sabato 30 giugno 2018

Il Comune dà l’incarico per progettare l’adeguamento di San Liborio. Ma non c’è nemmeno l’indice di vulnerabilità.


Ancora stranezze nella gestione della sicurezza delle scuole Montegranaresi: mentre è in atto la selezione per affidare l’incarico per gli studi sulla vulnerabilità sismica degli edifici ancora sprovvisti (tutti meno Santa Maria), incredibilmente si dà l’incarico per la progettazione dell’adeguamento sismico del plesso di San Liborio. Lo si dà in fretta e furia, visto che c’è in ballo un finanziamento regionale e che, per prenderlo, bisogna presentare il progetto. Quindi ecco che l’ufficio lavori pubblici sottopone una delibera alla Giunta indicando cifre per il progetto (1.390.078,90 Euro), tempi serrati, richiesta di approvazione urgente e indica direttamente il tecnico a cui dare l’incarico, l’ingegner Silvano Biancucci di Monte San Giusto.
Tempi stretti, dicevamo, tanto che viene da chiedersi se non se ne fossero accorti prima. Un bando regionale per finanziare progetti così importanti non arriva dall’oggi al domani, quindi perché fare tutto in prossimità della scadenza, con tempi stretti, urgenze varie e la possibilità di commettere errori?
Altra domanda: su quali presupposti è stata effettuata la scelta del tecnico? Quali parametri, quali criteri? Ci fosse stato più tempo, si sarebbe potuta fare una selezione più accurata.
Ultima domanda: cosa vogliamo progettare, se ancora non abbiamo nemmeno gli studi di vulnerabilità sismica? Come si fa ad adeguare qualcosa non sapendo il punto di partenza? Mi spiego meglio: se io ho un edificio con un indice di vulnerabilità sismica di 0.4, per fare un esempio, so che, per arrivare a 1.0 devo mettere in campo determinati interventi. Ma in questo caso non so l’indice di partenza, perché lo studio sulla vulnerabilità sismica non è ancora stato effettuato. Quindi quali interventi verranno messi in campo? Cosa si va a progettare, mancando i presupposti?

Luca Craia