sabato 3 marzo 2018

Le guardie si rifanno la macchina. 32.000 Euro per una 4X4. Una Panda no?



Come si spendono si soldi dei contribuenti? Acquistando una vettura nuova per la Polizia Municipale. È vero: il parco auto delle “guardie” montegranaresi comincia ad avere qualche anno ma, come dice la determina a contrarre, pur avendo “superato abbondantemente i 100.000 chilometri, non sembra siano proprio da buttare. Nel senso: in tempi di crisi, il buon padre di famiglia, una macchina di 100.000 chilometri, o anche 150.000 se è per questo, non la butta via, la ripara e la rende di nuovo efficiente. Ci sono ottimi meccanici che lo sanno fare. E mi pare di aver capito che questi siano tempi di crisi, anche se a volte sì a volte no, a seconda di come serve: per spendere mezzo milione di Euro su un marciapiede, la crisi non c’era, ma se chiedi di spendere qualche decina di migliaia di Euro per il centro storico, tanto per fare un esempio, allora bambole, non c’è una lira.
Torniamo alla macchina delle guardie: si sarebbero accontentati di una Suzuki Vitara 4X4, un bel macchinone, ma si sa, serve. Il veicolo, dice sempre la determina, deve essere “sufficientemente spazioso per essere allestito come ufficio mobile ed essere così utilizzato nelle molteplici attività di controllo e vigilanza del territorio”. Poi se, magari, dentro ai vicoli del centro storico non ci passa, poco male, tanto chi ci va mai nel centro storico? Solo che, nel mercato ME.PA., il luogo elettronico dove gli enti pubblici fanno la spesa, non è disponibile, c’è solo la versione a due ruote motrici.
Quindi che si fa? Si va sul libero mercato e si cerca una Suzuki Vitara 4X4 che costi circa 32.000 Euro. Bazzecole, quisquilie, pinzellacchere. Però, posto quanto detto sopra, ossia che le macchine con più di 100.000 chilometri, se trattate bene, non sono da buttare, magari si potrebbe pensare a una bella Panda 4X4, ottima, funzionale e piccolina, che consente di infilarsi dappertutto, cosa che potrebbe essere utile alla Polizia Municipale, E costa molto meno.

Luca Craia