giovedì 28 giugno 2018

Risorgimarche a Forca di Presta mentre a Castelluccio c’è la massima fioritura. Non era meglio un’altra data?


Domenica prossima sarà presumibilmente il fine settimana di massima fioritura a Castelluccio, un evento che, al di là dei soliti imbecilli che calpestano le colture per farsi la foto che, purtroppo, non mancano mai,  richiama numerosissimi escursionisti che arrivano sull’altipiano, spendono e danno un po’ di linfa vitale alla mortificata economia della zona, vittima di terremoto e politica. Ma proprio per domenica si è pensato di organizzare il concerto di Piero Pelù a Forca di Presta.
Il problema è che, con l’evento programmato da Risorgimarche, andare a Castelluccio rischia di diventare piuttosto difficoltoso, in quanto per passare servono i pass per il concerto. Questo comporta che, chi non è interessato al concerto ma vuole solo andare a godersi la fioritura che, ripetiamo, avrà il suo picco proprio in questi giorni, o non passa o deve fare giri impossibili. Molto probabile che in tanti si scoraggino e desistano.
È evidente che questo non porta alcun vantaggio all’economia locale, anzi, probabilmente la danneggia. Sarebbe stato saggio e opportuno organizzare il concerto per un’altra data, magari a fioritura terminata, onde non interferire con qualcosa che richiama tanta gente di per sè e consentire agli escursionisti di arrivare sul piano di Castelluccio liberamente.
Spero che chi andrà al concerto vorrà almeno farsi un giro per Castelluccio. Comprare da mangiare e da bere presso le aziende locali ed evitare di massacrare i campi di lenticchie per farsi le foto. E se magari Risorgimarche si interfacciasse maggiormente col territorio per collaborare e non interferire con il suo normale andamento economico, sarebbe meglio per tutti. E le Marche (ma anche l’Umbria, in questo caso) risorgerebbero prima e meglio.

Luca Craia