venerdì 24 agosto 2018

Che Dio ci aiuti non aiuta le zone terremotate. La fiction lascia Fabriano.


La notizia non è freschissima ma, francamente, me ne sono accorto solo ora in quanto non sono un grande fruitore di questo genere di televisione. Comunque si tratta di una notizia rilevante, se non altro per far capire che tipo di sensibilità ci sia in RAI e nei pressi della RAI per le questioni legate al terremoto. La nota fiction di RAI1, Che Dio ci Aiuti, con protagonista la bella quanto improbabile come suora Elena Sofia Ricci è stata girata, nelle ultime serie, a Fabriano, in provincia di Ancona, e anche la serie prossima, che andrà in onda questo inverno, doveva avere come scenario per gli esterni la cittadina dell’entroterra marchigiano.
Se non che, nonostante l’Amministrazione Comunale e tutti coloro che negli anni hanno collaborato logisticamente con la produzione attendessero la troupe e il cast già ai primi di luglio, non si è presentato nessuno. Pare che si sia saputo che non venivano solo in seguito alle disdette degli alberghi. Il Sindaco di Fabriano si è giustamente infuriato perché, effettivamente, non si fa così, e pare voglia chiedere i danni.
Si parla di Spello come nuova location e come motivazione di questa migrazione interna dalle Marche all’Umbria pare si dia una questione di costi che, probabilmente, in Umbria sarebbero più bassi. Ora mi chiedo, però, di quanto possano essere più bassi. Fabriano è stata colpita dal terremoto, magari non in maniera grave come in altre cittadine marchigiane, ma ha avuto seri danni, che si sono sommati a una crisi economica pregressa legata alle vicende delle industrie locali.
La produzione RAI era una piccola boccata di ossigeno per un territorio sofferente. Se la RAI risparmia, andando altrove, qualche centinaio di Euro, perché non credo risparmi tanto di più, sicuramente si dimostra estremamente insensibile verso questioni che interessano i cittadini italiani, quegli stessi cittadini che pagano il canone.

Luca Craia