giovedì 5 luglio 2018

Risorgimarche è gratis? Per niente, costa 315.000 Euro alla collettività.


Sull’utilità per le aree terremotate dell’iniziativa di Neri Marcorè, sposata in pieno dalla Regione Marche e tanto amata, giustamente direi, dagli appassionati di musica, Risorgimarche, si può discutere all’infinito. La mia opinione l’ho espressa più di una volta, facendomi mettere alla berlina dai fan di Marcorè e da Marcorè stesso. Ma ora non interessa questo punto. Piuttosto interessa sfatare il mito che Risorgimarche sia un evento gratuito. Intendiamoci: per il pubblico è gratuito, chi va a vedere i concerti non spende nulla, e gli stessi artisti si prestano gratuitamente, cosa che rende loro onore nella convinzione di fare qualcosa di buono per le terre terremotate.
Ma i costi logistici dell’iniziativa non sono coperti da Marcorè o da sponsor privati come sarebbe facile supporre, bensì dalla Regione Marche, quindi da noi cittadini. E non sono costi bassi. Se l’anno scorso l’iniziativa era costata ai cittadini 80.000 Euro, quest’anno quasi si quadruplica, perché la Regione Marche ha stanziato ben 315.000 Euro. Se questo sia giusto o sbagliato, lascio il dibattito ai lettori. Fatto sta che, quando vi dicono che è tutto gratis, sostanzialmente, se non mentono, quantomeno dicono una cosa profondamente inessatta.

Luca Craia