“Come si scrive un
programma elettorale?” ci chiede, sul programma della Festa dell’Unità, col
cipiglio retorico di chi ne sa più di noi, il Segretario Politico Cittadino del
PD montegranarese. “Bisogna ascoltare i
cittadini prima di tutto, chi all’interno di un quartiere ci vive tutti i
giorni”. E questo è sorprendente, perché se Laura Latini, che non parla
neanche coi vicini di casa, si rende improvvisamente conto di questo, dopo
quattro e passa anni di governo cittadino in cui il suo Partito non ha mai inteso
dialogare con nessuno, prendendo tutte le decisioni di autorità, allora siamo
di fronte a un cambiamento epocale.
Poi, però, riflettendo ci accorgiamo che anche cinque anni
fa il PD diceva le stesse cose aprendo la campagna elettorale che lo portò alla
vittoria, seppure spartita con l’avversario extradestrorso pentito Ubaldi; diceva le stesse cose per
poi mai applicarle, e con ciò ci tranquillizziamo: nulla di nuovo sotto il sole, e
nemmeno sotto la luna che guarderà dall’alto i dibattiti unipersonali della
Festa dell’Unità nostrana che, come capita ogni lustro, dà il la alla serie di
iniziative elettorali.
Anche l’assessore ai lavori pubblici, Aronne Perugini, sempre dal
mitico giornaletto agostano, si lancia nell’elencazione tipicamente
propagandistica pre-elettorale delle cose fatte e realizzate, sciorinando una
lunga fila di interventi di ordinaria manutenzione, spacciandoli per grandi opere
e inframezzandoli con le poche, inutili e dispendiose opere reali fatte, sempre
evitando con cura di ascoltare le istanze e le esigenze della cittadinanza,
segno questo che tale giornaletto è davvero la chiave che apre ufficialmente la
campagna elettorale del PD.
E così, proprio grazie al giornaletto, apprendiamo che le
voci circolanti da mesi circa la candidatura di Andrea Franceschetti alle
prossime elezioni potrebbero essere fondate, visto che l’ex Presidente di Città
Vecchia farà uno dei soliloqui in programma durante la festa, soliloqui che pare
siano riservati solo ai pezzi grossi del Partito; e il nostro credo si sia
guadagnato la dimensione di "pezzo grosso", idonea a salire sul palco, grazie appunto alla visibilità
acquisita alla guida dell’associazione. Associazione che, curiosamente, da
quando è stata fondata, ha visto due elezioni amministrative e in entrambe ha
fornito il proprio Presidente quale candidato, seppure in opposte fazioni. Purtroppo per
lui e per la sua compagine, la volta scorsa non andò un granchè bene all’ex
Presidente di Città Vecchia, Simone Pirro. Chissà stavolta come andrà a
Franceschetti. Intanto ha fornito un punto all’elenco di opere di Perugini, la
torre dell’Annunziata, che l’ha pagata Città Vecchia ma con cui si fa grosso il
PD.
A chiudere la pubblicazione, come si dice, dulcis in fundo,
l’excursus politico-amministrativo dell’uomo forte del momento, Roberto
Basso-Quello-Alto, che si avventura nuovamente sulla situazione debitoria trovata
quattro anni fa, argomento che allora pare funzionò e magari, hai visto mai,
funzionerà di nuovo. Quando gli argomenti sono pochi va bene tutto, così il
nostro parte lancia in resta elencando a sua volta una serie di provvedimenti
di manutenzione che sarebbero stati presi anche da Qui, Quo e Qua ma che,
siccome li hanno presi loro, tanto vale ingigantirne la portata. Parla di
soldi, di bilancio, insomma, dimostra che le mani, in questi quattro anni, le
ha messe dappertutto capendoci pure qualcosa. Peccato che del suo assessorato
ci dica poco. È preoccupato perchè il “vento politico gira altrove” il nostro
superassessore, probabilmente teme qualche sventata nostrana, magari dalla
ventosissima Porta Spina, e ci informa che, se andiamo alla festa, possiamo
dargli i nostri suggerimenti. In Municipio no, lì non li accetta.
Luca Craia