lunedì 21 maggio 2018

Cosa c’entrano i murales con il centro? L’idea di parte storica e le decontestualizzazioni.


Trovo davvero pessima l’idea dell’Amministrazione Comunale di Montegranaro, annunciata stamattina sulla pagina Facebook del Comune dall’Assessore Perugini, di far realizzare un murale sulla parete esterna dell’edificio che ospita il cine-teatro La Perla. Intendiamoci, non posso giudicare l’opera in quanto ancora non è stata realizzata e, quandanche si rivelasse bella, sarebbe comunque una decontestualizzazione stridente.
La torre di San Giacomo
In viale Gramsci siamo in pieno centro, non ancora centro storico ma a ridosso delle mura castellane. Per la precisione, dove oggi sorge il teatro, una volta c’erano proprio le mura castellane e, adiacente, c'è il complesso di San Giacomo, risalente al XVI secolo. Un murale in questo contesto è fortemente fuori contesto, non c’entra niente. Un murale può servire a riqualificare zone degradate delle periferie, strutture inquadrabili come archeologia industriale, vecchi opifici, zone relativamente moderne in fase di recupero urbano e sociale.
Qui, invece, parliamo di centro, un centro che ha anch’esso necessità di essere riqualificato ma per il quale gli interventi devono essere più mirati e precisi, idonei per il contesto. Lo stesso errore è stato compiuto dalla precedente amministrazione che, addirittura, fece realizzare il murale su una parete di una casa del centro storico. L’opera è molto bella ma è totalmente fuori contesto, un pugno in un occhio. Ora si sta facendo lo stesso errore, solo molto più visibile, vista la collocazione.
Tutto questo è emblematico del concetto architettonico ed estetico che si ha di centro e centro storico e, se i presupposti sono questi, temo davvero che, su questa impronta, si possa imperniare un eventuale progetto globale. Mi auguro fortemente che ci ripensino.  

Luca Craia