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martedì 6 ottobre 2015

Il Sindaco, il vicesindaco e gli encomi a spot




Mi piacerebbe che qualcuno mi spieghi questa cosa perché, francamente, non capisco. Il Sindaco e il Vicesindaco dichiarano sul giornale che, colui che ha inviato la foto della macchina del selvaggio che ha parcheggiato sul vialetto nuovo nuovo di viale Gramsci, sfasciando tutto, è una persona che “ha maggiore senso di responsabilità e rispetto della cosa pubblica”. Vero, se ha fatto la foto e l’ha inviata alle autorità è meritevole di encomio. 
Ma non è quello che fa l’Ape Ronza da sempre e, con me, lo fanno molti lettori e amici? Com’è che, quando sull’Ape vengono pubblicate foto di macchine parcheggiate in maniera creativa, siamo dei rompiscatole, degli sfigati (parole testuali di Ubaldi), delle persone che danno un’immagine negativa di Montegranaro? Denunciare il malcostume non è sempre cosa buona? Non è che voglio che qualcuno mi elogi o elogi gli amici che mi aiutano in questo intento di cercare di cambiare certe abitudini, ma almeno che non ci si insulti. Grazie.
Prendo comunque atto dei buoni propositi dei nostri amministratori che, finalmente, si sono accorti che, a Montegranaro, qualcosa non va dal punto di vista del comportamento civile. Promettono di disincentivare questa abitudine e ben venga. Ma non è la sola cattiva abitudine che va cambiata, ce ne sono molte, come parcheggiare sui dossi o nel cancello della scuola elementare, per fare un esempio. Chi fa quelle foto ha lo stesso senso civico di colui che ha scattato quella sul giornale di oggi. E se Sindaco e Vice decidono di ingaggiare battaglia contro chi non rispetta le regole, lo facciano contro tutti, ma tutti tutti tutti.

Luca Craia

lunedì 31 agosto 2015

L’attacco alla civiltà occidentale e il suicidio della passività.


Il tempio di Bel, a Pamira, distrutto ieri dall'Isis

È uno scontro tra culture a tutti gli effetti quello che sta mettendo in atto l’Isis. Stanno attaccando la civiltà occidentale, la nostra civiltà, col chiaro intento di distruggerla. Questo è dichiarato ed è palese nei fatti. Poco importa se l’Isis è o non è creatura dell’occidente come qualcuno vuol fare intendere. I loro intenti non cambiano. La distruzione sistematica delle vestigia della nostra cultura, la propaganda sanguinaria, l’uccisione di occidentali come fossero mosche non è una pantomima ad uso e consumo della politica espansionistica degli USA, è un attacco a tutti gli effetti. Fosse vera la strumentalizzazione americana dell’Isis sarebbe vero anche il contrario con i risultati che stiamo vedendo.
Sono molto preoccupato, non solo per la violenza cieca e barbara che questi selvaggi islamici stanno perpetrando. Sono preoccupato per la reazione, anzi, per l’assenza di reazione da parte dell’occidente. Non c’è indignazione, non c’è iniziativa, non c’è volontà di difendersi. L’atteggiamento di additare a razzista chiunque parli di problema culturale con l’Islam sta annichilendo ogni forma di difesa razionale della nostra cultura.
L’Islam è antitetico alla nostra civiltà. Noi siamo gli infedeli e dobbiamo essere annientati. Non esiste Islam moderato, esiste l’Islam silenzioso, quello che osserva i fatti e gli attacchi all’occidente e non si dissocia ufficialmente approvandoli ufficiosamente. Non sento una voce dagli islamici che vivono in occidente, non vedo alcuna iniziativa solidale, non leggo parole di condanna per gli attacchi che l’occidente, nel quale essi vivono, anzi, del quale essi vivono, deve subire.
Mentre gli Islamici dell’Isis tagliano teste e distruggono i nostri tesori noi siamo impegnati a difendere posizioni di principio antiche e superate dai fatti, posizioni della vecchia sinistra più accademiche che realistiche. Non c’è dibattito culturale su cosa fare e come difendersi perché ogni forma di dibattito è annichilita da posizioni intransigenti e radicali. Intanto milizie musulmane distruggono Palmira e minacciano Roma. Ci arriveranno, a Roma, se non ci svegliamo.

Luca Craia

mercoledì 28 gennaio 2015

La Memoria - di Anna Lisa Minutillo



La corsa della vita che si ferma per un minuto a ricordare l'orrore che altri uomini hanno dedicato ai loro simili, la fretta di ripulirsi l'anima per poi continuare imperterriti coperti sotto differenti spoglie ad uccidere donne, ad abusare di bambini, a massacrare di botte chi protesta per un lavoro di cui viene ingiustamente privato, a perseguitare chi la vede in modo differente da noi che si tratti di ideali religiosi, politici, di scelte sessuali, di ambiente deturpato che poi ad ogni evento naturale ci chiede il conto crollandoci addosso un conto che diventa sempre più salato da pagare e da cui sono tutti bravi a prendere le distanze piuttosto che rendersi disponibili a scavare fra le miserie di questa vita che viene resa misera da chi di amare qualcosa o qualcuno proprio non ne vuole sapere.
Ci dimentichiamo velocemente del male altrui, di quanta sofferenza ancora ci circonda fra le corsie degli ospedali, nelle stazioni di notte, sulle panchine della vita che di vita non profumano più... Neanche l'orrore. la bestialità, le atrocità hanno saputo renderci migliori, alcuni addirittura ne prendono le distanze pensando che siano solo frutto di fantasie che neanche uno scrittore horror dei più "bravi" sarebbe stato in grado di avere pur di negare l'evidenza, ciò che abbiamo davanti agli occhi quotidianamente quando non tolleriamo di dover attendere che un diversamente abile attraversi la strada e strombettiamo perché abbiamo fretta, dobbiamo correre, ma correre ma dove poi?
Non ci accorgiamo neanche che abbiamo costruito città intere senza fermarci un solo attimo a pensare che non tutti hanno il dono della vista, di poter deambulare autonomamente, di poter usare le braccia come gli altri. Siamo solo capaci di erigere muri, di prendere le distanze, di dire: non è colpa mia! E così torniamo ad essere fagocitati dalla nostra vita che non può attendere, che si è lavata la coscienza perché per un minuto, un minuto solo ha pensato, non ha perso la memoria.
Distratti viandanti del mondo quel minuto dovrebbe essere un minuto di pura VERGOGNA! e dovrebbe durare molto di più. Non ci saranno post che tengano se dopo averli letti torneremo ad essere le solite persone che eravamo prima, li voglio vedere svegli, attivi, presenti, creativi, disponibili, accoglienti, speranzosi, fieri, umidi e vivi quegli sguardi allora si che dopo aver perdonato noi stessi riusciremo davvero a fare qualcosa ORA per questo mondo altrimenti il dono che abbiamo non sarà servito a nulla e nessuno si potrà ricordare di noi perché sarà tardi per troppe cose......