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martedì 31 gennaio 2017

Terremotati, pagate il muto



Ci sono agevolazioni per i terremotati, almeno così dicono. Per esempio si sa che i terremotati hanno il mutuo sospeso. Tutti? Nossignore, solo privati che abbiano la casa dichiarata inagibile o aziende ubicate in stabili inagibili a causa del terremoto. Quindi un poveraccio la cui casa sia stata risparmiata dal sisma ma che abbia perso il lavoro perché l’azienda in cui lavorava è stata danneggiata non ha diritto a nulla, deve pagare. Così come un negoziante che magari ha il negozio integro ma nessuno che ci faccia più spesa perché lo Stato ha portato quasi tutti i suoi clienti nei residence sulla costa, deve pagare le sue rate. E zitti, perché dopo tre rate insolute ti pignorano l’immobile. Ecco un piccolo insignificante risvolto, un esempio di come vengono trattati i cittadini italiani.
                                      
Luca Craia

sabato 9 luglio 2016

Assegnato un altro alloggio popolare. Ma non s’era detto che non serviva toccare i regolamenti?



Le bugie hanno le gambe corte, specie quando, per quanto a malincuore, i provvedimenti vanno resi pubblici. Ad esempio qualcuno ricorderà quando il Sindaco (sindaca, sindachessa?) di Montegranaro affermò che non era necessario mettere mano ai criteri di assegnazione delle case popolari, come richiesto dal suo Presidente del Consiglio Comunale Walter Antonelli e dalla sezione montegranarese di Fratelli d’Italia? La dottoressa Mancini motivò il suo diniego affermando che non erano previste a breve nuove assegnazioni di case popolari, per cui il problema ce lo saremmo posto a tempo debito. Questo accadeva pochi mesi fa.
Con determina numero 148 del 21/06/2016, invece, si assegna un appartamento sito in via Cardinale Svampa a una signora di origine straniera (strano). Alla signora è stata data, come da regolamento, la possibilità di scegliersi l’appartamento che preferiva e la signora ha scelto questo nonostante fosse più piccolo rispetto a quanto gli spettasse.
Tutto regolare, tutto secondo legge e regolamenti. E so anche cosa mi si potrà rispondere: l'assegnazione era già stata fatta nel 2014. Certo, ma l'appartamento è stato consegnato oggi. Forse sarebbe il caso di riprendere la discussione e vedere come poter modificare i criteri di assegnazione, perché altrimenti tutti gli alloggi popolari verranno assegnati a cittadini stranieri e questo, consentitemi, crea giocoforza i presupposti per attriti e difficoltà di integrazione. La questione, più che di razzismo, è di equità. E di non dire le bugie.

Luca Craia