Ciampechini -
Responsabile CDU per le Marche

martedì 10 marzo 2015

Domani sul giornale dico a mia moglie di buttare la pasta

Oggi si comunica così: io ti scrivo e ti faccio una domanda? E tu mi rispondi con un articolo di giornale. Io ti segnalo un problema? E tu mi rispondi con un comunicato stampa. Io ti propongo qualcosa di utile? E tu me lo cestini durante una conferenza stampa. Oggi a Montegranaro la comunicazione istituzionale funziona così: se vuoi parlare col Comune protocolla pure la tua istanza ma poi tieni d’occhio il giornale perché ti rispondono lì.
Così se 18 associazioni scrivono al Sindaco per richiedere un locale dove mettere le suppellettili che servono per allestire il presepio vivente e per avere l’onore di incontrare il primo cittadino per parlare di programmazione, il Sindaco non risponde per un paio di mesi abbondanti e poi lo fa con un comunicato stampa. Risparmiamo inchiostro, c’è crisi.
Del resto il nostro Sindaco ama molto esternare sulla stampa. Non perde occasione per fare dichiarazioni e anche per lanciare qualche allegro insulto ai cittadini, come fece col sottoscritto la volta in cui venne Sgarbi. I suoi collaboratori in giunta non sono da meno: ricordiamo Beverati che mi diede dell’incompetente per aver detto che i cartelli turistici sono sbagliati (e lo sono, l’incompetente è lui).
È la nuova politica, dove l’istituzione prende le distanze dal cittadino, non ci si rapporta, non cerca e non vuole un dialogo rispettoso. Alle legittime istanze risponde in maniera irrituale, alle critiche risponde con l’insulto. Il dubbio però mi assale: non sarà che questo atteggiamento sia solo nervosismo? Non sarà che il problema è che è difficile rapportarsi con una cittadinanza che, per oltre il 60%, non ti ha votato?

Luca Craia