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martedì 18 ottobre 2016

A mensa mentre si imbianca



Si possono mandare dei bambini a mensa mentre il locale è sottoposto a tinteggiatura? Secondo me no. E nemmeno secondo alcuni genitori che mi hanno segnalato il fatto. È avvenuto stamattina, alla scuola materna centro. In mattinata sono arrivati gli operai del Comune a tinteggiare il locale adibito a mensa. Non si capisce perché sia nata ora, a ottobre, l’esigenza di fare questi lavori mentre poco più di un mese fa, quando la scuola non era ancora iniziata, l’esigenza non c’era. Fatto sta che gli operai hanno iniziato il lavoro ma, nel frattempo, è giunta l’ora di pranzo. Il lavoro è rimasto sospeso ma i bambini sono stati mandati a mangiare in quel locale certamente non igienico e, per di più, maleodorante di vernici e altre diavolerie. Fortunatamente le insegnanti si sono rese conto che la cosa non fosse ortodossa per niente e hanno portato via i bambini. Resta il fatto di pura cronaca, sul quale riflettere.

Luca Craia

martedì 31 maggio 2016

Si svuota il nido e si gioca a domino con le scuole.



L’indole della maestra continua a muovere l’azione politica del Sindaco Mancini che è molto impegnata, come è sempre stato, in azioni dirette alla scuola montegranarese, anche se, a dire il vero, le idee non sembrano essere molto chiare. Dopo aver lavorato incessantemente, scontrandosi con il manifesto volere popolare, contro il tempo prolungato, dopo aver cercato di mettere le mani sui piani formativi, ora è la volta di proporre grandi movimenti spostando i ragazzi da un plesso all’altro anche con una certa disinvoltura.
Abbiamo letto ieri della proposta di spostare la scuola materna presso le scuole rosse. Contemporaneamente apprendiamo, per altre fonti, che la Dirigente Scolastica avrebbe invece proposto di spostare, sempre alle scuole rosse, le classi terze, quarte e quinte di San Liborio. A questo punto le scuole rosse, da semivuote come sembravano, diventerebbero sovraffollate.
Stamane altra notizia: il Sindaco vorrebbe spostare i bambini del nido dalla struttura attuale, invero con problemi strutturali noti e annosi, presso il plesso dell’ex IPSIA di San Liborio, proprio a causa dei problemi dello stabile attuale. A questo punto sorgono alcune domande:
- l’edificio ex IPSIA è di proprietà della Provincia di Fermo. Quanto costerà di affitto?
- L’edificio ex IPSIA va messo a norma per ospitare un nido, che segue una normativa particolare in termine di attrezzature e suppellettili. Quanto costerà la messa a norma di un edificio che non è neanche di proprietà del Comune?
- Che fine farà l’edificio che ora ospita il nido? Sono stati stanziati fondi per la sua ristrutturazione. Dopodichè? Tornerà a disposizione del nido o sarà diversamente destinato? Non sarebbe più opportuno ristrutturarlo il più velocemente possibile evitando di spendere ulteriori soldi pubblici (tra affitto e lavori) all’IPSIA?
- Con le scuole rosse che si vuole fare? Si ha un progetto? Il Sindaco, proprietario dello stabile, parla con la Dirigente?
- Come mai il Sindaco si assume ruoli non consoni alla sua figura prendendo decisioni che toccano la didattica e invadendo le prerogative della Dirigente Scolastica? Come mai la Dirigente lo accetta?
- il Consiglio di Istituto è stato consultato?
- Il CO.GE dell’Asilo Nido è stato consultato? A me risulta che sia stato convocato una sola volta in due anni e che non sia mai stato ascoltato in Consiglio Comunale per la relazione periodica prevista dal regolamento. Ora che si decide addirittura uno spostamento di plesso, quantomeno sentire il Comitato di Gestione dovrebbe essere prioritario.
Il Sindaco è un’insegnante e sono certo che è competente in fatto di scuola. Ma al momento non è Dirigente Scolastico ma Sindaco e dovrebbe seguire il suo ruolo interfacciandosi con quello del Dirigente senza prevaricarlo. Così come dovrebbe, se non altro per la tanto sbandierata trasparenza e partecipazione, relazionarsi con gli altri organismi della scuola, primo fra tutti il Consiglio di Istituto e, nel caso specifico del Nido, con il Comitato di Gestione. Al momento quello che si vede è che ci sono idee piuttosto confuse sul da farsi e, come sempre, un sacco di chiacchiere.

Luca Craia

venerdì 26 febbraio 2016

Continuiamo a pastrocchiare con la scuola e ammazziamo il centro.



L’edificio che ospita il Nido a Santa Maria è sempre stato un osservato speciale perchè ha sempre avuto problemi strutturali quasi fin dalla sua edificazione. Ora sembra, si dice, si vocifera, che il Comune di Montegranaro voglia intervenire (di nuovo) per rendere la struttura sicura. Per farlo, però, occorrerà spostare i bambini altrove. E quale sarà questo altrove? Sembra che si stia pensando di muoverli nella struttura di San Liborio, nelle aule occupate dalla scuola materna sezione centro.
E i bambini della materna dove li mettiamo? Ecco il colpo di genio: visto che, nei giorno scorsi, su queste pagine si è ripetutamente parlato della necessità di riportare la materna nel centro del paese, sembra che l’assessore ai servizi sociali, colta da improvviso raptus iperattivo dopo due anni di torpore, stia pensando di portarle al piano terra della scuole rosse. In sostanza il progetto pare che preveda lo spostamento in toto delle attuali sezioni della primaria al primo piano per lasciare libero il piano terra e destinarlo alla materna.
Sembrerebbe la quadratura del cerchio. E invece non lo è. E vi spiego perché: prima di tutto va considerato che, così facendo, si priverebbe la scuola del centro dei locali dove si svolgono i laboratori e altre attività didattiche. In secondo luogo, ma cosa ben più importante, si priverebbe la struttura di ogni possibilità di crescita futura. Mi spiego: cosa accadrebbe se, l’anno prossimo, per esempio, anche conseguentemente al ritorno della materna in centro, si avesse un forte incremento di iscrizioni. Tanto da poter istituire di nuovo la seconda sezione? Dove la mettiamo? Mi pare un buon sistema per ammazzare il plesso definitivamente.
Sembra, comunque, che ci sia un piano ben preciso per portare la materna nelle scuole rosse, e per realizzarlo è necessario che ci sia spazio e che, quindi, esista una sola sezione. Ecco perché la direzione didattica, secondo diverse testimonianze, avrebbe premuto perché le iscrizioni di bambini in prima elementare andassero a confluire verso i plessi di San Liborio e Santa Maria. In questo modo si agevola il piano della Strappa di avere spazio a sufficienza nelle scuole rosse. Ma si sacrifica la qualità della didattica e l’interesse dei bambini. Ma a questo, ormai, siamo abbastanza abituati.
Ricostruzione fantascientifica? Forse, ma ormai a Montegranaro ci possiamo aspettare questo e altro. Vediamo…

Luca Craia