Una volta in camorcanna è piuttosto leggera e, anche
crollasse, non porta certo il peso di una volta in muratura. Ma non è,
comunque, una bella cosa trovarsela in testa, e nemmeno trovarsene dei
frammenti. Eppure la volta in camorcanna dell’abside della chiesa di San
Serafino, a Montegranaro, mostra crepe molto evidenti nonostante l’intervento
di messa in sicurezza post sisma di pochi mesi fa.
Non posso sapere e, francamente, nemmeno credo che esista un
reale pericolo di crollo, ma è possibile che, nel caso di una scossa tellurica
di media magnitudo, cada del materiale sulla zona dell’altare maggiore del santuario
e, se questo avvenisse durante una funzione, potrebbe avere anche conseguenze
davvero poco piacevoli.
È evidente, quindi, che l’intervento messo in campo dall’Amministrazione
Comunale di Montegranaro, in quanto ente proprietario dell’edificio sacro, non
è stato completo e non ha messo totalmente al sicuro i fedeli e i visitatori
che frequentano il tempio. Magari prendersi un po’ di tempo in più e fare le
cose con maggiore diligenza sarebbe stato apprezzabile. Ora auspicherei che si
intervenga di nuovo onde evitare ogni potenziale rischio.
Luca Craia