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martedì 3 febbraio 2015

Forse ritrovata la cripta dell’antica Prioria di SS.Filippo e Giacomo



L’antica chiesa dei SS.Filippo e Giacomo fu  edificata presumibilmente nel XIV secolo lungo le mura orientali a poca distanza dall’attuale Chiesa di Sant’Ugo ma, contrariamente a quest’ultima, all’interno del castello. Come si sa l’intitolazione fu trasferita dalla stessa Sant’Ugo (che era, appunto, intitolata ai SS.Filippo e Giacomo) quando questa venne dedicata al beato silvestrino.
La finestra gotica murata
L’esatta ubicazione della prima priorale è incerta ma si è sempre supposto che insistesse sulla stessa area dove, nella seconda metà del ‘700, venne eretta l’attuale. Osservando, però, la presenza di una grande finestra gotica murata sulla parete sinistra del sagrato dell’attuale prioria, e alcune finestre poste in alto sulla parete che corre lungo via Volontari partendo dalla porta della canonica a scendere, si può supporre che l’antica SS.Filippo e Giacomo insistesse, contrariamente a quanto si pensa, sul terreno dove ora è eretta la canonica.
Finestra alta
A suffragio di questa tesi va il recente ritrovamento casuale da parte mia di un locale seminterrato posto al di sotto di via Volontari e accessibile da via Sant’Ugo, che presenta caratteristiche che potrebbero far pensare a una cripta. In effetti, il locale è di forma quasi perfettamente quadrata, con una colonna centrale in laterizi che raccorda quattro piccole volte a crociera. Il locale è aperto su un solo lato e, al suo interno, si nota un’apertura murata con arco a sesto acuto  posta a un livello più basso rispetto al pavimento che potrebbe portare a locali sotterranei posti a un livello ulteriormente più basso.
Ovviamente ora è necessario effettuare rilievi più precisi, ma l’ipotesi che quel locale possa essere la cripta della seconda edificazione di SS.Filippo e Giacomo, quella retta, per intendersi, da Annibale Caro, è piuttosto affascinante.

Luca Craia

giovedì 27 novembre 2014

Finalmente libera! Rimossa l’impalcatura da SS.Filippo e Giacomo

Gli abitanti della zona, i passanti e chiunque dal basso abbia alzato lo sguardo verso il centro velato di nebbia stamattina hanno avuto una piacevole sorpresa. Infatti ieri sera è stata rimossa l’impalcatura che circondava la chiesa della Prioria dopo due anni dall’inizio dei lavori di restauro. La rimozione era attesa da tempo perché i lavori sono sostanzialmente terminati fatta eccezione per alcune piccole rifiniture ma il ponteggio era ancora necessario per la sicurezza e per il trasporto del materiale da via Sant’Ugo all’interno della chiesa.
Ora finalmente possiamo rivedere SS.Filippo e Giacomo senza la cintura metallica che per due anni l’ha ricoperta per metterla in sicurezza, scongiurare il concreto rischio di crollo che si era manifestato recentemente e consentire di riportarla all’antico splendore e alla disponibilità dei Montegranaresi. A questo punto attendiamo la riapertura.
Il restauro era partito due anni fa per una decisione coraggiosa di don Umberto che si assunse, sostenuto dalla Curia di Fermo, l’onere di un grosso finanziamento che andasse ad aggiungersi a quello stanziato dalla CEI. Tutto ciò era indispensabile e improrogabile perché il tetto del tempio, a causa di un precedente restauro mal progettato e mal eseguito, rischiava di cadere e i segni dell’imminente pericolo erano ben manifesti (crepe, cadute di materiale).
Oggi i lavori sono pressoché finiti ma manca il restauro estetico della cinta bassa. Infatti si è provveduto a risanare tutte le tempere della volta e gli stucchi alti. Mancano però le tempere laterali, gli altari e, soprattutto, la magnifica pala dell’altare maggiore. Per questo servono altri soldi e don Sandro sta studiando le modalità tramite le quali reperirli. Speriamo che i Montegranaresi si dimostrino sensibili e sostengano il recupero totale di questa che può essere considerata la chiesa storicamente più importante del paese, dimora di Annibale Caro, luogo frequentatissimo da sempre che ha visto battesimi, matrimoni e funerali di miriadi di nostri concittadini.
Noi di Arkeo ci siamo già resi disponibili, già col concerto di domenica scorsa tramite il quale abbiamo raccolto delle offerte interamente destinate a questo scopo. Altre iniziative sono in cantiere, come un concerto in teatro di un famoso gruppo di musica pop-demenziale (non voglio anticipare altro), visite guidate studiate ad hoc e molte altre idee in corso di progettazione. Sosteneteci.

Luca Craia