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martedì 27 settembre 2016

La casa abusiva di Amatrice



È una storia incredibile ma, essendo capitata in Italia, ci crediamo eccome. Una famiglia di Amatrice riceve in regalo, tramite una colletta, una casa in legno ma il Comune dice che è abusiva, che va rimossa. Le uniche case possibili sono quelle ufficiali, date dallo Stato (magari con il solito sistema delle tangenti). Incredibile è anche che il servizio sia del TG1, ma andato in onda su Rai News 24.

 
Luca Craia

mercoledì 7 settembre 2016

Irene Fornaciari per San Serafino. Spese ridotte. Per i terremotati?



Sarà Irene Fornaciari la cantante del tradizionale concerto del Sabato sera per San Serafino. Non c’è la comunicazione ufficiale ma voci attendibili danno per certo l’ingaggio della figlia di Zucchero per l’evento clou della festa patronale montegranarese. Si tratta di una brava cantante, con una voce potente ma senza repertorio o quasi e, quindi, ci si augura che costi poco e che quello che si risparmia possa essere utilizzato bene. È anche un passo verso quello che in molti si aspettano, ossia l’ammodernamento della festa del Santo Patrono che ormai mostra evidenti segni di età, vuoi per l’anagrafica incontestabile di buona parte del comitato organizzatore, vuoi per una mancanza di nuove idee piuttosto evidente. Un piccolo passo perché, per rendere la festa più adatta ai tempi, le iniziative da prendere sono ben altre; ma prendiamolo come un segnale.
Pare che si stia anche valutando l’idea di limitare il costo dello spettacolo pirotecnico per destinare la somma risparmiata ai fondi a sostegno delle popolazioni terremotate. Sarebbe un bel gesto, soprattutto se andasse a unirsi allo sforzo organizzativo che le associazioni aderenti all’Ente Presepe stanno compiendo per organizzare eventi diretti alla raccolta di fondi per lo stesso scopo.
Limitare i costi di certi elementi della festa tradizionale sarebbe un bene a prescindere dall’emergenza di questo ultimo periodo, e lo abbiamo detto più volte in queste pagine. Si potrebbero risparmiare soldi per sanare l’incresciosa situazione della casa natale di San Serafino che versa in condizioni pietose e indegne per una cittadina che professa devozione al Santo che vi nacque. Intanto per quest’anno è giusto aiutare chi ha più bisogno, per gli anni a venire pensiamoci.
C’è ancora tempo per conoscere il programma definitivo della festa, ma questa credo sia una notizia da accogliere con un certo favore.

Luca Craia

giovedì 11 agosto 2016

Casa di San Serafino e festa patronale: il problema è più complesso



Condivido e rilancio quanto contenuto nell’articolo odierno del Corriere Adriatico relativamente allo stato di abbandono della casa natale di San Serafino. Sono anni che pubblico foto e articoli denunciandone il vergognoso degrado che testimonia anche una certa ipocrisia tutta montegranarese nella devozione al proprio Santo Patrono, fatta di fuochi e cantanti ma di pochissimo rispetto per la figura del Santo stesso.
Il problema, però, è ben più articolato di quanto riporta il giornale. La casa ovviamente non è più quella di Felice Piampiani, il nostro San Serafino. Negli anni ha subito tanti rimaneggiamenti da essere completamente stravolta da quella che poteva essere un’abitazione del XV secolo. Ma insiste nel luogo dove il Santo nacque e, solo per questo, dovrebbe avere trattamento molto migliore. La casa è privata, ma credo che il proprietario non farebbe difficoltà di fronte a un progetto della comunità cittadina per realizzarci qualcosa di importante, come un museo sul Santo o sui tesori d’arte montegranaresi, oggi sparsi in ogni dove.
Occorre quindi pensare a un progetto e finanziarlo. Da anni suggerisco l’idea di utilizzare parte dei fondi raccolti dal Comitato Festeggiamenti. Il Comitato opera da tempo e ogni anno raccoglie fondi ingenti che vengono destinati all’organizzazione della festa ottobrina. Non so se i soldi raccolti vengano spesi tutti o se vadano a formare un eventuale fondo di emergenza. Purtroppo i bilanci del comitato non sono mai stati resi pubblici, anche se sono al corrente di reiterate richiesta da parte dei vecchi parroci in questo senso. Se ci sono avanzi di bilancio degli anni passati essi possono essere utilizzati per un progetto di recupero della casa. Altrimenti si potrebbe razionalizzare la spesa annuale e trovare lì dei fondi.
E veniamo alla festa patronale: è una festa ormai sorpassata, antica, non richiama più il pubblico di una volta. Siamo il paese di Veregra Street, una delle attrattive più innovative e imitate delle Marche, e abbiamo una festa patronale che ci riporta agli anni ’50. Credo che dovremmo ripensare all’organizzazione degli eventi in modo da aggiornarli e renderli più appetibili, sia per i Montegranaresi che per gente di fuori. Così facendo si potrebbero anche incrementare le entrate da destinare alla casa.
In quanto al Comitato, che per anni ha lavorato impegnandosi fortemente per la riuscita della festa e che per questo merita plauso e gratitudine, prima di tutto il Presidente Marino Stizza, ritengo che sia giunto il momento che si apra alla società e faccia entrare forze nuove, fresche e con idee innovative. Tutto questo andrebbe nella direzione di creare una festa civile (quella religiosa va più che bene com’è) che testimoni devozione al Santo ma che sia anche occasione di incontro per la comunità cittadina e sia utile per creare qualcosa di importante e duraturo, proprio utilizzando la casa natale di San Serafino

Luca Craia