venerdì 25 maggio 2018

Per fare opposizione bisogna essere credibili, come e più di chi governa.


Il concetto è semplice e mi pare anche piuttosto mortificante scriverne: per fare opposizione bisogna essere credibili. La credibilità, in politica, si acquisisce sul campo. Mi auguro, da uomo democratico, che il Pd riesca a fare un’opposizione attenta, rigida e costruttiva al Governo che sta nascendo. L’opposizione è fondamentale per la vita democratica, la sua funzione di controllo, indirizzo, pungolo è vitale e imprescindibile, quindi anche chi governa dovrebbe auspicare di avere una buona opposizione, perché aiuta a governare meglio. Ma, come dicevamo, per fare opposizione ci vuole credibilità.
Il Pd ha iniziato a fare opposizione prima ancora che il governo nascesse, e la sta facendo su temi in cui la propria credibilità l’ha già buttata alle ortiche mentre governava. Un partito che ha fatto quello che ha fatto con le banche, non può essere credibile quando parla di difesa dei risparmiatori, oltretutto prima ancora di vedere cosa il Governo farà in questo campo. Un partito che ha fatto quello che ha fatto con il mercato del lavoro, non può parlare di difesa dei lavoratori. Non se lo può permettere. E via discorrendo, dal governo Monti in poi e, in particolare, col governo Renzi/Gentiloni il Pd ha completamente perso la faccia, la credibilità, l’incisività su un sacco di argomenti basilari per la vita del Paese.
E il problema è tutto qui: come farà il Pd a fare un’opposizione credibile dopo lo scempio compiuto mentre era al governo? Come potrà essere efficace nel contrastare le scelte eventualmente sbagliate che compirà l’esecutivo, dopo aver ridotto l’Italia come l’ha ridotta? Non è un problema di poco conto perché, in questo modo, avremo un’opposizione fortemente inefficace, e questo è una grave mancanza in un sistema democratico. Di tante responsabilità che il Pd si è assunto, questa è una delle più pesanti, specie in questo momento.

Luca Craia