lunedì 5 marzo 2018

Tracolla il PD montegranarese. E Ubaldi?



Non so come avrà interpretato i risultati elettorali il vicesindaco di Montegranaro, Endrio Ubaldi. Uomo di destra, con radici nella destra estrema, è alleato con la sinistra, se così si può dire, per questioni locali, avendo rotto tutti i ponti con la destra montegranarese, quindi per cause di forza maggiore più che per un progetto politico che, alla luce di quattro anni di amministrazione a guida Pd-Ubaldi, è evidente che non ci sia mai stato.
Oggi Ubaldi si trova in una curiosa posizione: vede avanzare le destre, a cui ideologicamente fa o dovrebbe fare riferimento, e questo dovrebbe fargli piacere, probabilmente egli stesso ha votato a destra, lasciando magnanimamente “libertà di voto” a chi a lui fa riferimento a Montegranaro. Ma, nel contempo, il dato che scaturisce dalle urne montegranaresi parla di un Pd, suo alleato locale, fortissimamente ridimensionato e politicamente indebolito.
Ora l’interpretazione potrebbe essere duplice: un Pd indebolito, per quanto il voto nazionale vada distinto dal quello locale, potrebbe causare qualche tipo di problema politico a livello amministrativo e questo potrebbe gravare sull’azione di governo della città. Contemporaneamente, però, l’indebolimento dell’alleato cambia gli equilibri di forza all’interno della maggioranza. In effetti Ubaldi, essendo ufficialmente sganciato da qualsiasi schieramento nazionale, non ha subito alcuna conseguenza politica dai risultati elettorali, mentre il Pd ha preso una sonora batosta. Questo potrebbe cambiare gli equilibri a favore del nostro vicesindaco. Insomma, sicuramente qualcosa cambierà, come e in che senso vedremo.  

Luca Craia