Comunicato integrale
La
necessità di una maggiore difesa degli agenti delle forze dell'ordine è ormai
evidente purtroppo anche nelle Marche, come testimoniano i recenti fatti di
cronaca, esordisce così la capogruppo regionale di Fratelli d'Italia. Oggi ho
pertanto presentato un atto – continua Elena Leonardi – che vuole dare maggiori
garanzie anche agli agenti di polizia municipale spesso sprovvisti di adeguati
mezzi di difesa personale.
La
questione del Taser, un dissuasore elettrico che immobilizza temporaneamente
l'aggressore, è di stringente attualità e trovo necessario che, in aree e
situazioni di emergenza anche gli agenti di polizia municipale ne possano
essere dotati.
La
mozione della Leonardi evidenzia il fatto che casi di aggressione contro gli
operatori delle Forze dell’ordine sono diventati sempre più frequenti a causa
della mancanza di tutele legislative nei loro confronti, nella casistica in
oggetto ricadono purtroppo anche gli Agenti della Polizia Municipale che spesso
si ritrovano per primi in contesti di irregolarità, anche in attesa dell'arrivo
di Carabinieri e Polizia.
Gli
appartenenti al Corpo della Polizia Municipale vigilano sull'osservanza di
leggi, regolamenti, sull'integrità e la conservazione del patrimonio pubblico,
prestano opera di soccorso e svolgono altresì le funzioni di polizia
giudiziaria, di polizia tributaria e le funzioni ausiliarie di pubblica
sicurezza nonché di polizia stradale. La legge regionale numero 1 del 2014
prevede che, tramite apposito regolamento, gli operatori di polizia locale
siano dotati di armi per la difesa personale nonché di altri presidi tattici
sempre finalizzati alla difesa personale. Esiste poi un apposito regolamento
applicativo che stabilisce i cosiddetti “strumenti di autotutela” che possono
essere impiegati in dotazione ai Comandi ed ai singoli agenti di polizia
municipale.
Secondo
la Leonardi le armi cosiddette inabilitanti, quale la pistola elettrica detta
“Taser”, rimangono uno dei pochi strumenti alternativi all’utilizzo di armi da
fuoco, producendo essa una scarica elettrica che rende la persona inoffensiva
per alcuni secondi, sufficienti agli operatori delle Forze dell’ordine per
fermarla/arrestarla. L’utilizzo dell’arma non letale come la “Taser” - prosegue
la rappresentante del partito della Meloni - contribuisce a ridurre i rischi
per l’incolumità fisica delle Forze dell’ordine, ridimensionando drasticamente
il numero delle vittime nelle operazioni di pubblica sicurezza.
Nella
mozione regionale la Leonardi chiede alla Giunta Regionale di impegnarsi al
fine di rivedere la legge regionale 1/2014 ed i relativi regolamenti
applicativi, per individuare una previsione più dettagliata per la difesa
personale degli agenti di Polizia Municipale. Nello specifico occorre, per la
Leonardi, introdurre nell'allegato B di cui al Regolamento Regionale n. 5/2017,
il “taser” fra gli strumenti di autotutela in dotazione alle polizie municipali
dei comuni marchigiani.