lunedì 23 aprile 2018

Montegranaro: ancora droga, ancora Magrebini. Hashish e cocaina. Arrestato un giovane nordafricano.


Ancora un colpo contro il mercato degli stupefacenti inferto dagli uomini del Maresciallo Di Risio, comandante della stazione dei Carabinieri di Montegranaro. Nella notte tra sabato e domenica, infatti, è stato arrestato un trentaseienne di origine marocchina che era in possesso nel suo appartamento di ben 150 grammi tra hashish e cocaina, insieme a un’ingente somma di denaro contante. È l’ennesimo intervento dei Carabinieri montegranaresi contro quella che sembra essere un’organizzazione dedita allo spaccio, per la gran parte composta da uomini di origine magrebina ma nella quale sono inseriti anche degli Italiani.
Che lo spaccio sia in mano ai Magrabini è noto da tempo ma, con le recenti indagini degli uomini di Di Risio sta emergendo un quadro a dir poco preoccupante: Montegranaro sembra un supermercato della droga, un giro d’affari che sembra essere saldamente in mano agli immigrati nordafricani.
Il problema della criminalità straniera si fa sempre più evidente e non si può parlare di xenofobia o razzismo di fronte a dati di fatto. Evidentemente, dopo la prima ondata di immigrazione, fatta di uomini che venivano nella nostra zona per lavorare, ora assistiamo a un radicale cambiamento nell’economia degli stranieri. Probabilmente con la crisi è venuto a mancare il lavoro, molte famiglie di gente per bene, mancando il modo di sostenersi onestamente, si sono spostate altrove. Altri, invece, hanno trovato sistemi diversi per vivere, sistemi che hanno innescato questa situazione.
Il problema è grave e non è solo di criminalità, investe anche la questione dell’integrazione sociale. È difficile, di fronte a questi fatti, pensare a una graduale assimilazione culturale anche perché i più danneggiati da quanto accade sono proprio gli immigrati onesti. Ma il danno alla nostra società è evidente e grave e bisogna intervenire a vari livelli. Se i Carabinieri stanno facendo un ottimo lavoro nella repressione del crimine, tocca a tutte le istituzioni lavorare sulla prevenzione e sull’educazione. Soprattutto, però, è indispensabile prendere coscienza del fatto che il problema c’è ed esiste, che non c’entra nulla il razzismo ma che bisogna trovare delle soluzioni e occorre farlo fin da subito, con serietà e obiettività.

Luca Craia