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giovedì 14 gennaio 2016

Centro storico. I soldi ci sono. Si intervenga.



Nei prossimi giorni attiverò una raccolta firme per sollecitare il Comune di Montegranaro a intervenire sul centro storico, onde evitare che la situazione degeneri e che capiti qualche tragedia. Col vento dei giorni scorsi abbiamo avuto un assaggio di quello che potrebbe accadere, con gli edifici fatiscenti e pericolanti che sono disseminati lungo i vicoli del paese vecchio, a causa di agenti atmosferici importanti o di movimenti tellurici. Credo che sia davvero ora di mettere mano al problema e risolverlo alla radice.
Del resto sono numerose le ordinanze di messa in sicurezza degli stabili emesse negli ultimi vent’anni e sempre disattese. Basterebbe farle rispettare e saremmo a buon punto. E nel caso non vi fossero le possibilità per farle rispettare si potrebbe procedere all’esproprio degli edifici per motivi di pubblica sicurezza. Una volta acquisiti gli edifici si potrebbero ristrutturare e mettere sul mercato, magari creando quell’albergo diffuso che propongo da anni, o abbatterli quando non siano di importanza storico-architettonica, risolvendo i problemi di sicurezza e guadagnando nuovi spazi.
I soldi per fare tutto questo? Ci sono: sono quei 450.000 Euro che, pare, verrebbero impegnati per il progetto di riordino di viale Gramsci e largo Conti, progetto che potrebbe tranquillamente aspettare mentre il centro storico non ha davvero più tempo.

Luca Craia

martedì 4 agosto 2015

Assegnata una casa cadente. Immenso successo per Beverati. Ma non c'è niente di nuovo.La



Il Corriere Adriatico, ormai organo ufficiale dell'Amministrazione Comunale.

Ha ragione a essere soddisfatto, l’assessore Beverati, delegato al centro storico di Montegranaro. Riuscire ad assegnare uno dei ruderi del paese vecchio è un buon successo anche se, come onestamente ricorda anche lui, non si può dire gatto se non ce l’hai nel sacco, citando Trapattoni. Il bando “case a 1 Euro” tutto sommato ha funzionato. Certo che, a ricordare bene, Beverati usava altri toni fino a poco tempo fa, lasciando intendere che si aspettava ben altri risultati da questa idea delle case gratis. Però accontentiamoci: una casa assegnata è pur sempre un rudere in meno, un problema in meno. Ma occorre ricordare che di problemi ce ne sono ancora tanti, per cui attenti alle autocelebrazioni. 
Lo stabile in via Palestro oggetto dell'intervento propiziato da Gismondi
A tal proposito mi piace ricordare che il sistema, a Montegranaro, non è affatto nuovo. Durante la passata consiliatura il Sindaco Gismondi riuscì a mettere in contatto una ditta edile e un privato proprietario di uno dei ruderi più mal messi di tutto il centro storico (anche io, nel mio piccolo, collaborai alla transazione) e oggi quel rudere è una delle case più belle di tutta la città vecchia. Quindi avanti Beverati, continua così, il sistema può funzionare. Magari con qualche proclama in meno e un po’ di impegno in più.

Luca Craia

mercoledì 4 febbraio 2015

Immobili regalati al Comune: un precedente pericoloso votato all’unanimità.

L’ultimo Consiglio Comunale di Montegranaro ha sancito l’acquisizione, da parte del Comune stesso, di un vecchio opificio dismesso da anni che è stato donato dai proprietari. Il Consiglio Comunale ha ravvisato in questa acquisizione un qualcosa di positivo per la cittadinanza che a me, francamente sfugge e ne ho già parlato in precedenza (vedi l’articolo). Pensare di realizzare un centro sociale o qualcosa di simile in un contesto urbanistico di degrado sociale per il quale ci si sta sostanzialmente arrendendo in funzione di una dichiarata incapacità di investire sul problema mi pare assolutamente contraddittorio, inutile e segno evidente dell’ormai conclamata assenza di una visione d’insieme del problema.
Ma l’acquisizione rappresenta anche un pericoloso precedente. Analizziamo: quanti vecchi laboratori dismessi esistono nel centro del paese? Tantissimi. Che rimuneratività hanno? Meno di zero. Quanto costano tra tasse e manutenzione? Troppo. Conviene al proprietario liberarsene donandoli al Comune? Assolutamente sì. Conviene al Comune acquisirli e spenderci soldi quando non ci sono soldi nemmeno per intervenire sulle case pericolanti del centro storico? Ditemelo voi.
Secondo il Consiglio Comunale, che ha votato favorevolmente all’unanimità per l’acquisizione pare di sì (dimostrando che neanche l'opposizione ha un progetto concreto per il centro storico e che, sostanzialmente, non conosce il problema), che il Comune ne abbia convenienza. Io dico che, da oggi, chiunque possiede un rudere se ne può liberare donandolo al Comune, evitando problemi e il pagamento delle tasse su immobili che rendono meno di zero. E voglio vedere come possa il Comune rifiutare visto il precedente.

Luca Craia