martedì 5 giugno 2018

Domenica ridiamo il Crocifisso a Montegranaro.


Una fase del delicato restauro

È stato forse l’intervento di recupero di beni culturali più impegnativo che io abbia seguito, insieme alla realizzazione dell’impianto di illuminazione di Sant’Ugo che pure mi costò molto in termini di fatica ma che, almeno burocraticamente, scorse via molto più fluido. Il restauro del Crocifisso delle Anime Sante ha impiegato molto più tempo e richiesto molto più lavoro di quanto avessi preventivato, ma alla fine il risultato è decisamente premiante. Ci viene restituita un’opera d’arte molto bella, molto più bella di quanto pensassimo quando ci abbiamo messo le mani perché allora non era prevedibile cosa avremmo trovato sotto quei molteplici strati di modifiche e deturpazioni applicate nel tempo. È un oggetto particolarissimo, oserei dire unico, e il fatto di averne voluto in restauro nonostante le mille difficoltà mi rende particolarmente orgoglioso.
Domenica lo ridiamo a Montegranaro. Ci sarà una cerimonia con le autorità civili e religiose e ci sarà Marco Salusti, il restauratore che ha eseguito il lavoro di recupero. Marco ci racconterà nel dettaglio il romanzo di questo intervento. Non parlo di romanzo esagerando perché è stata una sorpresa dietro l’altra, una scoperta più incredibile dell’altra fino ad avere in mano un Crocifisso totalmente diverso da quello che avevamo trovato, massacrato dal tempo e dall’incuria, appeso nella cappellina del cimitero. Sarà un racconto avvincente, per cui non perdetevelo.
Così come non dovreste perdervi questo momento importante per Montegranaro. Montegranaro, di solito, non presta molta attenzione a queste cose, ma quando si riporta alla sua antica bellezza un pezzo del nostro patrimonio culturale, specie se pregiato come questo, tutto il paese e tutti i suoi cittadini diventano un po’ più ricchi. Per questo sarebbe bello che i Montegranaresi vengano con interesse e entusiasmo, con curiosità e anche con un po’ di gratitudine non tanto verso me o la mia associazione, Arkeo, quanto verso Giuseppe Raparo che ci ha aiutato e ha sostenuto interamente il costo del restauro.
Noi saremo, alle 17 di domenica 10, all’Oratorio di San Giovanni Battista per raccontarvi come abbiamo riportato questa meraviglia al suo antico splendore e tutte le sorprese che abbiamo trovato facendolo. Poi andremo al cimitero per la cerimonia di riposizione. Grazie a chi verrà.

Luca Craia