giovedì 31 maggio 2018

C’è amianto nei cantieri della ricostruzione? E come potrebbe non esserci? Il pericolo è nell’amianto che ancora è sul posto.


Cosa c’è di sorprendente nel fatto che c’è dell’amianto nei materiali utilizzati per i cantieri della ricostruzione post terremoto? È gravissimo, ovviamente, ma non sorprendente. È semplicemente la conseguenza della lentezza con cui si è proceduto, lasciando le macerie a marcire sul posto per mesi e mesi. Posto che le procedure di smaltimento siano state seguite scrupolosamente, e questo sarà chi di competenza a stabilirlo, rimane il fatto che tutti i materiali provenienti dalle macerie sono potenzialmente contaminati dall’amianto, per il semplice fatto che, dopo i crolli, nessuno li ha prontamente rimossi, facendo in modo che i residui di amianto potessero viaggiare e mescolarsi a tutto il resto. Ma non è questa la cosa più grave e spaventosa. In realtà il pericolo più grande deriva dalle macerie non rimosse. Lì c’è ancora amianto libero di circolare nell’aria, e chiunque può respirarlo. A quello, a quanto pare, ancora non pensa nessuno.


Luca Craia