lunedì 16 luglio 2018

LA POLIZIA MUNICIPALE DELLE MARCHE SIA DOTATA DEL TASER: PROPOSTA DI ELENA LEONARDI

LA CAPOGRUPPO DI FRATELLI D'ITALIA: UNA MOZIONE PER MODIFICARE IL REGOLAMENTO REGIONALE SUGLI STRUMENTI OPERATIVI PER GLI AGENTI DELLA POLIZIA MUNICIPALE.

Comunicato integrale

La necessità di una maggiore difesa degli agenti delle forze dell'ordine è ormai evidente purtroppo anche nelle Marche, come testimoniano i recenti fatti di cronaca, esordisce così la capogruppo regionale di Fratelli d'Italia. Oggi ho pertanto presentato un atto – continua Elena Leonardi – che vuole dare maggiori garanzie anche agli agenti di polizia municipale spesso sprovvisti di adeguati mezzi di difesa personale.
La questione del Taser, un dissuasore elettrico che immobilizza temporaneamente l'aggressore, è di stringente attualità e trovo necessario che, in aree e situazioni di emergenza anche gli agenti di polizia municipale ne possano essere dotati.
La mozione della Leonardi evidenzia il fatto che casi di aggressione contro gli operatori delle Forze dell’ordine sono diventati sempre più frequenti a causa della mancanza di tutele legislative nei loro confronti, nella casistica in oggetto ricadono purtroppo anche gli Agenti della Polizia Municipale che spesso si ritrovano per primi in contesti di irregolarità, anche in attesa dell'arrivo di Carabinieri e Polizia.
Gli appartenenti al Corpo della Polizia Municipale vigilano sull'osservanza di leggi, regolamenti, sull'integrità e la conservazione del patrimonio pubblico, prestano opera di soccorso e svolgono altresì le funzioni di polizia giudiziaria, di polizia tributaria e le funzioni ausiliarie di pubblica sicurezza nonché di polizia stradale. La legge regionale numero 1 del 2014 prevede che, tramite apposito regolamento, gli operatori di polizia locale siano dotati di armi per la difesa personale nonché di altri presidi tattici sempre finalizzati alla difesa personale. Esiste poi un apposito regolamento applicativo che stabilisce i cosiddetti “strumenti di autotutela” che possono essere impiegati in dotazione ai Comandi ed ai singoli agenti di polizia municipale.
Secondo la Leonardi le armi cosiddette inabilitanti, quale la pistola elettrica detta “Taser”, rimangono uno dei pochi strumenti alternativi all’utilizzo di armi da fuoco, producendo essa una scarica elettrica che rende la persona inoffensiva per alcuni secondi, sufficienti agli operatori delle Forze dell’ordine per fermarla/arrestarla. L’utilizzo dell’arma non letale come la “Taser” - prosegue la rappresentante del partito della Meloni - contribuisce a ridurre i rischi per l’incolumità fisica delle Forze dell’ordine, ridimensionando drasticamente il numero delle vittime nelle operazioni di pubblica sicurezza.
Nella mozione regionale la Leonardi chiede alla Giunta Regionale di impegnarsi al fine di rivedere la legge regionale 1/2014 ed i relativi regolamenti applicativi, per individuare una previsione più dettagliata per la difesa personale degli agenti di Polizia Municipale. Nello specifico occorre, per la Leonardi, introdurre nell'allegato B di cui al Regolamento Regionale n. 5/2017, il “taser” fra gli strumenti di autotutela in dotazione alle polizie municipali dei comuni marchigiani.