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giovedì 13 ottobre 2016

Case popolari - Promemoria per Walter Antonelli: la graduatoria è scaduta ma del regolamento non c’è traccia.



Si parla ormai da molto, forse troppo tempo del regolamento che stabilisce le modalità con le quali si assegnano gli alloggi popolari a Montegranaro. Esiste un’evidente iniquità a sfavore dei cittadini italiani e la si evince facilmente guardando i numeri di alloggi assegnati a famiglie straniere e quelli a famiglie italiane, quest’ultime in nettissima minoranza, intorno al 10%. È evidente che sia necessario porre rimedio a questo stato di cose per molteplici motivi, tra cui la necessità di evitare di costituire ghetti per stranieri nelle zone dove insistono le case popolari, come purtroppo è accaduto nell’area di Santa Maria e, recentemente, nell’edificio dell’Ospedale Vecchio. Non solo una questione di equità e giustizia, quindi, ma anche per favorire, per quanto possibile, l’integrazione degli stranieri.
Lo scorso agosto, in una discussione all’interno del gruppo Facebook de L’Ape Ronza, gruppo chiuso in cui si discute e dibatte di questioni legate alla vita di Montegranaro, il Presidente del Consiglio Comunale, Walter Antonelli, si era impegnato a portare egli stesso in Consiglio entro il mese di settembre una bozza di nuovo regolamento studiato sulla base di quello adottato dal Comune di Perugia, regolamento che pare stia producendo risultati apprezzabile nel capoluogo umbro. Ma il mese di settembre è scorso via e quello di ottobre è arrivato ormai a metà senza che questa proposta sia stata formulata. Sono abbastanza sicuro che Antonelli, anche se in ritardo, manterrà la parola data e auspico che tale bozza venga condivisa con tutte le forze politiche e sociali di Montegranaro prima di essere portata in Consiglio Comunale. Attendiamo notizie.

Luca Craia

venerdì 23 settembre 2016

Il nuovo modo di concepire il lavoro della sinistra montegranarese.



Dopo l’assegnazione dell’incarico di direzione della Biblioteca Comunale, affidato senza trasparenza e senza un criterio di valutazione assoluto, ora vediamo accadere la stessa cosa per l’Informagiovani. Mentre in passato l’ufficio era gestito da dipendenti della società in house Montegranaro Servizi, messa in liquidazione, lo ricorderete, durante il periodo di commissariamento del Comune, oggi a fornire il servizio è un’associazione culturale. L’incarico è stato conferito con determina nr. 1032/2015 ma, stranamente, non ve ne è traccia nell’Albo Pretorio online. Cosa c’è che non va? Da un punto strettamente legale forse nulla, da un punto di vista politico un paio di cose.
Prima di tutto, come dicevamo nell’incipit, l’incarico è stato conferito motu proprio, senza che si sia data pubblicità alla necessità di cercare una collaborazione in modo da consentire anche ad altre realtà di proporsi, esattamente come accaduto anche per la Biblioteca Comunale. Non esiste un criterio oggettivo per valutare le competenze e i requisiti per i quali l’incarico viene affidato, quindi si desume che esso venga conferito sulla base di valutazioni soggettive di chi lo affida. Non mi pare un modus operandi politicamente corretto.
Ma la cosa più grave è sul piano sindacale. Mentre in passato chi si occupava del servizio percepiva uno stipendio e godeva di tutte le tutele previdenziali, oggi il Comune non ha rapporti di lavoro con chi esercita nell’ufficio. Quali tutele esistono? Che tipo di rapporto c’è? Inps? Inail? Anche qui non mi pare un comportamento politicamente ed eticamente corretto. Sulla legalità non spetta a me il giudizio.
Va bene risparmiare i soldi pubblici ma, guardando le cifre con le quali si remunerano i servizi di Biblioteca e Informagiovani, viene il dubbio che si stia sottopagando il lavoro. E questo non sarebbe molto di sinistra.

Luca Craia

lunedì 22 agosto 2016

Case popolari: nuove graduatorie a settembre. Serve un nuovo regolamento. La proposta di Antonelli.



Il prossimo settembre scade l’attuale graduatoria per l’assegnazione degli alloggi popolari. Il che significa che occorrerà farne una nuova per assegnare quelli ancora liberi, e ce ne sono diversi a Montegranaro: in via Garibaldi, in via Enzo Bassi, in via Castelfidardo solo per citare il centro storico. Allo stato attuale tale graduatoria andrebbe stilata utilizzando l’attuale regolamento che è stato recentemente oggetto di severe critiche da parte della locale sezione di Fratelli d’Italia ma anche del Presidente del Consiglio Comunale, Walter Antonelli. I motivi della critica sono evidenti: l’attuale regolamento favorisce in maniera iniqua i cittadini stranieri rispetto agli Italiani. La prova sta nelle assegnazioni già effettuate, tutte a favore di cittadini stranieri. La legge lascia una certa discrezionalità ai Comuni in termini di regolamento ed esistono esempi di come questa discrezionalità, seppur limitata, sia stata utilizzata per riequilibrare la situazione. Da qui la richiesta di mettere mano al regolamento così da renderlo più equo e dare ai cittadini italiani quantomeno le stesse opportunità degli stranieri di vedersi assegnata un’abitazione. A tale richiesta, però, c’era stato un perentorio diniego da parte del Sindaco, supportato da un intervento piuttosto inopportuno quanto incomprensibile del Segretario Provinciale della CGIL, Maurizio Di Cosmo. Ediana Mancini motivava la sua non volontà di intervenire col fatto che non c’erano assegnazioni da fare a breve, ma i fatti hanno dimostrato che le assegnazioni si sono continuate a fare sulla base della vecchia graduatoria. Ora che tale graduatoria è in scadenza pare necessario e opportuno rivedere il regolamento prima di stilare quella nuova. In tal senso si è espresso nei giorni scorsi Walter Antonelli inserendosi in una discussione all’interno del Gruppo chiuso de L’Ape Ronza e impegnandosi a portare personalmente in Consiglio Comunale un nuovo regolamento improntato sulla base di quello adottato dal Comune di Perugia.
Riequilibrare i criteri di assegnazione delle case popolari è una questione di equità sia per gli Italiani che per gli stranieri. Infatti, con l’attuale graduatoria, sostanzialmente si sono creati dei veri e propri ghetti per extracomunitari, cosa estremamente dannosa sia per ogni tentativo di integrazione sia per il degrado della città. Stilare un nuovo regolamento più equo e pratico farebbe solo il bene di Montegranaro e dei suoi abitanti, siano essi Italiani che stranieri.

Luca Craia