Allora: tenetevi forte perché vi trascrivo pare pare
le parole del Presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, pronunciate
pochi giorni fa e riportate dall’ANSA. Vi dico di tenervi forte perché hanno
qualcosa di incredibile. Eccole qua:
“L'incremento
dei tassi che andremo a pagare sul debito nazionale, che toglierà risorse alla
gestione dello Stato è il "regalo" lasciato da Lega e M5s, semplicemente
avvicinandosi al governo, facendo una specie di recita. (…) Siamo vicinissimi a
scadenze che andavano rinviate, doveva essere uno dei primi atti del nuovo
governo, siamo estremamente preoccupati per la possibilità di avere cittadini e
imprese con il pagamento dei mutui o la restituzione della busta paga pesante, nonché
le agognate semplificazioni per far ripartire la ricostruzione. Si è passato
sopra questo, si è passato sopra al Paese con grave irresponsabilità, l'unica
caratteristica che rimane dell'impostazione giallo-verde".
Non si capisce il motivo di questa esternazione del
tagliatore di nastri compulsivo marchigiano: non porta nulla al dibattito, non
aiuta niente e nessuno e ci fa venire il dubbio: c’è o ci fa? Ci fa, nel senso
che è palesemente in malafede, che mente sapendo di mentire, che sa benissimo
che il terremoto è stato gestito, si fa per dire, fin qui da governi targati
PD, il suo partito, e che la situazione di stallo assoluta e drammatica in cui
versano le aree terremotate è assolutamente e indiscutibilmente ascrivibile
alla politica adottata dai governi Renzi e Gentiloni e, ovviamente, al suo
governo regionale. La malafede, probabilmente, nella testa del Presidente serve
a mascherare le responsabilità politiche sue e dei suoi compagni di partito.
Oppure c’è. C’è nel senso che è scollegato dalla
realtà, che non ha capito quello che è successo e quello che sta succedendo,
che non ha capito che il terremoto e le sue conseguenze non si risolvono con le
forbici con filo fresco fresco con cui taglia i nastri tricolori. Può essere
che l’esponente del PD più importante delle Marche non abbia capito la situazione
e spari giudizi a casaccio in questo modo? Non so. Quello che certo è che, in
entrambi casi, l’insulto all’intelligenza dei cittadini è palese. Aggiungiamo
anche questa all’elenco delle tante cose di cui Ceriscioli dovrebbe scusarsi.
Luca Craia