venerdì 29 giugno 2018

Le prefiche del Pd e l'Italia senza opposizione.


Si stracciavano le vesti, ieri sera, sui social e ovunque avessero modo di esprimersi gli esponenti del PD, scandalizzati per la bocciatura in Senato di alcuni emendamenti presentati dal loro stessi al decreto-legge sul terremoto, anche questo presentato da loro stessi, tanto che si chiama “Decreto Gentiloni”. Ci siamo un po’ tutti domandati come mai, anziché emendare il provvedimento, non avessero inserito le materie degli emendamenti direttamente nel decreto, visto che l’hanno fatto loro. Ma questo rimarrà un mistero, come quasi tutto l’operato dei governi targati Pd che hanno massacrato l’Italia in generale e le zone terremotate in particolare.
Il motivo di questo scandalizzarsi tra urla e strepiti da prefiche era dovuto al fatto che, tra i vari emendamenti non votati, ce ne era uno che voleva prorogare la sospensione del pagamento delle imposte per i terremotati. In effetti anche io mi sono chiesto come mai fosse stato bocciato, e la spiegazione è venuta rapidamente e semplicemente col fatto che questi geniali signori hanno emendato sì il loro stesso decreto, senza però prevedere le dovute coperture finanziarie, senza le quali, dovrebbero saperlo anche loro, non si può legiferare. Dalla maggioranza fanno sapere che, trovate le coperture, si darà seguito alla materia dell’emendamento, per cui credo si possa stare tranquilli sotto questo aspetto.
Quello che, invece, tranquillizza poco è questo modo di fare opposizione da bambini dell’asilo, questo sforzarsi di additare l’avversario politico come il male assoluto collezionando, però, figuracce a ogni piè sospinto. Questa opposizione non mi pare efficace per niente, anzi, direi che, in questo momento, l’Italia è priva di opposizione. E, in democrazia, non è bene per niente. Renderemo grazie pure di questo ai signori del PD.

Luca Craia