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giovedì 27 novembre 2014

Finalmente libera! Rimossa l’impalcatura da SS.Filippo e Giacomo

Gli abitanti della zona, i passanti e chiunque dal basso abbia alzato lo sguardo verso il centro velato di nebbia stamattina hanno avuto una piacevole sorpresa. Infatti ieri sera è stata rimossa l’impalcatura che circondava la chiesa della Prioria dopo due anni dall’inizio dei lavori di restauro. La rimozione era attesa da tempo perché i lavori sono sostanzialmente terminati fatta eccezione per alcune piccole rifiniture ma il ponteggio era ancora necessario per la sicurezza e per il trasporto del materiale da via Sant’Ugo all’interno della chiesa.
Ora finalmente possiamo rivedere SS.Filippo e Giacomo senza la cintura metallica che per due anni l’ha ricoperta per metterla in sicurezza, scongiurare il concreto rischio di crollo che si era manifestato recentemente e consentire di riportarla all’antico splendore e alla disponibilità dei Montegranaresi. A questo punto attendiamo la riapertura.
Il restauro era partito due anni fa per una decisione coraggiosa di don Umberto che si assunse, sostenuto dalla Curia di Fermo, l’onere di un grosso finanziamento che andasse ad aggiungersi a quello stanziato dalla CEI. Tutto ciò era indispensabile e improrogabile perché il tetto del tempio, a causa di un precedente restauro mal progettato e mal eseguito, rischiava di cadere e i segni dell’imminente pericolo erano ben manifesti (crepe, cadute di materiale).
Oggi i lavori sono pressoché finiti ma manca il restauro estetico della cinta bassa. Infatti si è provveduto a risanare tutte le tempere della volta e gli stucchi alti. Mancano però le tempere laterali, gli altari e, soprattutto, la magnifica pala dell’altare maggiore. Per questo servono altri soldi e don Sandro sta studiando le modalità tramite le quali reperirli. Speriamo che i Montegranaresi si dimostrino sensibili e sostengano il recupero totale di questa che può essere considerata la chiesa storicamente più importante del paese, dimora di Annibale Caro, luogo frequentatissimo da sempre che ha visto battesimi, matrimoni e funerali di miriadi di nostri concittadini.
Noi di Arkeo ci siamo già resi disponibili, già col concerto di domenica scorsa tramite il quale abbiamo raccolto delle offerte interamente destinate a questo scopo. Altre iniziative sono in cantiere, come un concerto in teatro di un famoso gruppo di musica pop-demenziale (non voglio anticipare altro), visite guidate studiate ad hoc e molte altre idee in corso di progettazione. Sosteneteci.

Luca Craia

domenica 20 luglio 2014

La festa per la riposizione del Crocifisso di Sant’Ugo



È soddisfazione vera e autentica quella che voglio esprimere oggi, il giorno dopo la bella festa svoltasi a Sant’Ugo per la Riposizione del Crocifisso che Arkeo ha fatto restaurare con i fondi raccolti tramite le libere offerte dei turisti che abitualmente accompagniamo alla scoperta di Montegranaro. Soddisfazione che viene dopo il lavoro duro per preparare tutto, dopo una giornata campale come quella di ieri in cui tutta l’Associazioni ha lavorato all’unisono perché tutto fosse pronto e perfetto. E così e stato.
Una bella festa, niente di pomposo, solo un popolo che si raccoglie in un luogo sacro e prezioso per ammirare un’opera splendida restituita alla sua originale bellezza. Una cerimonia semplice, con una mia breve introduzione, l’intervento interessantissimo del restauratore che ha eseguito magistralmente il lavoro di recupero, Marco Salusti, e la benedizione data alla statua sacra da Don Umberto, con una sorpresa nel mezzo: la visita di un Sant’Ugo, impersonato dal bravissimo attore di strada bergamasco Enrico Viscardi, che ci ha raccontato i suoi ultimi momenti a Montegranaro.
È d’obbligo ringraziare tutta la bella gente che, numerosissima, è intervenuta alla cerimonia, il Sindaco Ediana Mancini, il vicesindaco Endrio Ubaldi, l'assessore ai servizi sociali Cristiana Strappa e l’assessore ai lavori pubblici Aronne Perugini che si sono uniti a noi. Un grazie, ancora una volta e di cuore, a don Umberto che ci ha sempre sostenuti nel nostro lavoro e che ci ha sempre dato fiducia. Soprattutto grazie a tutti i soci attivi di Arkeo che ieri, nella giornata forse più calda dell’anno fino ad oggi, hanno sacrificato un ennesimo fine settimana per questa passione che ci coinvolge tutti e che fa si che diventiamo ogni giorno di più un gruppo omogeneo, coeso, che lavora all’unisono per il nostro territorio e per riportare alla luce il nostro patrimonio, al fine di creare un sistema culturale e turistico che sia ricchezza per la città.
Ora stiamo decidendo su cosa intervenire con i prossimi fondi raccolti. Intanto aderiremo all’iniziativa del Mibac tenendo aperta la cripta tutte le prime domeniche del mese a partire da settembre. In cantiere molte altre idee e progetti che vi sveleremo cammin facendo. Stateci vicino.

Luca Craia

martedì 21 gennaio 2014

Lo stato dei lavori a SS.Filippo e Giacomo



A margine del concerto di Lorenzo Antinori di domenica pomeriggio, essendo la serata dedicata al restauro della Via Crucis di SS.Filippo e Giacomo, don Umberto ha voluto fare con i presenti il punto dello stato di avanzamento dei lavori di restauro della chiesa. Ci ha quindi rassicurati sulla celerità e precisione con cui la ditta incaricata sta procedendo tanto da far pensare ad un tempo ragionevolmente breve per la chiusura del cantiere. Per ora si sta ultimando la posa in opera delle capriate in acciaio che sosterranno le vecchie in legno danneggiate dal vecchio restauro. Una volta ultimata la sistemazione del tetto si passerà all’impiantistica e alle finiture interne.
Don Umberto ha tenuto a precisare che i lavori appaltati comprendono il consolidamento strutturale della chiesa, l’impiantistica e alcune finiture come la pavimentazione. Resteranno però esclusi lavori importanti di restauro soprattutto per quanto riguarda la parte pittorica, specie della volta, per la quale sarà necessario attingere ad altri fondi. Questi erano stati promessi più volte dallo Stato ma ancora non ve n’è traccia e quello che si sta facendo è finanziato dalla Cei e dalla Parrocchia stessa, con grandi sacrifici. La speranza è di poter riavere questo splendido tempio nel suo antico splendore.
Siamo anche stati informati che la cappellina dedicata alla Madonna di Lourdes è stata abbattuta. Questo dispiacerà certamente a molti Montegranaresi (non a me, la consideravo un obbrobrio, specie in quel contesto architettonico) ma è bene sapere che la sua demolizione ha consentito la scoperta e la riparazione di un gravissimo danno strutturale alla parete esterna che, altrimenti, sarebbe rimasto latente con conseguenze facilmente immaginabili. Al suo posto verrà ricavata una cappellina dedicata alla custodia delle reliquie del Beato Ugo.
Il fatto di avere scongiurato il potenziale crollo della preziosa chiesa e di poterla riavere presto aperta e funzionante va accolto come un grande passo avanti nel recupero del nostro patrimonio storico e artistico, e di questo dobbiamo ringraziare la sensibilità e il coraggio di don Umberto. Certo che un maggior coinvolgimento della città intesa come comunità e come politica potrebbe portare a risultati ancora più soddisfacenti.

Luca Craia