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mercoledì 4 febbraio 2015

Immobili regalati al Comune: un precedente pericoloso votato all’unanimità.

L’ultimo Consiglio Comunale di Montegranaro ha sancito l’acquisizione, da parte del Comune stesso, di un vecchio opificio dismesso da anni che è stato donato dai proprietari. Il Consiglio Comunale ha ravvisato in questa acquisizione un qualcosa di positivo per la cittadinanza che a me, francamente sfugge e ne ho già parlato in precedenza (vedi l’articolo). Pensare di realizzare un centro sociale o qualcosa di simile in un contesto urbanistico di degrado sociale per il quale ci si sta sostanzialmente arrendendo in funzione di una dichiarata incapacità di investire sul problema mi pare assolutamente contraddittorio, inutile e segno evidente dell’ormai conclamata assenza di una visione d’insieme del problema.
Ma l’acquisizione rappresenta anche un pericoloso precedente. Analizziamo: quanti vecchi laboratori dismessi esistono nel centro del paese? Tantissimi. Che rimuneratività hanno? Meno di zero. Quanto costano tra tasse e manutenzione? Troppo. Conviene al proprietario liberarsene donandoli al Comune? Assolutamente sì. Conviene al Comune acquisirli e spenderci soldi quando non ci sono soldi nemmeno per intervenire sulle case pericolanti del centro storico? Ditemelo voi.
Secondo il Consiglio Comunale, che ha votato favorevolmente all’unanimità per l’acquisizione pare di sì (dimostrando che neanche l'opposizione ha un progetto concreto per il centro storico e che, sostanzialmente, non conosce il problema), che il Comune ne abbia convenienza. Io dico che, da oggi, chiunque possiede un rudere se ne può liberare donandolo al Comune, evitando problemi e il pagamento delle tasse su immobili che rendono meno di zero. E voglio vedere come possa il Comune rifiutare visto il precedente.

Luca Craia