lunedì 30 aprile 2018

Omicidio di Sant’Elpidio. Delinquenza assassina, sciacalli presunti e reali, responsabilità politiche.



Non sembra proprio che i dati diffusi pochi mesi fa dalla Prefettura di Fermo siano suffragati dai fatti. Si diceva che la criminalità sia in calo, e anche di tanto, circa il 18% in meno rispetto al 2016, eppure la percezione è diametralmente opposta e la preoccupazione dei cittadini e di chi è più sensibile a questi temi sale e si manifesta in diversi modi. L’ultimo fatto, la rapina terminata con un barbaro omicidio capitata nel fine settimana a Sant’Elpidio a Mare, è estremamente allarmante, sia per l’efferatezza del crimine che per la sua non unicità, visto che un fatto analogo si è verificato soltanto pochi mesi prima, a Montegiorgio.
Tutto questo va a sommarsi a cronache piene di furti, rapine, risse, aggressioni, droga. Una situazione che allarma ma che non riceve, almeno in maniera visibile, le risposte istituzionali e politiche che meriterebbe. Le uniche due voci che si sono levate dopo i fatti di Sant’Elpidio sono quelle del Commissario Provinciale della Lega, Mauro Lucentini, e quella del Segretario Provinciale del PD, Fabiano Alessandrini. Il primo a uscire con un comunicato è stato Lucentini, stigmatizzando quanto accaduto e manifestando preoccupazione per la situazione della sicurezza in provincia. Il secondo, Alessandrini, ha invece focalizzato il suo intervento non sui fatti criminosi e luttuosi ma nell’accusare Lucentini di sciacallaggio.
Non entro nel merito della diatriba tra i due ma credo che il problema ci sia e che vada affrontato. Il Prefetto ha convocato il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza, evidentemente rendendosi conto che le cifre diffuse sulla criminalità in calo non sono suffragate dalla realtà. Ma la politica deve prendere atto del proprio ruolo e delle proprie responsabilità, che passano attraverso una legiferazione inadeguata, un caos giurisprudenziale che fornisce interamente al giudice il potere discrezionale di applicare pene certe, col risultato che le pene tutto sono meno che certe. La politica, in nome del garantismo, giusto e opportuno, ha la responsabilità di avere esasperato e distorto il concetto trasformando il garantismo, appunto, in lassismo e incapacità di tutelare la sicurezza dei cittadini. E se la risposta deve essere l’accusare chi ne prende atto di fare sciacallaggio, credo che la soluzione del problema, almeno sul piano politico, sia lunga a venire.


Luca Craia