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sabato 7 marzo 2015

L’Italietta delle raccomandazioni alla montegranarese



Credo che siamo tutti concordi sul fatto che uno dei problemi fondamentali del Paese sia il meccanismo, al quale poi, prima o poi, tutti o quasi ricorriamo (francamente io faccio parte del quasi) che ci fa rivolgere all’amico potente o inserito in un contesto in maniera favorevole perché in qualche maniera faccia il nostro interesse anche a scopo di ledere l’interesse, quando non il diritto, altrui. Sto parlano, in parole povere, della perversione culturale rappresentata dalla raccomandazione.
È uno dei grandi mali di questo paese ed è talmente radicato nella nostra cultura che non ci sembra nemmeno che sia cosa così cattiva e ingiusta. Ma, se ci pensiamo bene, quando riceviamo un favore è conseguenza logica che qualcuno ne rimanga danneggiato. Questo perché il favore giocoforza ci fa ottenere un beneficio che spetterebbe ad altri, altrimenti, spettasse a noi, non servirebbe il favore, la raccomandazione, ma solo l’esercizio del nostro diritto.
Rimango basito, quindi, nell’apprendere dal Corriere Adriatico di oggi che il nostro Comune riceve € 45.000 quale parziale rimborso delle spese sostenute per l’alluvione (di per sé buona notizia) grazie all’interessamento della Consigliera Regionale Letizia Bellabarba. Che vuol dire? Che senza l’intervento della Bellabarba questi fondi non sarebbero arrivati? Le dichiarazioni del Sindaco rese alla stampa non lasciano dubbi. Dite la Sindachessa: “come aveva già fatto per la frana di viale Gramsci, senza il suo aiuto (della Bellabarba, ndr) non saremmo riusciti a ottenere un contributo regionale. Oltretutto noi avevamo anche una sentenza che ci condannava”.
Quindi, secondo il nostro Sindaco, abbiamo ottenuto dei soldi che non ci spettavano solo grazie all’intervento della Consigliera Regionale del Pd. Se questo sia o no legale non è mio mestiere stabilirlo. Posso però affermare che mi pare immorale, perché questi soldi, se ci sono arrivati tramite l’intercessione dell’amico potente di turno, sono stati evidentemente tolti a qualcuno che ne aveva più diritto di noi. Francamente me ne vergogno. È, infine, stupefacente che lo si dichiari apertamente sul giornale, magari con lo scopo di favorire la campagna elettorale della Consigliera amica. Credo che ciò testimoni la perdita totale di ogni inibizione, lo smarrimento del senso della legalità, la fine di ogni moralità. Perché se proprio si vuole essere scorretti non vedo la necessità di farsene anche un vanto sulla stampa.

Luca Craia