Cosa c’è di sorprendente nel fatto che c’è dell’amianto
nei materiali utilizzati per i cantieri della ricostruzione post terremoto? È
gravissimo, ovviamente, ma non sorprendente. È semplicemente la conseguenza della
lentezza con cui si è proceduto, lasciando le macerie a marcire sul posto per
mesi e mesi. Posto che le procedure di smaltimento siano state seguite scrupolosamente,
e questo sarà chi di competenza a stabilirlo, rimane il fatto che tutti i
materiali provenienti dalle macerie sono potenzialmente contaminati dall’amianto,
per il semplice fatto che, dopo i crolli, nessuno li ha prontamente rimossi,
facendo in modo che i residui di amianto potessero viaggiare e mescolarsi a
tutto il resto. Ma non è questa la cosa più grave e spaventosa. In realtà il
pericolo più grande deriva dalle macerie non rimosse. Lì c’è ancora amianto
libero di circolare nell’aria, e chiunque può respirarlo. A quello, a quanto
pare, ancora non pensa nessuno.
Luca Craia