Si stracciavano le vesti, ieri sera, sui social e
ovunque avessero modo di esprimersi gli esponenti del PD, scandalizzati per la
bocciatura in Senato di alcuni emendamenti presentati dal loro stessi al decreto-legge
sul terremoto, anche questo presentato da loro stessi, tanto che si chiama “Decreto
Gentiloni”. Ci siamo un po’ tutti domandati come mai, anziché emendare il
provvedimento, non avessero inserito le materie degli emendamenti direttamente
nel decreto, visto che l’hanno fatto loro. Ma questo rimarrà un mistero, come
quasi tutto l’operato dei governi targati Pd che hanno massacrato l’Italia in
generale e le zone terremotate in particolare.
Il motivo di questo scandalizzarsi tra urla e
strepiti da prefiche era dovuto al fatto che, tra i vari emendamenti non
votati, ce ne era uno che voleva prorogare la sospensione del pagamento delle
imposte per i terremotati. In effetti anche io mi sono chiesto come mai fosse
stato bocciato, e la spiegazione è venuta rapidamente e semplicemente col fatto
che questi geniali signori hanno emendato sì il loro stesso decreto, senza però
prevedere le dovute coperture finanziarie, senza le quali, dovrebbero saperlo
anche loro, non si può legiferare. Dalla maggioranza fanno sapere che, trovate
le coperture, si darà seguito alla materia dell’emendamento, per cui credo si
possa stare tranquilli sotto questo aspetto.
Quello che, invece, tranquillizza poco è questo modo
di fare opposizione da bambini dell’asilo, questo sforzarsi di additare l’avversario
politico come il male assoluto collezionando, però, figuracce a ogni piè sospinto.
Questa opposizione non mi pare efficace per niente, anzi, direi che, in questo
momento, l’Italia è priva di opposizione. E, in democrazia, non è bene per
niente. Renderemo grazie pure di questo ai signori del PD.
Luca Craia