ELENA
LEONARDI (FRATELLI D'ITALIA): UNA MODIFICA AD UNA LEGGE REGIONALE CHE
IDENTIFICHI LA FIGURA DELL'OSTEOPATA
Depositata
in Consiglio Regionale la proposta di modifica di una legge del 2013 nella
quale sono identificate varie figure professionali da riconoscere come medicine
complementari.
Quello
che si intende apportare è un contributo volto al riconoscimento dell'attività
svolta dagli osteopati – esordisce la capogruppo di Fratelli d'Italia Elena
Leonardi - una professione ormai molto diffusa tanto da essere oggetto
dell'istituzione di “professione sanitaria”, assieme ai soggetti cosiddetti
“chiropratici”, da parte di una legge nazionale datata 11 gennaio 2018, n. 3.
L'articolo
7 della norma nazionale afferma, che “nell'ambito delle professioni sanitarie
sono individutate le professioni dell'osteopata e del chiropratico”, ma gli
ambiti di attività e le funzioni caratterizzanti tali professioni devono essere
definiti con successivi atti normativi e decreti dei Ministeri competenti di
concerto tra loro.
Siamo
però consapevoli che la pratica quotidiana supera spesso la teoria – prosegue
Leonardi – e la lungaggine delle norme medesime, portano spesso ad un
allugamento, oltre che all'incertezza, sulla definizione in concreto della
parificazione di questa figura rispetto ad altre professioni sanitarie già
definitivamente riconosciute. Avviene pertanto che l'attività dell'osteopata
viene svolta oggi anche in famosi ospedali italiani, come approccio
disciplinare su pazienti ricoverati in modo da incidere positivamente
sull'accorciamento dei tempi di degenza e sul benessere psico-fisico degli
stessi. Un esempio impattante – continua la rappresentante del partito della
Meloni – è dato da quanto accade presso l'Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze,
tramite il cosiddetto “approccio osteopatico nel reparto di neurochirugia”: i
dati ci dicono che i tempi di ritorno a scuola, la valutazione del dolore e la
riduzione del carico farmacologico sono risultati positivi; si afferma difatti
di un “trend del calo del dolore e dell'abbassamento dei tempi di degenza del
12,6 per cento”.
Una
vacanza normativa che la Leonardi, con questa proposta di legge, intende sanare
perché nelle more dell'approvazione di una normativa certa ed inequivocabile, e
da recepirsi anche a livello regionale, diverse sono le istanze che vorrebbero
l'applicazione dell'osteopatia come attività collaterale e migliorativa della
qualità della vita di bambini ed adulti anche nelle strutture sanitarie del
servizio sanitario regionale. La Leonardi si augura una pronta e positiva
risposta della Commissione Sanità della quale è Vicepresidente e del Consiglio
Regionale successivamente per il voto finale.