martedì 8 maggio 2018

L’ultradestrorso Ubaldi si fa difendere dal Segretario del Pd.


Non entro ulteriormente nel merito della diatriba tra l’ex Sindaco Gismondi e l’eterno vicesindaco Ubaldi, ma osservo con malcelato stupore l’intervento odierno in difesa di quest’ultimo da parte nientepopodimenochè del Segretario… Segretaria… Segretariessa… insomma, avete capito, del Pd Laura Latini che, pur mantenendo un pluriennale silenzio in Consiglio Comunale (non credo abbiamo mai avuto il piacere e l’onore di ascoltarne la voce, quantomeno nella Sala del Consiglio di Palazzo Francescani, prende la penna e dà prova di saperla usare, se non altro per menar fendenti a destra e a manca.
La penna uccide più della spada, si dice, e la Latini la brandisce con fiero cipiglio con l’intento di ferire, anche mortalmente, l’avversario Gismondi. La mira, però, non è delle migliori e da tanto rotear di lama scaturisce tuttalpiù un cospicuo movimento d’aria.
Quello che stupisce, però, è che Ubaldi, uomo di ultradestra, con profonde radici in quel di Predappio, si faccia difendere con tanto fervore dalla segretaria/o/essa del Pd. Delle due l’una: o Ubaldi è diventato comunista, o il Pd s’è spostato talmente a destra che Ubaldi ci si trova più comodo di quando stava tra le braccia di Gianfranco Fini. E comunque tutto questo dimostra che Gismondi sbaglia a definirlo l’Alfano de noatri: al massimo può essere il Gentiloni, magari per difetto.

Luca Craia