mercoledì 30 maggio 2018

Ritardi terremoto: Ceriscioli dà la colpa a Lega e M5S. Scorda i due anni di governo Pd.


Allora: tenetevi forte perché vi trascrivo pare pare le parole del Presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, pronunciate pochi giorni fa e riportate dall’ANSA. Vi dico di tenervi forte perché hanno qualcosa di incredibile. Eccole qua:
“L'incremento dei tassi che andremo a pagare sul debito nazionale, che toglierà risorse alla gestione dello Stato è il "regalo" lasciato da Lega e M5s, semplicemente avvicinandosi al governo, facendo una specie di recita. (…) Siamo vicinissimi a scadenze che andavano rinviate, doveva essere uno dei primi atti del nuovo governo, siamo estremamente preoccupati per la possibilità di avere cittadini e imprese con il pagamento dei mutui o la restituzione della busta paga pesante, nonché le agognate semplificazioni per far ripartire la ricostruzione. Si è passato sopra questo, si è passato sopra al Paese con grave irresponsabilità, l'unica caratteristica che rimane dell'impostazione giallo-verde".
Non si capisce il motivo di questa esternazione del tagliatore di nastri compulsivo marchigiano: non porta nulla al dibattito, non aiuta niente e nessuno e ci fa venire il dubbio: c’è o ci fa? Ci fa, nel senso che è palesemente in malafede, che mente sapendo di mentire, che sa benissimo che il terremoto è stato gestito, si fa per dire, fin qui da governi targati PD, il suo partito, e che la situazione di stallo assoluta e drammatica in cui versano le aree terremotate è assolutamente e indiscutibilmente ascrivibile alla politica adottata dai governi Renzi e Gentiloni e, ovviamente, al suo governo regionale. La malafede, probabilmente, nella testa del Presidente serve a mascherare le responsabilità politiche sue e dei suoi compagni di partito.
Oppure c’è. C’è nel senso che è scollegato dalla realtà, che non ha capito quello che è successo e quello che sta succedendo, che non ha capito che il terremoto e le sue conseguenze non si risolvono con le forbici con filo fresco fresco con cui taglia i nastri tricolori. Può essere che l’esponente del PD più importante delle Marche non abbia capito la situazione e spari giudizi a casaccio in questo modo? Non so. Quello che certo è che, in entrambi casi, l’insulto all’intelligenza dei cittadini è palese. Aggiungiamo anche questa all’elenco delle tante cose di cui Ceriscioli dovrebbe scusarsi.

Luca Craia