Comunicato integrale
Se fosse un film ci verrebbe da pensare al Titanic, dove i
turisti ballano ed ascoltano le dolci note dell’orchestra mentre la nave sta affondando,
se fosse un libro ci verrebbe da pensare all’Inferno di Dante viste le tante
punizioni che si stanno infliggendo ai cittadini di Montegranaro.
Purtroppo, non parliamo di un’opera d’arte ma di ciò che
resta del servizio dell’asilo nido comunale ed allora ci viene da pensare,
giusta per rimanere nel tema delle citazioni, a Cronache di una morte annunciata:
l’Amministrazione Mancini e l’Assessore Strappa sono riusciti, nell’arco di 3
anni, a distruggere l’ennesimo servizio della giunta Gismondi che funzionava
facendo di esso, come di tutti i servizi sociali, carne da macello.
I numeri riescono meglio a descrivere una realtà che si
commenta da sola: da 100 bambini siamo passati a 40, da 12 assistenti che ci
lavoravano siamo passati a 5.
I paesi vicini, come pure gli asili privati, che prima
vedevano il modello di Montegranaro come esempio da seguire, stanno assistendo
ad un’incessante richiesta di trasferimento dei bambini montegranaresi.
L’Assessore Strappa, che senza troppa vergogna fa pure
comunicati a mezzo stampa, faccia un serio esame di coscienza e si sforzi di
destinare a questo servizio – che è un fiore all’occhiello di tutti i paesi
civili – una qualche risorsa economica comunale visto che quelle della Regione
e dell’INPS sono così modeste e tali da premiare, con i soliti meccanismi
dell’ISEE, alcune fasce ben specifiche della popolazione decretando così, come
già accaduto per le case popolari, la fine del servizio.
L’Amministrazione, da par suo, si interroghi sulla bontà di
questo bando, come pure su quegli altri dei servizi sociali e sul bel servizio
che si sta rendendo alla cittadinanza visto che, a tanta pulizia e rigore
formale, è seguito solo scempio e distruzione.
Montegranaro, se veramente vuole investire nel lavoro e
fronteggiare la grave crisi che sta affrontando, ha bisogno di
un’amministrazione comunale e servizi sociali lungimiranti che potenzino i
servizi, quali quello del nido, a beneficio delle mamme lavoratrici evitando
alle stesse di dover ricorrere agli asili privati ed a quelli dei paesi vicini.
Magari qualche murale in meno, qualche marciapiede meno
presuntuoso e la rinuncia all’ennesimo impianto sportivo che sarà una ulteriore
cattedrale nel deserto: i deliri di qualche assessore non possono essere fatti
con i tagli e le rinunce ai servizi sociali che, con la giunta Mancini, sono
stati completamente rasi al suolo.
Ci permettiamo infine, visto che i disastri sono figli
dell’incompetenza, di ricordare all’amministrazione che il prossimo 17
settembre iniziano le lezioni delle scuole cittadine e che, ad oggi, nessun
piano è stato redatto per il servizio scuolabus del plesso San Liborio dove
verranno accolti anche gli studenti di Santa Maria: cosa si sta aspettando, la
manna dal cielo?
ANNALINA ZINCARINI
VIVIAMO MONTEGRANARO