lunedì 21 maggio 2018

Via Zoli, arrivano i dissuasori di sosta. La resa nei confronti dell’ineducazione


A Montegranaro si parcheggia un po’ come ci pare, lo sappiamo, siamo il paese detentore del primato per il parcheggio creativo e questa propensione ormai genetica a inventarsi i parcheggi più assordi e, comunque, più irrispettosi delle regole e del prossimo sembra ormai essere assunta come irrimediabile persino dalle autorità preposte. Così adesso arrivano i dissuasori di sosta, archetti o paletti, ancora non si sa, in via Zoli. In questa strada, piuttosto stretta ma molto trafficata, che collega il paese a viale Gramsci, è costume consolidato parcheggiare sull’unico marciapiede, costringendo i pedoni a passare in mezzo alla strada esponendosi a rischi evidenti.
La decisione di mettere i paletti, quindi, va nella direzione di tutelare la sicurezza dei pedoni, e questo va benissimo, ma suona come una resa. Significa che non è ritenuto possibile educare gli automobilisti al rispetto, anche e soprattutto tramite i mezzi a disposizione delle autorità di controllo, che siano multe, rimozioni o quant’altro.
Questi mezzi vengono ampliamente utilizzati nel vicinissimo viale Gramsci, dove la multa scatta con estrema facilità, ma nel resto di Montegranaro vige il parcheggio selvaggio autorizzato nei fatti. Questo fornisce l’erronea idea che è lecito fare come vogliamo purchè non lo facciamo nel salotto buono del paese. Ecco allora che, quando si vogliono far rispettare le regole perché questo è necessario, non si può fare affidamento sul buon senso delle persone ma occorre ricorrere a mezzi coercitivi come i dissuasori. La qual cosa mi pare molto triste, oltre che esteticamente deprecabile.

Luca Craia