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domenica 28 settembre 2014

Puliamo il monte, cominciamo lunedì.



Sul piano estetico, l’iniziativa del Comune di Montegranaro, che ha aderito a quella nazionale di Legambiente, Puliamo il Mondo, parafrasandola nell’ashtag che, invero, s’è visto poco sui social “#puliamoilmonte”, è ben riuscita. Piazza Mazzini, ieri pomeriggio, offriva un bel colpo d’occhio, con ragazzi di elementari e medie colorati di giallo e pronti alla missione. Peccato per la scarsa presenza di adulti, facendo eccezione per gli accompagnatori dei ragazzi, che si sono visti in scarso numero. Diciamo, quindi, che la volontà dell’Assessore all’ambiente Roberto Basso è stata soddisfatta a metà: l’opera di sensibilizzazione verso i cittadini per avere un comportamento più civile e rispettoso dell’ambiante che ci circonda ha probabilmente funzionato per i bambini ma non ha colpito l’obiettivo “adulti” che hanno sostanzialmente disertato la manifestazione.
In effetti, girando a piedi per Montegranaro, quei pochi che ieri c’erano hanno potuto toccare con mano (guantata) quanto sporco ci sia in giro e quanto siano, diciamo, maleducati quei cittadini che, anziché conferire il proprio pattume come si deve, nel rispetto delle regole, degli altri e anche di se stessi, lo buttano con noncuranza per strada. Ma questa non è una novità e questo stesso blog lo denuncia da sempre, unitamente ad altre manifestazioni di inciviltà che sono parte dello stesso problema.
Il punto, però, è che sta passando un messaggio latente piuttosto pericoloso, che potrebbe aggravare la questione anziché aiutare a risolverla come credo sia nelle (buone) intenzioni di Roberto Basso. Il messaggio, che sento da tanti commenti da parte di comuni cittadini ma, purtroppo, anche di amministratori poco attenti e oculati e di personaggi che gravitano nel mondo del volontariato, è che il problema sia (solo o quasi) la maleducazione dei cittadini contro la quale c’è poco da fare. Da cittadino educato e rispettoso quale mi ritengo rigetto con forza questa interpretazione: ci sono tantissimi cittadini rispettosi, la maggioranza, che debbono subire il comportamento dei pochi incivili. Questi cittadini vanno tutelati. Quelli incivili vanno educati anche con sanzioni e la repressione del comportamento sbagliato.
Per questo, ribadisco, non ho trovato opportuno che fosse il Comune il protagonista dell’iniziativa di ieri, nonostante la reputi ottima e da ripetere. Il Comune deve occuparsi di tenere in ordine la città, sia con la pulizia quotidiana organizzata (che ora non c’è), sia prendendo tutte le misure necessarie per correggere le condotte sbagliate, anche con scelte impopolari. Dopo aver attuato tutti i provvedimenti in questo senso l’Ente Pubblico può sostenere iniziative come quelle di Legambiente. In questo modo, invece, sembra quasi che ci si arrenda davanti ad un problema insormontabile a risolvere il quale si chiamano direttamente i cittadini. Non solo: lasciando passare il concetto di cui sopra, ossia che la questione ambientale è sostanzialmente dovuta solo al comportamento di cittadini incivili, il politico si crea un alibi a giustificazione di mancate azioni, appunto, politiche. Questo non può e non deve accadere.
Sono assolutamente convinto, perché lo conosco come persona e perché credo di aver capito cosa pensa, che l’Assessore Basso abbia davvero la volontà di risolvere il problema. Ma ora lo deve dimostrare, partendo da lunedì mattina. Lo deve dimostrare organizzando un servizio di pulizia della città che sia efficiente, studiando un piano preciso per il centro storico le cui criticità, spero, siano state ieri evidenziate nella “passeggiata” che anche Sindaco e Vicesindaco si sono fatti per i vicoli. E lo deve dimostrare prendendo misure serie per correggere i comportamenti che portano a tanta sporcizia, non solo emanando regolamenti che verranno poi, come purtroppo spesso accade, disattesi ma studiando controlli e sanzioni contro chi non rispetta le regole. Il mondo e il monte lo cominciamo a pulire sul serio da lunedì. Si spera.

Luca Craia

mercoledì 17 settembre 2014

L’assessore pulisce il mondo? O è il volontario?



Non mi piace. Lo dico senza volontà alcuna di polemica, solo come ragionamento politico e analisi di quello che le azioni comportano a livello di interpretazione. Il fatto che l’iniziativa “Puliamo il Mondo” di Legambiente a Montegranaro sia organizzata direttamente dall’assessore competente per materia suona male, come fosse una resa. È un messaggio ai cittadini che dice “fatevelo da voi”. È la rinuncia all’attività amministrativa, è la presa d’atto che, se il cittadino non si rimbocca le maniche, non c’è trippa per gatti.
Diverso sarebbe stato se, a promuovere la cosa, fosse stata una delle associazioni che si occupano di recupero della città. Lo volevamo fare anche noi di Arkeo ma siamo un certo numero di volontari e, tra i tanti impegni assunti, non riusciamo a fare tutto quello che vorremmo e ci piacerebbe fare. Sarebbe stato diverso, con l’assessore, il Comune, che dava appoggio e aiuto. Ma l’iniziativa che parte direttamente dal Municipio stona.
I cittadini, i volontari, stanno supplendo al pubblico in ogni campo, primo fra tutti quello della sanità e poi a scendere: cultura, svago, sicurezza come vorrebbe qualcuno. Ma l’ambiente è una cosa seria e la politica non può alzare le mani e dire: fate voi. Anche con tutte le buone intenzioni che riconosco e apprezzo. L’assessore all’ambiente deve ottimizzare i mezzi che ha e portarli alla resa massima. Non può dire: io non ce la faccio, fatelo voi, perché comporterebbe la presa d’atto di una sorta di inutilità istituzionale. A organizzare l’iniziativa di Legambiente non serve un politico, basta un volontario. Il politico faccia la sua parte nelle istituzioni che i volontari stanno già facendo la loro nel loro campo. E se proprio la politica non riesce, beh… ne tragga le logiche conseguenze.

Luca Craia