venerdì 10 agosto 2018

Asilo nido: l’affondo di Anna Lina Zincarini


Comunicato integrale

Se fosse un film ci verrebbe da pensare al Titanic, dove i turisti ballano ed ascoltano le dolci note dell’orchestra mentre la nave sta affondando, se fosse un libro ci verrebbe da pensare all’Inferno di Dante viste le tante punizioni che si stanno infliggendo ai cittadini di Montegranaro.
Purtroppo, non parliamo di un’opera d’arte ma di ciò che resta del servizio dell’asilo nido comunale ed allora ci viene da pensare, giusta per rimanere nel tema delle citazioni, a Cronache di una morte annunciata: l’Amministrazione Mancini e l’Assessore Strappa sono riusciti, nell’arco di 3 anni, a distruggere l’ennesimo servizio della giunta Gismondi che funzionava facendo di esso, come di tutti i servizi sociali, carne da macello.
I numeri riescono meglio a descrivere una realtà che si commenta da sola: da 100 bambini siamo passati a 40, da 12 assistenti che ci lavoravano siamo passati a 5.
I paesi vicini, come pure gli asili privati, che prima vedevano il modello di Montegranaro come esempio da seguire, stanno assistendo ad un’incessante richiesta di trasferimento dei bambini montegranaresi.
L’Assessore Strappa, che senza troppa vergogna fa pure comunicati a mezzo stampa, faccia un serio esame di coscienza e si sforzi di destinare a questo servizio – che è un fiore all’occhiello di tutti i paesi civili – una qualche risorsa economica comunale visto che quelle della Regione e dell’INPS sono così modeste e tali da premiare, con i soliti meccanismi dell’ISEE, alcune fasce ben specifiche della popolazione decretando così, come già accaduto per le case popolari, la fine del servizio.
L’Amministrazione, da par suo, si interroghi sulla bontà di questo bando, come pure su quegli altri dei servizi sociali e sul bel servizio che si sta rendendo alla cittadinanza visto che, a tanta pulizia e rigore formale, è seguito solo scempio e distruzione.
Montegranaro, se veramente vuole investire nel lavoro e fronteggiare la grave crisi che sta affrontando, ha bisogno di un’amministrazione comunale e servizi sociali lungimiranti che potenzino i servizi, quali quello del nido, a beneficio delle mamme lavoratrici evitando alle stesse di dover ricorrere agli asili privati ed a quelli dei paesi vicini.
Magari qualche murale in meno, qualche marciapiede meno presuntuoso e la rinuncia all’ennesimo impianto sportivo che sarà una ulteriore cattedrale nel deserto: i deliri di qualche assessore non possono essere fatti con i tagli e le rinunce ai servizi sociali che, con la giunta Mancini, sono stati completamente rasi al suolo.
Ci permettiamo infine, visto che i disastri sono figli dell’incompetenza, di ricordare all’amministrazione che il prossimo 17 settembre iniziano le lezioni delle scuole cittadine e che, ad oggi, nessun piano è stato redatto per il servizio scuolabus del plesso San Liborio dove verranno accolti anche gli studenti di Santa Maria: cosa si sta aspettando, la manna dal cielo?

ANNALINA ZINCARINI
VIVIAMO MONTEGRANARO